E' davvero molto semplice e non richiede studi di chimica alle spalle: basta avere un po' di manualità, si tratta di una elementare filtrazione.

Io ho la fortuna di utilizzare vetreria da laboratorio, ma trovare degni sostituti in casa o in un negozio non è difficile.
PREMESSA: non sono sicuro che questa metodica dia la massima resa e/o elimini al 100% gli eccipienti. Suggerimenti e consigli sono più che benvoluti.
OCCORRENTE:
-Bustine contenenti benzidamina cloridrato
-Acqua (possibilmente distillata, io uso quella di rubinetto)
-Recipiente1 di vetro simile a un bicchiere (io utilizzo una beuta)
-Recipiente per misurare un volume esatto di 25 ml (io utilizzo un cilindro graduato)
-Imbuto di piccole dimensioni (io utilizzo un imbutino di vetro)
-Recipiente2 per raccogliere lo "scarto" della filtrazione (io utilizzo un matraccio da 50 ml ma va bene qualunque cosa che si adatti all'imbuto)
-Carta filtrata (si può utilizzare qualunque carta a maglia fine che non si ostruisca e non si rompa bagnandosi)
-Carta semplice o leggermente assorbente.
-Spatolina (io utilizzo un coltello a punta).
-Bacchetta in vetro (facoltativo, io non la uso).
PROCEDIMENTO:
Misurare 25 ml di acqua esatti e porli nel recipiente1.
Svuotare il contenuto di una bustina (500 mg) nel recipiente1 e, con molta calma, mischiare con movimenti circolari (come si fa con un bicchiere di vino

Dopo 1 minuto il miscuglio diventerà di un bianco omogeneo con dei minuscoli cristallini sul fondo. (Se si mischia con troppa forza si formerà una schiumetta o delle vere e proprie bolle che potrebbero intralciare la successiva filtrazione.)
Lasciare a riposare il miscuglio per 10 minuti senza toccare il contenitore.
(Dopo qualche minuto si vedranno delle formazioni bianche (simili ai residui della gomma per cancellare su un foglio) "fluttuare" nel liquido; sul fondo saranno presenti dei cristallini mentre sulla superficie ci sarà un sottile strato schiumoso.)
(Nel frattempo che il miscuglio è a riposare, si procede con la preparazione del filtro; utilizzando la carta filtrata da laboratorio la cosa migliore da fare è avere un "filtro a pieghe".
1 - ritagliare dalla carta filtrata una forma perfettamente tonda (se già non lo è); riguardo le dimensioni dovrebbe andare bene intorno ai 15 cm di diametro
2 - piegare a metà ottenendo una mezzaluna;
3 - piegare la mezzaluna a metà ottenendo un "quarto di cerchio" (aiuto non so che parole usare

4 - piegare e ripiegare e ripiegare fino ad ottenere uno spicchio che, una volta aperto, dia l'idea di...hmm...una patatina rustica, un ventaglio, un mare increspato (?)

Porre il filtro nell'imbuto facendolo combaciare alla meglio alla superficie interna.
Mettere l'imbuto nel recipiente2 e assicurarsi che non dondoli troppo. Se l'equilibrio è precario vuol dire che l'imbuto è troppo grande o il recipiente2 troppo piccolo.
Controllare che siano passati 10 minuti, l'orologio è il più grande amico del piccolo chimico.

Con molta lentezza inclinare il recipiente1 con il miscuglio dentro e quasi goccia a goccia farlo colare dentro il filtro. Più si è lenti e precisi, migliore sarà il risultato.
Controllare che dall'imbuto pian piano comincino a colare gocce; se ciò non accade, muovere con cautela l'imbuto (potrebbe essere una questione di aria) o smuovere il filtro, senza mai interrompere la caduta del miscuglio.
Alla fine dell'operazione nel recipiente1 sarà rimasta una polvere o dei granelli sul fondo o lungo le pareti; non sono mai riuscito a capire se si tratta degli eccipienti o di benzidamina che non viene raccolta. Io solitamente sciacquo il recipiente1 e la butto

Dopo un quarto d'ora nel filtro dovrebbe essere rimasta una pappetta bianca umida/bagnata. Si tratta dei "cristalli" di benzidamina. Lasciarla nel filtro per qualche ora.
Ora l'ultimo passaggio, che non so quanto sia giusto: con la spatolina raschiare i "cristalli" e farli cadere (o scivolare, a seconda della consistenza) su un pezzo di carta, e lasciarla asciugare. Se rimane un piccolo residuo sulla spatolina, leccatelo: non vi verrà voglia di scioglierla nell'acqua per assumerla.

Dopo 48 ore la vostra benzidamina dovrebbe essere asciutta in "pietrine" bianche che se schiacciate (non sono dure) diventano una povere finissima, bianchissima.
Se si vuole procedere all'estrazione 2 bustine alla volta, raddoppiare il volume dell'acqua, la tempistica rimane la stessa, la differenza sta nel filtraggio: la benzidamina rimane molto più bagnata e a mio avviso meno pura. Supposizione mia.
L'unica via di assunzione "tranquilla" è l'ingestione orale tramite "avvolgimento in cartina", ma io sconsiglio l'assunzione di questa sostanza.
Ciao, spero di essere stato il più esplicativo possibile.
