Psiconauti

Ho trovato due "ricette" online, la prima utilizza candeggina e acetone ma è tradotta male e non capisco se la soluzione va scaldata, in più non ho a disposizione un imbuto separatore; mentre la seconda usa alcol e candeggina.

Le riporto qui di seguito in caso interessino a qualcuno che magari riesce anche a rispondere alle mie domande.

1) Iniziare riempendo un contenitore di vetro con mezzo litro di candeggina

Abbassare la temperatura della soluzione di candeggina aggiungendo ghiaccio anche nel contenitore e lasciato raffreddare.

Versare 10 ml di acetone (per mantenere un rapporto di 1: 50, una parte acetone a cinquanta parti di candeggina) nel contenitore.

Aggiungere un po 'più ghiaccio per mantenere bassa la temperatura, per evitare fumi dannosi.

Mantenere parte (?) per 20 minuti per assicurare una reazione completa. In un istante clouding up può essere visto con un aumento della temperatura.(?)

Attendere che la reazione sia stabile. Questo richiederà circa mezz'ora, ma se dopo questa volta anche la soluzione non sembra essere assestamento, scalpore aiuterà.(?)

Una volta sistemati, vedrete essere un residuo di polvere bianca o una bolla in fondo. Questo è il cloroformio.

Versare la soluzione con cura, assicurando che nessuna polvere o bolla lascia il contenitore.

Ora cloroformio puro, che rimane nel contenitore di vetro, può essere estratto con un imbuto di separazione.

2) 50 % Alcool Etilico (ALIMENTARE)
50 % Candeggina

Fatto ciò basta riscaldare il tutto non direttamente sulla fiamma,
ma utilizzando ad esempio un'ulteriore pentola colma d'acqua
in cui immergere la pentola con il composto.

Appena il Cloroformio sarà pronto(lo capirete quando sentirete un odore dolciastro),
versatelo in un recipiente che terrete ben chiuso.

ciao mark la prima ricetta funziona e l'ho testata non devi riscaldare nulla dice di aggiungere ghiaccio perché quando avviene la reazione tende a salire la temperatura ma io personalmente non l'ho mai fatto ed è sempre andata bene il contenitore deve essere tappato per evitare anche l'evaporazione del cloroformio e poi tieni conto che da due litri di candeggina (controllare che contenga solo ipoclorito di sodio) ottieni una boccettina di cloroformio spero di essere stato esaudiente

Oh finalmente una risposta ahaha grazie twisty mi bastava solo sapere se funzionava tutto qui.

Mark Renton ha scritto: Oh finalmente una risposta ahaha grazie twisty mi bastava solo sapere se funzionava tutto qui.

Oh se vuoi ti metto una rispostina anch'io : rischio fosgene. Alto. Tutto qui.

Ragazzi, io metto sempre il mio solito consiglio, Che credo Psycore approverebbe in quanto "collega": minimizzate i passaggi!
Le sintesi sono -talvolta- rischiose (ad esempio per eventuali gas tossici liberati), non danno prodotti purissimi e certe volte costano anche di più del semplice prodotto.
Il cloroformio si trova anche puro al 99.x% su ebay, a meno di una decina di euro al litro. La qualità è certificata, l'acquisto rimane sicuro e la purezza è da laboratorio.

Evitate passaggi inutili se possibile

BlueFire ha scritto: minimizzate i passaggi!

Qui si esula dalla psiconautica, visto che è una ricetta per un'arma chimica.
Sarà anche possibile che siate periti chimici iscritti all'albo professionale, ma anche no.

E non è questione di minimizzare i passaggi, scritto a grassetto e sottolineato.

Alla luce naturale e a contatto con l'ossigeno atmosferico, il cloroformio si converte in fosgene, a meno che non venga contenuto in boccette ambrate a chiusura ermetica.

Perchè non è stato sottolineato e grassettato?

E poi provvede a tutto il metabolismo epatico: dopo un'esposizione prolungata al cloroformio, avviene la sua conversione in fosgene proprio nel fegato. Anche questo aspetto è irrilevante, a quanto pare...

My favourite muse ha scritto:

BlueFire ha scritto: minimizzate i passaggi!

Qui si esula dalla psiconautica, visto che è una ricetta per un'arma chimica.
Sarà anche possibile che siate periti chimici iscritti all'albo professionale, ma anche no.

E non è questione di minimizzare i passaggi, scritto a grassetto e sottolineato.

Alla luce naturale e a contatto con l'ossigeno atmosferico, il cloroformio si converte in fosgene, a meno che non venga contenuto in boccette ambrate a chiusura ermetica.

Perchè non è stato sottolineato e grassettato?

E poi provvede a tutto il metabolismo epatico: dopo un'esposizione prolungata al cloroformio, avviene la sua conversione in fosgene proprio nel fegato. Anche questo aspetto è irrilevante, a quanto pare...

Non l'ho sottolineato e grassettato perché ho sempre dato per buona la sua tossicità senza stare a documentarmi troppo (tanto prima o poi mi ci capiterà un esame universitario, quindi non mi perdo nulla), non avevo nemmeno letto la sintesi perché questo concetto è universale ed applicabile a qualsiasi reagente. Se dovessimo stare a sottolineare quanto sia pericoloso ogni ragente non finiremmo mai: sta al buon senso di ognuno non andare ad annusare tutti i prodotti chimici che gli passano tra le mani.
Il discorso che facevo io è un altro: se qualcuno cerca del cloroformio è perché gli servirà per qualche estrazione, e se serve proprio quello usare altri solventi renderebbe meno efficiente la suddetta estrazione. Siccome mr. X utilizzerà comunque del cloroformio, sarà decisamente più sicuro acquistarlo già pronto (peraltro venduto nei boccioni di vetro scuro).

Edit.
Poi l'avevi pure scritto tu del fosgene