Ricordavo male

so che il referendum porterebbe a questo ma sono piuttosto sicuro che o il governo o, più probabilmente, la corte di cassazione rettificherebbero la cosa. altrimenti si creerebbe una situazione paradossale dove posso coltivarla ma non posso raccoglierla e consumarla (so che si tratterebbe solo di un illecito amministrativo ma comunque). la cosa diventerebbe davvero troppo ridicola persino per gli standard italiani
non sono un giurista e sto solo cercando di ragionare. tendenzialmente i referendum possono essere cambiati solo con un altro referendum. probabilmente dovranno decriminalizzare ulteriormente il possesso per uso personale: sarebbe ridicolo se io potessi coltivare le piante ma poi commettessi un illecito nel possederla. sarebbe come se fosse legale guidare l'auto ma illegale parcheggiarla. o ancora sarebbe come se l'aborto fosse legale ma poi venissi incriminato perché hai un cadavere (feto). spero si capisca cosa voglio dire.Time ha scritto: ↑lun feb 14, 2022 3:37 amNon ci vedo un gran paradosso. Coltivando una pianta la detieni, quindi la coltivazione è anch'essa illecita.
Penso anch'io ci metteranno mano, spero solo non per vanificare il referendum. Specie con il governo di destra bigotta che ci ritroveremo l'anno prossimo.
in https://referendumcannabis.it/wp-conten ... ndario.pdf spiega bene cosa accadrebbe se il referendum passasse.“Volete voi che sia abrogato il Decreto del Presidente della Repubblica del 9 ottobre 1990, n. 309, avente ad oggetto “Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza“, limitatamente alle seguenti parti:
Articolo 73, comma 1, limitatamente all’inciso “coltiva”;
Articolo 73, comma 4, limitatamente alle parole “la reclusione da due a 6 anni e”;
Articolo 75, limitatamente alle parole “a) sospensione della patente di guida, del certificato di abilitazione professionale per la guida di motoveicoli e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori o divieto di conseguirli per un periodo fino a tre anni;”?”
grazie per la precisazione ma il dubbio che stavamo avendo io e time era che anche se non ti sospendono più la patente ti sequestrano comunque la sostanza. il che sarebbe ridicolo se quella sostanza fosse derivata dall'autocoltivazione.Aioe ha scritto: ↑lun feb 14, 2022 8:03 pmQuesto è il testo del quesito referendario:in https://referendumcannabis.it/wp-conten ... ndario.pdf spiega bene cosa accadrebbe se il referendum passasse.“Volete voi che sia abrogato il Decreto del Presidente della Repubblica del 9 ottobre 1990, n. 309, avente ad oggetto “Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza“, limitatamente alle seguenti parti:
Articolo 73, comma 1, limitatamente all’inciso “coltiva”;
Articolo 73, comma 4, limitatamente alle parole “la reclusione da due a 6 anni e”;
Articolo 75, limitatamente alle parole “a) sospensione della patente di guida, del certificato di abilitazione professionale per la guida di motoveicoli e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori o divieto di conseguirli per un periodo fino a tre anni;”?”
Considera che verrebbe consentita la coltivazione di qualunque pianta contenente stupefacenti, abolita la galera per la detenzione di derivati del THC (e benzodiazepine), soppressa la sospensione della patente per il solo possesso di queste sostanze
da un punto di vista letterale di sicuro, ma, come avevamo già discusso io e time, questo renderebbe di fatto vano il referendum. ripeto non sono un giurista ma da quello che so i referendum non si possono di solito invalidare con uno stratagemma (guarda gli esempi che ho fatto prima), quello che intendo dire è che non conta solo l'applicazione letterale ma anche il senso e lo scopo dei referendum.
la tua mi sembra una buona analisi e in generale condivisibile. io penso che si andrebbe verso il primo caso ma non essendo un giurista non ne sono sicuro.Time ha scritto: ↑mar feb 15, 2022 9:38 pmProvo a riordinare i miei pensieri.
Supponiamo passato il referendum. Le interpretazioni della legge sono due:
- Quella del comitato promotore. Che nel pdf riportato da aioe sopra, sul togliere il "coltiva" dichiara che "essendo la coltivazione non prevista fra le condotte per uso personale si toglie l'ultimo appiglio che permette a Procure e Forze dell'ordine di perseguitare coloro che crescono la loro piantina".
- Quella che punisce lo stesso la coltivazione. Per coltivare devi detenere, quindi è illecito amministrativo.
Supponiamo che nei processi i giudici iniziano ad usare la seconda. L'effetto del referendum non rispetta quanto detto dai promotori, e immagino che quelli che hanno votato sì non sono soddisfatti.
Se ho capito quello che intendi, una corte deve pronunciarsi per rettificare l'interpretazione, così da renderla coerente con quella che si aspettavano i promotori.
Devo studiarmi i precedenti di interpretazione chiarita da una corte, però non so, mi sembra forzato.
Per me la seconda interpretazione non vanifica il referendum. È il massimo fattibile con uno abrogativo.
non mi sembra tutto questo gran problema