Microbiota e Sistema Endocannabinoide
Microbiota e Sistema Endocannabinoide
[...]Possiamo quindi sicuramente affermare che prendersi cura del nostro Sistema Endocannabinoide per ottenere risultati positivi sul microbiota è come prendersi cura (del proprio orologio) se vogliamo che funzioni bene. Entrambi i sistemi, se mantenuti in equilibrio, garantiscono un funzionamento ottimale e armonico, influenzando positivamente la nostra salute generale.[...]
https://www.cannabisterapeutica.info/it ... noide.html
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Re: Microbiota e Sistema Endocannabinoide
Possiamo prenderci cura del sistema endocannabinoide anche correndo:
https://www.cannabisterapeutica.info/it ... l%20dolore
https://www.google.com/amp/s/www.gazzet ... _amp.shtml
Amici dei fitocannabinoidi: a noi il running!!!!

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Re: Microbiota e Sistema Endocannabinoide
Ricercando su internet, per microbiota e sistema endocannabinoide per i nostri amici pelosi miao miao e bau bau, gatti e cani, è ottimo l'olio di cbd! Chiedete al vostro veterinario.
Re: Microbiota e Sistema Endocannabinoide
Provo Cannabidiolo; è un toccasana per la mia flora batterica intestinale!!
Re: Microbiota e Sistema Endocannabinoide
Per il benessere del nostro intestino

Kefir, l'alimento antinfiammatorio che sgonfia, secondo l'esperta
Il kefir è un alimento antinfiammatorio e probiotico che aiuta a ridurre il gonfiore e favorisce il benessere, tra cui quello intestinale.
Il kefir è una bevanda fermentata ottenuta dalla fermentazione del latte. Originario del Caucaso, si prepara con latte fresco (di pecora, capra o mucca) e fermenti o granuli di kefir, formati da un polisaccaride chiamato “kefiran”, che ospita colonie di batteri benefici per il microbiota intestinale e lieviti che la rendono una bevanda probiotica»
Come il kefir combatte l'infiammazione: gli studi più recenti
Il kefir è spesso citato come uno degli alimenti più efficaci per ridurre l'infiammazione. Recenti studi, come quello pubblicato su Nutrition Reviews, hanno confermato che il consumo regolare di kefir aiuta a modulare la risposta infiammatoria nel corpo. In particolare, questa bevanda è in grado di abbassare i marcatori pro-infiammatori, favorendo un aumento delle citochine antinfiammatorie, riducendo lo stress ossidativo e migliorando la salute complessiva. Il kefir agisce influenzando le risposte immunitarie innate, in particolare quelle dei tipi Th1 e Th2, che regolano l'infiammazione. In questo modo, il kefir aiuta a mantenere un equilibrio tra infiammazione e protezione, riducendo i livelli di citochine infiammatorie e favorendo quelle che hanno un effetto protettivo. Inoltre, grazie ai biomarcatori molecolari e agli acidi organici prodotti nel microbiota intestinale, il kefir svolge un ruolo importante nell'immunomodulazione e nella protezione contro le infiammazioni. Ma c’è di più: il kefir è anche una fonte eccellente di macro e micronutrienti che supportano il sistema immunitario, tra cui proteine di alta qualità, vitamine del gruppo B (come riboflavina e B12), vitamine A e D, e minerali come zinco e magnesio, essenziali per una risposta immunitaria ottimale.
https://www.lacucinaitaliana.it/article ... a-esperto/

Kefir, l'alimento antinfiammatorio che sgonfia, secondo l'esperta
Il kefir è un alimento antinfiammatorio e probiotico che aiuta a ridurre il gonfiore e favorisce il benessere, tra cui quello intestinale.
Il kefir è una bevanda fermentata ottenuta dalla fermentazione del latte. Originario del Caucaso, si prepara con latte fresco (di pecora, capra o mucca) e fermenti o granuli di kefir, formati da un polisaccaride chiamato “kefiran”, che ospita colonie di batteri benefici per il microbiota intestinale e lieviti che la rendono una bevanda probiotica»
Come il kefir combatte l'infiammazione: gli studi più recenti
Il kefir è spesso citato come uno degli alimenti più efficaci per ridurre l'infiammazione. Recenti studi, come quello pubblicato su Nutrition Reviews, hanno confermato che il consumo regolare di kefir aiuta a modulare la risposta infiammatoria nel corpo. In particolare, questa bevanda è in grado di abbassare i marcatori pro-infiammatori, favorendo un aumento delle citochine antinfiammatorie, riducendo lo stress ossidativo e migliorando la salute complessiva. Il kefir agisce influenzando le risposte immunitarie innate, in particolare quelle dei tipi Th1 e Th2, che regolano l'infiammazione. In questo modo, il kefir aiuta a mantenere un equilibrio tra infiammazione e protezione, riducendo i livelli di citochine infiammatorie e favorendo quelle che hanno un effetto protettivo. Inoltre, grazie ai biomarcatori molecolari e agli acidi organici prodotti nel microbiota intestinale, il kefir svolge un ruolo importante nell'immunomodulazione e nella protezione contro le infiammazioni. Ma c’è di più: il kefir è anche una fonte eccellente di macro e micronutrienti che supportano il sistema immunitario, tra cui proteine di alta qualità, vitamine del gruppo B (come riboflavina e B12), vitamine A e D, e minerali come zinco e magnesio, essenziali per una risposta immunitaria ottimale.
https://www.lacucinaitaliana.it/article ... a-esperto/
Re: Microbiota e Sistema Endocannabinoide
Kefir: fa bene al sistema immunitario e anche all’umore.
[...]Il kefir ha dimostrato di influenzare il comportamento dei topi. Ad esempio, uno dei tipi di kefir ha ridotto il comportamento ossessivo-compulsivo, mentre l’altro ha aumentato la dipendenza da saccarina, un dolcificante, indicando un impatto sul sistema di ricompensa del cervello.
https://microbiota.news/kefir-fa-bene-a ... 20cervello.
[...]Il kefir ha dimostrato di influenzare il comportamento dei topi. Ad esempio, uno dei tipi di kefir ha ridotto il comportamento ossessivo-compulsivo, mentre l’altro ha aumentato la dipendenza da saccarina, un dolcificante, indicando un impatto sul sistema di ricompensa del cervello.
https://microbiota.news/kefir-fa-bene-a ... 20cervello.
Re: Microbiota e Sistema Endocannabinoide
I Bacillus, Lactobacillus e Pseudomonas anche per la pulizia di casa e bucato:
Addio sostanze chimiche aggressive: Meno detersivi sintetici significa meno rischi per la pelle e per le vie respiratorie. Niente più irritazioni, niente più odori pungenti. Solo un’igiene che rispetta la natura.
Un’arma contro gli odori: I probiotici vanno oltre la pulizia superficiale. Decompongono le sostanze organiche responsabili dei cattivi odori e mantengono le superfici più fresche nel tempo.
Equilibrio naturale: Anziché distruggere tutto, questi detergenti selezionano e mantengono i batteri buoni, contribuendo a un microbioma domestico sano.
Rispetto per l’ambiente: I detergenti probiotici sono biodegradabili e non rilasciano sostanze tossiche nelle acque. Un piccolo gesto per la tua casa, un grande passo per il pianeta.
Pulizia prolungata: La loro azione non si esaurisce con l’applicazione. Continuano a lavorare per giorni, riducendo la necessità di continue pulizie aggressive.
Dai pavimenti al bucato, dalla cucina al bagno, i detergenti probiotici stanno ridefinendo il concetto di pulizia.
https://dilei.it/come-fare/detergente-p ... a/1620144/
Addio sostanze chimiche aggressive: Meno detersivi sintetici significa meno rischi per la pelle e per le vie respiratorie. Niente più irritazioni, niente più odori pungenti. Solo un’igiene che rispetta la natura.
Un’arma contro gli odori: I probiotici vanno oltre la pulizia superficiale. Decompongono le sostanze organiche responsabili dei cattivi odori e mantengono le superfici più fresche nel tempo.
Equilibrio naturale: Anziché distruggere tutto, questi detergenti selezionano e mantengono i batteri buoni, contribuendo a un microbioma domestico sano.
Rispetto per l’ambiente: I detergenti probiotici sono biodegradabili e non rilasciano sostanze tossiche nelle acque. Un piccolo gesto per la tua casa, un grande passo per il pianeta.
Pulizia prolungata: La loro azione non si esaurisce con l’applicazione. Continuano a lavorare per giorni, riducendo la necessità di continue pulizie aggressive.
Dai pavimenti al bucato, dalla cucina al bagno, i detergenti probiotici stanno ridefinendo il concetto di pulizia.
https://dilei.it/come-fare/detergente-p ... a/1620144/
Re: Microbiota e Sistema Endocannabinoide
Ciao Abeja, a parte il discorso di evitare per motivi etici, ecologici e salutari prodotti di derivazione animale, il kefir, quando assumevo latte è stato molto deludente peggiorando la situazione infiammatoria che stavo vivendo.Abeja G. ha scritto: ↑sab feb 08, 2025 12:32 pmPer il benessere del nostro intestino
Kefir, l'alimento antinfiammatorio che sgonfia, secondo l'esperta
Il kefir è un alimento antinfiammatorio e probiotico che aiuta a ridurre il gonfiore e favorisce il benessere, tra cui quello intestinale.
Il kefir è una bevanda fermentata ottenuta dalla fermentazione del latte. Originario del Caucaso, si prepara con latte fresco (di pecora, capra o mucca) e fermenti o granuli di kefir, formati da un polisaccaride chiamato “kefiran”, che ospita colonie di batteri benefici per il microbiota intestinale e lieviti che la rendono una bevanda probiotica»
Come il kefir combatte l'infiammazione: gli studi più recenti
Il kefir è spesso citato come uno degli alimenti più efficaci per ridurre l'infiammazione. Recenti studi, come quello pubblicato su Nutrition Reviews, hanno confermato che il consumo regolare di kefir aiuta a modulare la risposta infiammatoria nel corpo. In particolare, questa bevanda è in grado di abbassare i marcatori pro-infiammatori, favorendo un aumento delle citochine antinfiammatorie, riducendo lo stress ossidativo e migliorando la salute complessiva. Il kefir agisce influenzando le risposte immunitarie innate, in particolare quelle dei tipi Th1 e Th2, che regolano l'infiammazione. In questo modo, il kefir aiuta a mantenere un equilibrio tra infiammazione e protezione, riducendo i livelli di citochine infiammatorie e favorendo quelle che hanno un effetto protettivo. Inoltre, grazie ai biomarcatori molecolari e agli acidi organici prodotti nel microbiota intestinale, il kefir svolge un ruolo importante nell'immunomodulazione e nella protezione contro le infiammazioni. Ma c’è di più: il kefir è anche una fonte eccellente di macro e micronutrienti che supportano il sistema immunitario, tra cui proteine di alta qualità, vitamine del gruppo B (come riboflavina e B12), vitamine A e D, e minerali come zinco e magnesio, essenziali per una risposta immunitaria ottimale.
https://www.lacucinaitaliana.it/article ... a-esperto/
Quelli poi che trovi nei supermercati hanno l'aggiunta di zucchero ed altre sostanze come conservsnti o coloranti non proprio salutari.
Ricordo di quella marca (a prezzo modico) che andavo matto.per lo yogurt da bere, ma dal kefir non ho avuto nessun beneficio, anzi mi infiammo ancora di più il basso ventre...
Consigliando di prendere probiotici da yougurt di origine vegetale tipo soia, ecco le controindicazioni del kefir:
"Chi non dovrebbe consumare kefir:
Intolleranze:
Chi è allergico alle proteine del latte, intollerante al lattosio o al lievito dovrebbe evitare il kefir, o optare per versioni senza lattosio o a base di acqua.
Problemi gastrointestinali:
In caso di colite, colon irritabile o altre patologie gastrointestinali, il kefir potrebbe peggiorare i sintomi a causa dell'elevata acidità e del suo effetto sul microbiota.
Sistemi immunitari compromessi:
Il kefir, essendo ricco di probiotici e lieviti, potrebbe non essere adatto per chi ha il sistema immunitario compromesso, in quanto questi microrganismi potrebbero non essere ben controllati.
Alcolismo:
Il kefir di acqua contiene un piccolo quantitativo di alcol, quindi è sconsigliato in soggetti affetti da alcolismo.
Diabete:
Se si è diabetici, è importante controllare che il kefir non contenga zuccheri aggiunti, e consumarlo con moderazione.
Farmaci:
Il kefir potrebbe interagire con alcuni farmaci, come i fluoruri, gli inibitori, le tetracicline o i bifosfati.
Effetti collaterali possibili:
Irritazione:
L'acidità del kefir può irritare la mucosa intestinale, specialmente in caso di infiammazioni.
Gonfiore:
La fermentazione del kefir produce gas, che possono causare gonfiore addominale in alcune persone.
Die-off:
Durante il riequilibrio della flora intestinale, si possono manifestare sintomi temporanei come diarrea, crampi e gonfiore.
Sovraccarico di lieviti:
In individui con sensibilità ai lieviti, il kefir potrebbe peggiorare i sintomi di candidosi.
Reazioni avverse:
Alcuni probiotici specifici del kefir potrebbero non essere ben tollerati, causando dolori addominali o diarrea. "
Re: Microbiota e Sistema Endocannabinoide
Abeja G. ha scritto: ↑ven lug 26, 2024 7:17 pm[...]Possiamo quindi sicuramente affermare che prendersi cura del nostro Sistema Endocannabinoide per ottenere risultati positivi sul microbiota è come prendersi cura (del proprio orologio) se vogliamo che funzioni bene. Entrambi i sistemi, se mantenuti in equilibrio, garantiscono un funzionamento ottimale e armonico, influenzando positivamente la nostra salute generale.[...]
https://www.cannabisterapeutica.info/it ... noide.html
Il CBD ha molteplici ottime proprietà, non capisco perchè ora se non erro, dopo un' infinita odissea, sia diventato illegale.
Quando era legale ho preso una boccetta al 25% e mi ha aiutato molto (anche se costa come l'oro).
Adesso , anzi Maria Levi Montalcini, aveva scoperto un antinfiammaatorio che agisce idirettamente sul sistema endocannabinoide, è venduto come integratore e qualcuno lo consiglia di assumerlo assieme al CBD...si chiama PEA.
Ne hai mai sentito parlare?
"La Palmitoiletanolamide (PEA) è una molecola naturale, un acido grasso, con proprietà antinfiammatorie e analgesiche. È prodotta naturalmente dal nostro organismo e si trova anche in alcuni alimenti, come il latte e il tuorlo d'uovo. La PEA è stata studiata per la sua capacità di modulare il sistema endocannabinoide e di contribuire alla gestione del dolore, in particolare del dolore cronico e delle infiammazioni. "
Re: Microbiota e Sistema Endocannabinoide
Non conoscevo questa Palmitoiletanolamide, @Mefisto75, grazie dell'informazione!!
... E grazie per aver completato l'argomento kefir!
... E grazie per aver completato l'argomento kefir!
Re: Microbiota e Sistema Endocannabinoide
Di nulla leggi qua...
"La Palmitoiletanolamide" non si lega direttamente ai recettori CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide, ma agisce come mediatore, influenzando la risposta biologica agli endocannabinoidi e ne impedisce la degradazione, prolungando così i loro effetti."