Aryaman ha scritto: E ce ne sono molte che, inconsapevolmente, rispondono a queste caratteristiche, soprattutto tra le popolazioni indigene.

Aryaman ha scritto: E ce ne sono molte che, inconsapevolmente, rispondono a queste caratteristiche, soprattutto tra le popolazioni indigene.
Mi ricorda la città di Auroville in India, ma essendo che questa è in Italia mi sembra molto più interessante. Sicuramente esistono ancora molti paesetti così sperduti chissà dove tra le regioni.astraldream ha scritto:Pienamente d'accordo con ary e gnomo....l'anarchia non si definisce si fá !
Vorrei parlare molto dell'argomento ma negli anni mi è passata la voglia. ...sono anarchico dentro e sentirmi definire un vandalo proprio non mi vá giù. ....
Le leggi sono semplicemente un business...
E giusto per fare un esempio attuale, in italia, di pseudo anarchia cito Lula : un piccolo paese sardo dove appena prova a entrare un sindaco o delle forze armate viene mandato via a colpi di scuppetta, funziona, la gente sá come auto gestirsi e le interazioni umane si basano sul rispetto ,anche la poca gerarchia che esiste è basata sul rispetto e non sulla paura , ogni tanto qualcuno si ammazza è vero ed a un estraneo non è permesso trasferirsi lì ma sono cose che servono a mantenere il loro equilibrio, e se vuoi farti un giro da turista sarai sempre ben accetto
Hanno le loro regole , come ogni società, ma il potere é in mano a ogni singolo individuo. ...
Aryaman ha scritto:Mi sento di fornire un piccolo spunto alla discussione. Di quelli che in genere ammazzano i dialoghi.
Il movimento anarchico è stato, dalla sua nascita ad oggi un movimento intensamente eterogeneo. Praticamente ogni affermazione di "gli anarchici pensano che/fanno/hanno fatto..." è sbagliata, ad eccezione di un caposaldo forte e sentito credo da tutti: l'avversione per il potere costituito centrale.
Fermo restando quello che ho scritto sopra, si può parlare piuttosto serenamente di alcune applicazioni di tipi particolari di anarchia, come la Makhnovicina in Ucraina, l'indipendenza di Kronstadt, la famosa situazione che si creò con la FAI in Spagna a ridosso della caduta del sistema repubblicano (In Catalogna in particolare), ma anche le comunità agricole Tolstoyane (un esempio ben documentato potrebbe essere Whiteway), la regione di Shinmin in Korea, le municipalità autonome zapatiste e davvero, ce ne sono tante, ma mi sembra di aver reso l'idea.A man from Armenia ha scritto:Pirro ha scritto: Non credo sia utopia, perché comunità che hanno assaggiato un sistema così elevato, sono esistite e esistono.b.
facci qualche esempio, Pirro, giusto per elenco
Questo per citare quelle venute dopo la messa su carta delle basi da cui si svilupperà il sistema anarchico, poi volendo si possono inserire anche cose come il commonwealth islandese di fine 900, qualcuno considera tali anche le zone di autonomia permamente piratesche all'epoca d'oro della pirateria euro-americana, su quello ognuno può poi fare le sue riflessioni.
Poi che sia applicato o meno quello che uno ha in testa è una cosa da verificare, che non ci sia stata nella storia dell'uomo nessuna situazione che rispondesse in maniera più o meno accurata ad una corrente dell'anarchismo no, questo è falso.
E ce ne sono molte che, inconsapevolmente, rispondono a queste caratteristiche, soprattutto tra le popolazioni indigene.