Cosa ci fareste, ai violentatori?
Inviato: lun mar 21, 2016 8:56 am
Questa domanda "purtroppo" e' puramente teorica. Poi vi spiego perche'.
Ma prima le possibili risposte che ho pensato. Potete sceglierne una, o piu' di una, o mettere le vostre, e commentare a piacere.
Quale sarebbe la giusta condanna per chi violenta donne e/o bambini?
(per bambini intendo prepubescenti, non minorenni. Raggiunta la maturita' sessuale secondo me non si e' piu' bambini... ma quella e' un'altra storia)
Possibili penalita' per il reato di violenza carnale:
- Obbligo di terapia psicologica/psichiatrica, a piede libero.
- Obbligo di terapia con ricovero coatto in ospedale psichiatrico fino a che non venga dichiarato "guarito".
- Obbligo di terapia piu' qualche annetto di galera
- Una bella carcerazione lunghetta, tipo vent'anni
- Carcere a vita con possibilita' di semiliberta' e rilascio anticipato dopo aver scontato almeno 'tot' anni, e previa approvazione di psicologo e assistente sociale.
- Carcere a vita e buttare la chiave a mare.
- Castrazione chimica
- Castrazione chirurgica (in ospedale, eseguita da un chirurgo)
- Castrazione chirurgica (sulla pubblica piazza, eseguita dal boia con coltellaccio (previa corso rapido sulla castrazione di animali domestici)
- Pena di morte (scegliere il metodo)
- Combinazione di alcune delle penalita' elencate (specificare quali) con possibile aggiunta di altre non elencate (specificare)
Personalmente sarei per la castrazione chirurgica sulla pubblica piazza (ma almeno con strumenti sterilizzati e ben affilati... e un po' di assistenza medica), seguìta da qualche annetto di galera.
PERO'...
C'e' un problema, ed e' un problema bello grosso: scrivere leggi sulla violenza carnale e' difficilissimo, da un punto di vista legale.
Semplificando le cose al massimo ed evitando di scendere in dettagli, possiamo dire che fondamentalmente il legislatore ha a disposizione due approcci:
1 - Per condannare l'imputato e' sufficiente la testimonianza della vittima, oppure
2 - La sola testimonianza della vittima non e' sufficiente, e per condannare l'imputato occorrono prove ulteriori.
Adesso il problema e' che nel caso 1, cioe' basta la testimonianza della vittima, e' facilissimo abusare di questa legge. Per esempio succede anche troppo spesso che qualche cretina litiga col fidanzato e lo denuncia per violenza carnale. Non solo il poveraccio finisce in galera per un reato che non ha commesso e per il quale verra' letteralmente torturato dai compagni di cella e dalle guardie, ma come se non bastasse il fenomeno delle false denunce per stupro mina la credibilita' delle vittime che la violenza l'hanno subita davvero... ma "cosa ci faresti a ste cretine" ce lo conserviamo per un altro thread.
L'approccio 2 (usato con risultati tra il ridicolo e il grottesco in molti paesi specialmente medio orientali) e cioe' che oltre alla testimonianza della vittima occorrono prove ulteriori, praticamente rende impossibile o estremamente difficile ottenere una sentenza di condanna: difficilmente ci sono testimoni, e qualsiasi segno lasciato sul corpo della vittima puo' essere spiegato con una teoria alternativa, specialmente se si ha a disposizione un medico con una buona reputazione professionale disposto a testimoniare per la difesa, e un buon avvocato capace di imbottire di chiacchiere le teste della corte fino a fargli ammettere almeno l'insufficienza di prove.
In altre parole, avendo a disposizione le risorse economiche necessarie, l'imputato sara' quasi certo di cavarsela, colpevole o no.
Quindi, poiche' in pratica e' possibile condannare solo in paesi che adottano l'approccio 1 dove la testimonianza della vittima e' prova sufficiente, "purtroppo" le pene applicabili devono essere innanzi tutto reversibili (quindi niente castrazione chirurgica) e inoltre non eccessivamente severe, perche' c'e' la possibilita' molto concreta che qualche poveraccio debba scontarla tutta pur essendo innocente.
Ma prima le possibili risposte che ho pensato. Potete sceglierne una, o piu' di una, o mettere le vostre, e commentare a piacere.
Quale sarebbe la giusta condanna per chi violenta donne e/o bambini?
(per bambini intendo prepubescenti, non minorenni. Raggiunta la maturita' sessuale secondo me non si e' piu' bambini... ma quella e' un'altra storia)
Possibili penalita' per il reato di violenza carnale:
- Obbligo di terapia psicologica/psichiatrica, a piede libero.
- Obbligo di terapia con ricovero coatto in ospedale psichiatrico fino a che non venga dichiarato "guarito".
- Obbligo di terapia piu' qualche annetto di galera
- Una bella carcerazione lunghetta, tipo vent'anni
- Carcere a vita con possibilita' di semiliberta' e rilascio anticipato dopo aver scontato almeno 'tot' anni, e previa approvazione di psicologo e assistente sociale.
- Carcere a vita e buttare la chiave a mare.
- Castrazione chimica
- Castrazione chirurgica (in ospedale, eseguita da un chirurgo)
- Castrazione chirurgica (sulla pubblica piazza, eseguita dal boia con coltellaccio (previa corso rapido sulla castrazione di animali domestici)
- Pena di morte (scegliere il metodo)
- Combinazione di alcune delle penalita' elencate (specificare quali) con possibile aggiunta di altre non elencate (specificare)
Personalmente sarei per la castrazione chirurgica sulla pubblica piazza (ma almeno con strumenti sterilizzati e ben affilati... e un po' di assistenza medica), seguìta da qualche annetto di galera.
PERO'...
C'e' un problema, ed e' un problema bello grosso: scrivere leggi sulla violenza carnale e' difficilissimo, da un punto di vista legale.
Semplificando le cose al massimo ed evitando di scendere in dettagli, possiamo dire che fondamentalmente il legislatore ha a disposizione due approcci:
1 - Per condannare l'imputato e' sufficiente la testimonianza della vittima, oppure
2 - La sola testimonianza della vittima non e' sufficiente, e per condannare l'imputato occorrono prove ulteriori.
Adesso il problema e' che nel caso 1, cioe' basta la testimonianza della vittima, e' facilissimo abusare di questa legge. Per esempio succede anche troppo spesso che qualche cretina litiga col fidanzato e lo denuncia per violenza carnale. Non solo il poveraccio finisce in galera per un reato che non ha commesso e per il quale verra' letteralmente torturato dai compagni di cella e dalle guardie, ma come se non bastasse il fenomeno delle false denunce per stupro mina la credibilita' delle vittime che la violenza l'hanno subita davvero... ma "cosa ci faresti a ste cretine" ce lo conserviamo per un altro thread.
L'approccio 2 (usato con risultati tra il ridicolo e il grottesco in molti paesi specialmente medio orientali) e cioe' che oltre alla testimonianza della vittima occorrono prove ulteriori, praticamente rende impossibile o estremamente difficile ottenere una sentenza di condanna: difficilmente ci sono testimoni, e qualsiasi segno lasciato sul corpo della vittima puo' essere spiegato con una teoria alternativa, specialmente se si ha a disposizione un medico con una buona reputazione professionale disposto a testimoniare per la difesa, e un buon avvocato capace di imbottire di chiacchiere le teste della corte fino a fargli ammettere almeno l'insufficienza di prove.
In altre parole, avendo a disposizione le risorse economiche necessarie, l'imputato sara' quasi certo di cavarsela, colpevole o no.
Quindi, poiche' in pratica e' possibile condannare solo in paesi che adottano l'approccio 1 dove la testimonianza della vittima e' prova sufficiente, "purtroppo" le pene applicabili devono essere innanzi tutto reversibili (quindi niente castrazione chirurgica) e inoltre non eccessivamente severe, perche' c'e' la possibilita' molto concreta che qualche poveraccio debba scontarla tutta pur essendo innocente.