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da VeroniKa » mar ott 09, 2018 10:17 pm
Nella mia esperienza distinguerei in primis uso da abuso; nella mia check list non mi vanto di dire che ho conosciuto entrambe.
USO: quelle divertenti in compagnia, quelle che condividi, che ti fanno ridere o filosofeggiare, socializzare e in grado di amplificare gli effetti dell’alcool, staccare con i pensieri, i problemi quotidiani e ridarti pace mentale. Ma anche quelli in solitaria, più introspettivi o di semplice relax, sino a sprofondare in un sonno profondo.
ABUSO: quelle che sono loro a governare te, ti racconti ancora che è solo una cannetta e cosa vuoi che sia, ma gli amici e anche gli amori inizi a selezionarli in base a: fumi? No? E allora che ci facciamo assieme, pettiniamo le bambole? Nulla a che spartire o ben poco, con chi non ha i tuoi stessi vizi/interessi/status mentale e così inizi a pensare che meglio soli, che male accompagnati, sino ad isolarti, a diventare associale, nonostante tu di indole non lo sia mai stato, resta qualche amico in linea con i tuoi nuovi grovigli mentali, che viene a sballarsi a casa con te.
Ti accorgi del tempo che passa inesorabile e veloce, mentre tu eri troppo impegnato a fumare per rendertene conto, che un estate è finita e tu non sapevi neppure fosse mai iniziata - in ogni caso, sei bravo ad auto giustificarti e basta una canna a ritrovare il tuo equilibrio. Inizi al risveglio con il caffè a girarti la prima e trascorri la giornata, raccontandoti che non ti piace più il solo gusto del tabacco, che tu l’aromatizzi, che in fondo non è una canna, perché ne metti giusto un pò per sentirne il gusto, che hai bisogno di quella per rilassarti perché sei nervoso, dell’altra perché stai bevendo, dell’altra ancora per affrontare la cena di Natale.
Ti rendi conto che il tuo mezzo panetto se n’è andato in due settimane e che forse stai esagerando, che dovresti limitarti, ma appena sei in “riserva” scatta in te, l’ansia di rimanere senza, inizi a fare i conti con il portafogli, ma ti racconti ancora che delle cene in ristorante o di avere una Chanel a te poco tange e ti racconti che quindi tu, tutto sommato stai anche risparmiando. Il tuo stesso amicopusher ti dice che stai esagerando, che lui fuma ma con delle regole, (tipo la prima solo dopo pranzo, se beve non fuma) Allora pensi, forse dovresti trovare solo un equilibrio, ma come un cartello di carte basta un lieve soffio di vento, per buttare tutto giù e l’unica soluzione che conosci è fumare per non pensarci.
Io non conosco le sfumature di colore, o bianco o nero - il grigio non lo contemplo e così a settembre, ho deciso che avrei smesso per un pò, non sapevo ancora che sarebbe stata così difficile, mi vivo i miei stati di rabbia, irascibilità e debolezze, sonno squilibrato, notti insonni, momenti di tristezza/depressione. So che basterebbe una telefonata al mio amicopusher, per portar via tutto questo. Ma ho ripreso a sognare e non succedeva da tempo, sono molto più presente con me stessa, e vivo meno paranoie, ansie, posso guidare senza paura che mi succeda qualcosa o che mi fermino, ogni giorno cerco di essere fiera di me stessa, è come se stessi iniziando a camminare, a piccoli passi, non importa se cado, fa parte del gioco, ma vivo qui ed ora e non voglio tornare indietro, se ho smesso c’era un motivo e devo/voglio ricordarmelo ogni giorno, perché non voglio ritrovarmi a quel punto di partenza.