Noo_ ha scritto: ↑mar feb 01, 2022 11:36 am
Innanzitutto grazie. sisi lo so infatti sono molto cauto, anche perchè di natura sono molto ipocondriaco, se prendessi qualcosa e mi sentissi un minimo male penso che ad ammazzarmi sarebbe più la paura che altro hahah. In genere non proverei mai roba di strada che potenzialmente viene da un ovulo ingerito e poi defecato per essere trasportato.
Comunque ho letto molto i tuoi commenti riguardo il tema anche su altri forum. sarebbe molto interessante (almeno per me visto che penso di aver spulciato quasi ogni tuo commento/post haha) leggere un post riguardo la tua storia sul tema oppiacei, tipo cosa ti ha fatto iniziare, continuare ecc.
Il problema è che gli oppiacei hanno la capacità di farti sentire benissimo, altro che male

. Anche il fatto di star lontano dalla roba di strada, cosa sicuramente vantaggiosa, comporta però gli stessi rischi di dipendenza, anzi forse ancora maggiori, perché spesso la convinzione che un farmaco sia meno dannoso di una droga, porta ad una sicurezza nell'usarlo che non conduce a nulla di buono.
Io ho iniziato ormai quasi 20 anni fa ad usare sostanze, l'eroina e gli oppiacei in generale, da iniziale "paracadute" per aiutare la discesa degli stimolanti, o da assunzione saltuaria in solitaria, hanno piano piano preso il posto di tutto il resto, come molto spesso accade.
Sono sempre e comunque stato un drogato atipico, ho sempre portato avanti la mia vita "normale" parallelamente a quella da "tossico". Per un lungo periodo ( 10 anni circa), sono riuscito ad utilizzare tutto (principalmente eroina e cocaina) senza realmente caderci. Era un uso limitato esclusivamente ai fine settimana o alle festività, in ogni caso non quotidiano e mai endovena.
Nel frattempo ho fatto un sacco di altre cose nella vita: ho studiato e mi sono laureato, ho viaggiato in lungo ed in largo per il mondo, mi sono sposato, ecc ecc. Poi ho passato momenti meno felici, ho divorziato, separazione, e cazzi e controcazzi, ci sono finito a piedi pari dentro, non con l'eroina ma con l'ossicodone. Ho passato anni di sali e scendi, momenti felici e momenti tristi, ma lui c'era sempre, un compagno inseparabile. In questi quasi 10 anni di "inverno", per dirla alla Requiem for a Dream (film che ti consiglio di guardare), ne ho passate un po' di tutti i colori, ho perso molte cose (principalmente relazioni), ma per fortuna non il lavoro, che ho sempre continuato a portare avanti normalmente. Questo da un lato mi ha permesso di far passare molto tempo prima della presa di coscienza di avere un grosso problema, perché alla fine la disponibilità economica ce l'avevo, non ho mai rubato nulla a nessuno, e dunque la vita proseguiva bene o male come sempre, non mi sono ridotto a vivere per strada o elemosinare, anzi a vedermi nessuno avrebbe mai sospettato nulla. Sono inoltre sempre stato un fantasma per le istituzioni: mai andato al Sert, mai ricoverato per malesseri, mai fermato con addosso sostanze o alla guida sotto effetto di sostanze. Penso di incarnare perfettamente il modello di eroinomane funzionale, quello che fa più paura perché non si riesce a riconoscere. Inoltre buona parte delle mie scorte di ossicodone arrivava dai centri di terapia del dolore, regolarmente prescritto, per problemi di salute in parte veri in parte inventati, comunque sempre ritenuti meritevoli di abbondanti innaffiate di antidolorifici.
Poi un anno fa, dopo un lungo periodo di scalaggio, sono entrato in una clinica dove mi hanno totalmente disintossicato, e affibbiato una terapia a base di antidepressivi per un certo periodo. Da allora non sono propriamente rimasto sempre pulito, ma è indubbiamente stato un punto importante nella linea della mia vita e delle mie esperienze.
Ora sto inseguendo l'idea di provare un esperienza psichedelica ben fatta coi funghi, per cercare di risolvere alcuni nodi che ancora mi porto appresso.
Ad ogni modo penso che gli oppiacei siano LA droga per eccellenza, non a caso sono conosciuti ed utilizzati da millenni, e una volta conosciuti, difficilmente si riesce a separarsene davvero. Forse si riesce a stare puliti fisicamente, ma loro rimangono sempre li, in attesa di un momento di debolezza, del bisogno di un caldo abbraccio che ti porti fuori dalla merda che quotidianamente viviamo, anche solo per un momento. Solo per un ultima volta. Fino alla prossima volta.
"Chi ha fumato fumerà, l'oppio sa aspettare". Jean Cocteau