Sottoscrivo tuttissimo, tranne una cosa: eh si, il microdosing è proprio assumere qualcosa che non dia effetti percettibili, altrimenti se si raggiunge la soglia attiva, così da sentire una minuscola presenza di effetti, si parla di dose minima (o soglia attiva). La soglia attiva a quanto pare cambia da persona a persona. Il microdosing dovrebbe servire proprio ad avere quella spinta in più ma inconsciamente, senza avvertire nessun effetto attivo della sostanza, ed ecco perché dovrebbe funzionare sul medio lungo periodo... perché ti dicono che una dose così piccola può funzionare solo se i suoi effetti impercettibili si accumulano e allora te ne rendi conto... o forse te ne autoconvinci...ElnathB7III ha scritto: ↑lun feb 03, 2025 9:12 pmChi ha detto che il microdosing è l'assunzione di una dose tale da non creare o non percepire effetti? Se non crea effetti allora non c'è motivo di assumerla. L'idea è un'altra: ingerire una dose che ha effetti tali da poter essere integrati nell'esperienza quotidiana. Puoi continuare a lavorare, studiare e fare tutte le attività che fai giornalmente. L'obiettivo è notare se vi sono dei miglioramenti nel come fai quelle attività soprattutto in termini di neuroplasticità e neurogenesi perché sappiamo che gli psichedelici hanno quelle proprietà. Quindi al massimo si può dire che è una dose che non ti crea un trip per quello che noi intendiamo come trip, cioè un contesto in cui sei totalmente assorbito nell'esperienza psichedelica causata dalla sostanza. Il microdosing è il caso in cui non solo non sei completamente assorbito, ma non sei nemmeno impedito nel fare le tue attività quotidiane. È questa l'idea ed è questo lo scopo.Diennetti ha scritto: ↑lun feb 03, 2025 6:01 pmForse ci sono prove scientifiche a sostegno di quel che dite, e allora sarò costretto a ripensarci ma se consideriamo che:
-Se si assume una dose soglia: per quanto bassa possa essere, se avvertiamo il minimo cambiamento sta facendo effetto, non è più microdosing, è la dose minima per cui uno si accorge di aver assunto qualcosa.
-Se si assume una dose sub-soglia (e che quindi non innesca effetti): ci sembrerà di non aver preso nulla;
Ora, dite che fa più effetto il microdosing o il condizionamento mentale a cui ci sottoponiamo e, nel caso di ripetute assunzioni sub-soglia, ci convinciamo o meno che faccia effetto?
Una volta abbiamo fatto fumare a un amico una canna di solo tabacco, ma dicendogli ci fosse dentro l'erba, risultato: diceva di essere sballatissimo subito dopo.
Ho visto anche io un paio di volte gente che faceva la parte di essere sballata o ubriaca ahaha![]()
Abeja non essere cattivo ahahahah. Diennetti diceva che se noi assumiamo una dose che non fa effetto come facciamo nel lungo periodo a distinguere l'effetto placebo da un eventuale effetto del microdosing? Il punto è che non è una premessa del microdosing l'assumere una dose che non faccia effetto, perché tra l'altro non avrebbe senso. Io ho studiato il microdosing quando a 13 anni sono entrata a contatto col mondo degli psichedelici, in realtà lo teorizzai pure. Mi chiesi se fosse possibile integrare gli psichedelici, LSD in particolare, nelle attività quotidiane assumendo quindi una dose minima. Nel periodo in cui sono stata un po' assente da questo mondo (il mio cuore comunque è rimasto qui) questo tema è diventato di moda ed ora sento parlare di microdosing con una frequenza triplicata rispetto a prima, nel frattempo io non so in che modo è stata comunicata la definizione di microdosing dai vari sprovveduti che parlano pur di parlare e non so che definizione ha intuito Diennetti. Se la definizione di microdosing fosse quella di assumere una dose che non ha effetti tangibili allora darei perfettamente ragione a lui, ma la definizione non è questa. Anche perché si deve distinguere tra effetti consciamente percepibili o tangibili da un punto di vista neurologico. L'aumento della tua neuroplasticità per quanto tangibile ad analisi neurologiche non è coscientemente percepibili tranne ad alte dosi, perché sono tanti i trip report in cui persone raccontano che avendo assunto alte dosi di psichedelici percepivano "il funzionamento interno del loro cervello".
Trovato blister microdosing, e ora?
Re: Trovato blister microdosing, e ora?
--==-Love is the only Solution-==--
- ElnathB7III
- Messaggi: 349
- Iscritto il: lun set 30, 2024 12:21 pm
Re: Trovato blister microdosing, e ora?
Inoltre ad @XStalX che ha solitamente una temperatura corporea tra i 34 ed i 35 gradi l'assunzione di un solo grammo di tartufo ha causato un'aumento istantaneo della temperatura corporea a poco più i 36 gradi che è durato per giorni. Questo non è effetto placebo.
Ragazza acidella

LSD-25

LSD-25
- ElnathB7III
- Messaggi: 349
- Iscritto il: lun set 30, 2024 12:21 pm
Re: Trovato blister microdosing, e ora?
C'è differenza tra assenza di effetti ed assenza di effetti percepibili. Sappiamo per certo che anche dosi sub soglia di LSD aumentano la neuroplasticità. L'unica domanda allora è: la pratica del microdosing ha dei benefici validi per cui il gioco vale la candela? Il che è una domanda diversa ed in questo può intervenire l'effetto placebo. Però credo che noi Psiconauti se siamo abbastanza consci di noi stessi potremmo riuscire a distinguere le due coseDiennetti ha scritto: ↑lun feb 03, 2025 9:26 pm
Sottoscrivo tuttissimo, tranne una cosa: eh si, il microdosing è proprio assumere qualcosa che non dia effetti percettibili, altrimenti se si raggiunge la soglia attiva, così da sentire una minuscola presenza di effetti, si parla di dose minima (o soglia attiva). La soglia attiva a quanto pare cambia da persona a persona. Il microdosing dovrebbe servire proprio ad avere quella spinta in più ma inconsciamente, senza avvertire nessun effetto attivo della sostanza, ed ecco perché dovrebbe funzionare sul medio lungo periodo... perché ti dicono che una dose così piccola può funzionare solo se i suoi effetti impercettibili si accumulano e allora te ne rendi conto... o forse te ne autoconvinci...
Ragazza acidella

LSD-25

LSD-25
Re: Trovato blister microdosing, e ora?
Anche se mangia la peperonata di mia zia sta male 3 giorniElnathB7III ha scritto: ↑lun feb 03, 2025 9:30 pmInoltre ad @XStalX che ha solitamente una temperatura corporea tra i 34 ed i 35 gradi l'assunzione di un solo grammo di tartufo ha causato un'aumento istantaneo della temperatura corporea a poco più i 36 gradi che è durato per giorni. Questo non è effetto placebo.

Scherzi a parte, sarebbe da chiedere a XstalX se ha preso solo quello o se ha assunto qualsiasi altra cosa in quel periodo....
--==-Love is the only Solution-==--
- ElnathB7III
- Messaggi: 349
- Iscritto il: lun set 30, 2024 12:21 pm
Re: Trovato blister microdosing, e ora?
Mi dispiace per la peperonata di tua zia. Spero che tu ora stia meglio. Lei comunque non ha assunto altro di particolare, ma soprattutto l'effetto le è venuto poco dopo aver assunto quel tartufo come una vampata di calore che l'ha presa alla sprovvista talmente è arrivata velocementeDiennetti ha scritto: ↑lun feb 03, 2025 9:34 pmAnche se mangia la peperonata di mia zia sta male 3 giorniElnathB7III ha scritto: ↑lun feb 03, 2025 9:30 pmInoltre ad @XStalX che ha solitamente una temperatura corporea tra i 34 ed i 35 gradi l'assunzione di un solo grammo di tartufo ha causato un'aumento istantaneo della temperatura corporea a poco più i 36 gradi che è durato per giorni. Questo non è effetto placebo.![]()
Scherzi a parte, sarebbe da chiedere a XstalX se ha preso solo quello o se ha assunto qualsiasi altra cosa in quel periodo....
Ragazza acidella

LSD-25

LSD-25
- albert ergot
- Messaggi: 237
- Iscritto il: sab apr 03, 2021 2:14 pm
Re: Trovato blister microdosing, e ora?
Mi trovo fondamentalmente d'accordo con @Diennetti.
Comunque mi pare ovvio che quando si dice "senza effetti" ci si riferisce agli effetti psichedelici e collaterali (se vogliamo fare sta distinzione) solitamente associati alla sostanza in questione quando si prende la singola dose, e per questo solitamente gli effetti (questa volta riferito a quello che vogliamo misurare) si vedono nel lungo periodo.
In ogni caso spero di non offendere nessuno affermando che la risposta alla domanda "ma il microdosing funziona?" (per cosa poi esattamente?) non verrà da un thread di un forum di psiconautica dove fondamentalmente la gente dell'argomento in questione non ne sa una cippa-sega e ovviamente io sono parte del gruppo, ma non solo, ci metto pure il ricercatore, perché che vi piaccia oppure no, questi studi (ed è quasi sempre così in ambito medico, figuriamoci per sostanze pazzerelle che hanno lo stigma che sappiamo e figuriamoci ancora di più se stiamo parlando di effetti non proprio facilmente misurabili, come l'umore o la creatività) condotti da "esperti", non fanno altro che provare e vedere se c'è statisticamente qualcosa di rilevante, al fine di vedere se una certa terapia possa funzionare o meno bla bla. Ma mi ripeto, qui con "funziona" vuol dire il paziente ha scritto 5 nel questionario, ci rendiamo conto di cosa stiamo parlando?
Ecco, adesso vorrei farvi notare che a noi tutto questo non frega assolutamente. Se uno legge gli studi che hanno fatto sul microdosing (non ho fatto un'accurata meta analisi, scusate) si vede chiaramente che non c'è un consenso, gli studi li hanno fatti spesso con campioni statistici poco significativi e tutto quanto ho già detto, quindi fondamentalmente per adesso i risultati ufficiali sono forse promettenti, ma inconcludenti.
MA, se a qualcuno comunque, il microdosing, ha funzionato per risolvere/migliorare problema X, vuoi perché placebo, vuoi perché a quelli come lui fa davvero effetto, bene! Benissimo, abbiamo una persona in meno con un problema e dal lato nostro, che al massimo siamo utilizzatori, questo vuol dire che c'è speranza, che probabilmente tentar non nuoce, e cercare di replicare il risultato su se stessi è una cosa che può aver senso. In questo caso lo studio scientifico fatto, anche se "inconcludente" (attenzione, non negativo) da un punto di vista statistico, è oro per chi vuole iniziare a sperimentare, è una miniera di informazioni.
Questo per quanto mi riguarda è ciò che davvero conta, il resto sono flame war che non mi interessano.
PS scusate il tono acido, ma certi argomenti m'inviperiscono un po', perché continuo a sentir trattare gli psichedelici come farmaci, dove uno li prende e problema risolto, e questo pure nei canali ufficiali, con tutta questa rottura di balle del doppio cieco.
Comunque mi pare ovvio che quando si dice "senza effetti" ci si riferisce agli effetti psichedelici e collaterali (se vogliamo fare sta distinzione) solitamente associati alla sostanza in questione quando si prende la singola dose, e per questo solitamente gli effetti (questa volta riferito a quello che vogliamo misurare) si vedono nel lungo periodo.
In ogni caso spero di non offendere nessuno affermando che la risposta alla domanda "ma il microdosing funziona?" (per cosa poi esattamente?) non verrà da un thread di un forum di psiconautica dove fondamentalmente la gente dell'argomento in questione non ne sa una cippa-sega e ovviamente io sono parte del gruppo, ma non solo, ci metto pure il ricercatore, perché che vi piaccia oppure no, questi studi (ed è quasi sempre così in ambito medico, figuriamoci per sostanze pazzerelle che hanno lo stigma che sappiamo e figuriamoci ancora di più se stiamo parlando di effetti non proprio facilmente misurabili, come l'umore o la creatività) condotti da "esperti", non fanno altro che provare e vedere se c'è statisticamente qualcosa di rilevante, al fine di vedere se una certa terapia possa funzionare o meno bla bla. Ma mi ripeto, qui con "funziona" vuol dire il paziente ha scritto 5 nel questionario, ci rendiamo conto di cosa stiamo parlando?
Ecco, adesso vorrei farvi notare che a noi tutto questo non frega assolutamente. Se uno legge gli studi che hanno fatto sul microdosing (non ho fatto un'accurata meta analisi, scusate) si vede chiaramente che non c'è un consenso, gli studi li hanno fatti spesso con campioni statistici poco significativi e tutto quanto ho già detto, quindi fondamentalmente per adesso i risultati ufficiali sono forse promettenti, ma inconcludenti.
MA, se a qualcuno comunque, il microdosing, ha funzionato per risolvere/migliorare problema X, vuoi perché placebo, vuoi perché a quelli come lui fa davvero effetto, bene! Benissimo, abbiamo una persona in meno con un problema e dal lato nostro, che al massimo siamo utilizzatori, questo vuol dire che c'è speranza, che probabilmente tentar non nuoce, e cercare di replicare il risultato su se stessi è una cosa che può aver senso. In questo caso lo studio scientifico fatto, anche se "inconcludente" (attenzione, non negativo) da un punto di vista statistico, è oro per chi vuole iniziare a sperimentare, è una miniera di informazioni.
Questo per quanto mi riguarda è ciò che davvero conta, il resto sono flame war che non mi interessano.
PS scusate il tono acido, ma certi argomenti m'inviperiscono un po', perché continuo a sentir trattare gli psichedelici come farmaci, dove uno li prende e problema risolto, e questo pure nei canali ufficiali, con tutta questa rottura di balle del doppio cieco.
mind carver
- ElnathB7III
- Messaggi: 349
- Iscritto il: lun set 30, 2024 12:21 pm
Re: Trovato blister microdosing, e ora?
Madonna mia se sono d'accordo.albert ergot ha scritto: ↑lun feb 03, 2025 10:19 pmPS scusate il tono acido, ma certi argomenti m'inviperiscono un po', perché continuo a sentir trattare gli psichedelici come farmaci, dove uno li prende e problema risolto, e questo pure nei canali ufficiali, con tutta questa rottura di balle del doppio cieco.
Ad ogni modo io non ho mai letto articoli scientifici sul microdosing. L'unica cosa che sappiamo per certo è che gli psichedelici aumentano la neuroplasticità e credo che personalmente ogni uno di noi che ha fatto uso di psichedelici lo sappia bene, considerando le varie "intuizioni" che vengono durante i trip. Sapendo questo converrete con me che ha senso porsi la domanda: cosa accadrebbe integrando l'esperienza psichedelica nella quotidianità? Necessariamente serve una dose minima per continuare ad essere nelle condizioni di fare le varie attività che facciamo quotidianamente. Io mi sono posta questa domanda quando avevo 13 anni e non avevo ancora sentito parlare di microdosing. Leggevo molto questo nome e quando ho deciso di capire di cosa si trattasse ho capito che era esattamente quello che io avevo pensato. Ho visto che nell'ultimo periodo questo argomento è diventato di moda ed è stato associato al concetto di salute mentale soprattutto come cura della depressione. La domanda però non è questa, la domanda è più generale ed è il cercare di capire che effetti può avere l'integrazione degli psichedelici nell'esperienza quotidiana. Ripeto che secondo me gli effetti che avrà saranno sicuramente legati almeno in gran parte all'aumento di neuroplasticità che è qualcosa di concreto che noi da psiconauti conosciamo bene. Questo concetto più generale può comunque avere a che fare con la salute mentale, perché l'aumento di neuroplasticità può portare ad avere intuizioni su sé stessi e sulla risoluzione dei propri problemi. Può far piano piano riemergere dei traumi ed aiutare a darsi una risposta al perché le cose sono successe e a quale sia il modo migliore per reagire. Sappiamo che gli psichedelici diluiscono anche il filtro subconscio e questo aiuta a fare emergere molte cose. Sappiamo anche che la più grande paura è quella dell'ignoto e quando siamo capaci di sapere cosa ci fa soffrire ci sentiamo più padroni della situazione e la tristezza diventa secondaria al sentimento di forza che ci fa rimboccare le maniche e reagire bene a qualsiasi problema. Quindi in ultima analisi può essere utile anche nel caso della depressione e della salute mentale più in generale. Il microdosing è un tema in bocca a molti in ambito psiconautico, ma non è mai uscita un'attività di ricerca comunitaria. Io ho intenzione di farlo non appena mi arriva il nuovo batch di LSD, lo farò semplicemente perché io innanzitutto mi sono posta questa curiosità prima ancora di sapere cosa fosse il microdosing. Mi conosco anche molto bene e so che saprei distinguere gli effetti reali da qualsiasi effetto placebo. Anche perché non mi aspetto nulla di particolare, non ho nessun particolare scopo se non la curiosità psiconautica e scientifica. Potremmo provarci anche un po' tutti insieme qua ognuno con la sostanza che ha e poi incrociare i dati
Ragazza acidella

LSD-25

LSD-25
- albert ergot
- Messaggi: 237
- Iscritto il: sab apr 03, 2021 2:14 pm
Re: Trovato blister microdosing, e ora?
Non so se qualcuno abbia mai confermato che la neuroplasticità (che per altro ne ho solo sentito parlare, ma non ho mai approfondito se e come abbiano dimostrato qualcosa) sia la causa delle intuizioni che uno ha durante i trip, anche perché alcune volte queste intuizioni sono solo l'illusione di un'intuizione, la sensazione, ma poi il valore è poco, e uno se ne accorge col senno di poi.ElnathB7III ha scritto: ↑lun feb 03, 2025 10:52 pmL'unica cosa che sappiamo per certo è che gli psichedelici aumentano la neuroplasticità e credo che personalmente ogni uno di noi che ha fatto uso di psichedelici lo sappia bene, considerando le varie "intuizioni" che vengono durante i trip.
Questa è un'ottima domanda, ma non credo sia quello che il microdosing (inteso come la moda del momento) stia cercando di rispondere. Per come la vedo io non si può vivere (bene) in uno stato costante di trip, anche a livello di soglia o poco meno, non credo sia troppo compatibile con molte delle nostre vite. Ad ogni modo credo proprio che i proponenti del microdosing si aspettino che la sostanza faccia effetto (per qualche motivo ancora ignoto) pure in dosi che non hanno niente di nemmeno lontanamente psichedelico solo per il fatto di averla in corpo.Sapendo questo converrete con me che ha senso porsi la domanda: cosa accadrebbe integrando l'esperienza psichedelica nella quotidianità?
Assolutamente d'accordo nel documentare le proprie esperienze, per il microdosing come per tutto il resto.Potremmo provarci anche un po' tutti insieme qua ognuno con la sostanza che ha e poi incrociare i dati
mind carver
- ElnathB7III
- Messaggi: 349
- Iscritto il: lun set 30, 2024 12:21 pm
Re: Trovato blister microdosing, e ora?
La neuroplasticità è l'indice di facilità con cui un pensiero nuovo crea un percorso neuronale. Quindi considerando che come diceva Pitagora: "conosci te stesso e conoscerai il mondo" tutto è già dentro di noi ci basta semplicemente sciogliere il filtro del subconscio, una nuova ondata di pensieri che smuovono ciò che prima si è sedimentato ed un cervello veloce nell'apprendere ciò che il flusso veloce di pensiero crea. Quindi un'aumento di neuroplasticità implica una maggiore sensibilità del cervello nel fare imprimere in percorsi neuronali meglio definiti tutti quei pensieri solo poco accennati che vagano nella mente. Io ho avuto delle "intuizioni" interessanti sotto effetto di psichedelico, LSD in particolare. Intuizioni però concrete, consapevolizzate, non vagamente annaspate. Soltanto che quelle intuizioni erano di cose che ho già pensato in passato, perchè sono già intelligente di mio, ma sotto effetto di LSD ad occhi chiusi ne ho visto l'immagine precisa e netta.albert ergot ha scritto: ↑lun feb 03, 2025 11:45 pmNon so se qualcuno abbia mai confermato che la neuroplasticità (che per altro ne ho solo sentito parlare, ma non ho mai approfondito se e come abbiano dimostrato qualcosa) sia la causa delle intuizioni che uno ha durante i trip, anche perché alcune volte queste intuizioni sono solo l'illusione di un'intuizione, la sensazione, ma poi il valore è poco, e uno se ne accorge col senno di poi.
A me non frega niente discutere di ciò che attualmente si intende come microdosing. Perchè innanzitutto dovrei averne una definizione, non si può discutere di ciò che non abbiamo definito. Non posso girare luoghi e tempi alla ricerca di frammenti dalla quale ricostruire una definizione confusa. In quanto più persone parlano di un argomento più c'è il rischio che ognuno abbia una definizione diversa con l'unica cosa in comune data dal termine che si usa. Così molti parleranno di cose, forse simili, ma diverse usando lo stesso termine e nessuno più ci capisce niente. A me importa soltanto discutere di ciò che io a 13 anni teorizzai e che ho scoperto venire chiamato microdosing, la quale definizione ho già dato.Questa è un'ottima domanda, ma non credo sia quello che il microdosing (inteso come la moda del momento) stia cercando di rispondere. Per come la vedo io non si può vivere (bene) in uno stato costante di trip, anche a livello di soglia o poco meno, non credo sia troppo compatibile con molte delle nostre vite. Ad ogni modo credo proprio che i proponenti del microdosing si aspettino che la sostanza faccia effetto (per qualche motivo ancora ignoto) pure in dosi che non hanno niente di nemmeno lontanamente psichedelico solo per il fatto di averla in corpo.
E allora si farà, spolvera i tuoi funghi.Assolutamente d'accordo nel documentare le proprie esperienze, per il microdosing come per tutto il resto.
Ragazza acidella

LSD-25

LSD-25
- ElnathB7III
- Messaggi: 349
- Iscritto il: lun set 30, 2024 12:21 pm
Re: Trovato blister microdosing, e ora?
Detto questo io propongo una cosa: perchè fare tutta questa fatica col microdosing quando ci si può fare una bella dose di eroina? è naturale, viene dal papavero, e soprattutto non finanzia le mafie. Tu cosa ne pensi? @Sawyer
Ragazza acidella

LSD-25

LSD-25
- albert ergot
- Messaggi: 237
- Iscritto il: sab apr 03, 2021 2:14 pm
Re: Trovato blister microdosing, e ora?
Sì ma mi sembra pura congettura, non è esattamente un approccio scientifico ecco.ElnathB7III ha scritto: ↑mar feb 04, 2025 11:26 amLa neuroplasticità è l'indice di facilità con cui un pensiero nuovo crea un percorso neuronale. Quindi considerando che come diceva Pitagora: "conosci te stesso e conoscerai il mondo" tutto è già dentro di noi ci basta semplicemente sciogliere il filtro del subconscio, una nuova ondata di pensieri che smuovono ciò che prima si è sedimentato ed un cervello veloce nell'apprendere ciò che il flusso veloce di pensiero crea. Quindi un'aumento di neuroplasticità implica una maggiore sensibilità del cervello nel fare imprimere in percorsi neuronali meglio definiti tutti quei pensieri solo poco accennati che vagano nella mente.albert ergot ha scritto: ↑lun feb 03, 2025 11:45 pmNon so se qualcuno abbia mai confermato che la neuroplasticità (che per altro ne ho solo sentito parlare, ma non ho mai approfondito se e come abbiano dimostrato qualcosa) sia la causa delle intuizioni che uno ha durante i trip, anche perché alcune volte queste intuizioni sono solo l'illusione di un'intuizione, la sensazione, ma poi il valore è poco, e uno se ne accorge col senno di poi.
...Soltanto che quelle intuizioni erano di cose che ho già pensato in passato, perchè sono già intelligente di mio, ma sotto effetto di LSD ad occhi chiusi ne ho visto l'immagine precisa e netta.
Dovrebbe fregartene se vuoi avere una discussione seria con altre persone e non vivere rinchiusa nella tua testa e nei tuoi preconcetti, non è così che l'umanità è arrivata dove è arrivata, ma liberissima di farlo. Vedrai che se vai a leggere qualche articolo non è che dicono "microdosing" senza dire di cosa stanno parlando, quello è il termine colloquiale, per far capire più o meno di cosa stiamo parlando, poi ti dicono esattamente dosaggio e modo di somministrazione e tutto quanto. Se la tua idea microdosing è una dose tale da restare perennemente appena solo il threshold, OK, chiamalo come ti pare ma non pretendere che sia una definizione universalmente accettata, e quindi non giudicare poco serio o inutile uno studio che seppure usa quel termine, lo usa con un significato di parecchio diverso, per esempio, dosi molto al di sotto del threshold.A me non frega niente discutere di ciò che attualmente si intende come microdosing. Perchè innanzitutto dovrei averne una definizione, non si può discutere di ciò che non abbiamo definito. Non posso girare luoghi e tempi alla ricerca di frammenti dalla quale ricostruire una definizione confusa. In quanto più persone parlano di un argomento più c'è il rischio che ognuno abbia una definizione diversa con l'unica cosa in comune data dal termine che si usa. Così molti parleranno di cose, forse simili, ma diverse usando lo stesso termine e nessuno più ci capisce niente. A me importa soltanto discutere di ciò che io a 13 anni teorizzai e che ho scoperto venire chiamato microdosing, la quale definizione ho già dato.
mind carver
- ElnathB7III
- Messaggi: 349
- Iscritto il: lun set 30, 2024 12:21 pm
Re: Trovato blister microdosing, e ora?
Allora Albert mi sa che non ci stiamo capendo. Iniziamo col dire che io non ho nessuna presunzione di alcun tipo. Quando avevo 13 anni ho avuto l'idea di chiedermi che effetto avrebbe integrare l'uso di una sostanza psichedelica nelle attività quotidiane. Poco dopo mi è capitato di trovare diversi articoli con scritto "microdosing" nel titolo e quando per curiosità li ho letti ho capito che parlavano esattamente di ciò che avevo pensato io. Nel frattempo io non so come è cambiato il significato legato a questo termine, perchè il termine può restare lo stesso, ma il significato cambiare anche leggermente, ma tale da avere un accezione diversa nel parlato comune. Non sapendolo non mi importa di discutere di nient'altro che abbia una definizione diversa dalla mia innanzitutto. Perchè il mio interesse è sviluppare un'esperienza la quale condivisione può essere utile anche alla comunità che si bassi su quella definizione. Ricorda che esiste una differenza tra termine e definizione, la definizione è oggettiva ed il termine è arbitrario ed anche se altri usano lo stesso termine se la definizione è diversa si sta parlando di cose diverse. Non ho quindi la necessità di chiedermi in quali altri contesti sia stato usato questo termine, perchè al netto del termine conta la definizione. Dato che io innanzitutto faccio filosofia io di definizioni parlo. Di leggere articoli scientifici che ne parlano non ho problemi, molti di quelli magari usano la mia stessa definizione, ma gli articoli scientifici sono interessanti a prescindere perchè offrono DATI. A me semplicemente non importa capire quali concetti sono stati incollati a questo termine nel tempo negli ambienti "pop". Perchè io in ambito psiconautico frequento soltanto questo forum, leggo qualcosina su internet di altri forum e gruppi e poi leggo articoli scientifici. Tutto l'ambiente "pop" dei podcast o dei giornali non lo frequento e non ho interesse a farlo perchè non possono contenere nulla che non sia già stato discusso in ambiente comunitario o scientifico. Io a quello mi riferivo. Ti pongo inoltre una domanda: avendo io già dato la mia definizione cosa mi importa di discutere di altre definizioni? Cos'è il "microdosing"? Il microdosing è una parola. La definizione invece è un concetto. Quindi io perchè dovrei andare in giro ad ascoltare tutti quelli che hanno usato la stessa parola e cercare di capire che concetto loro associano a quella parola? è una cosa totalmente arbitraria che non arrichisce il mio sapere. Sono stata chiara su questo? Quindi che sia chiaro che quando io uso la PAROLA microdosing mi riferisco alla DEFINIZIONE: "integrazione dell'uso di sostanze psichedeliche nelle attività quotidiane" chiunque usi una DEFINIZIONE diversa pur usando la stessa PAROLA sta parlando di un CONCETTO DIVERSO che comunque potrebbe essere interessante approfondire, ma PARALLELAMENTE. Sono stata chiara? Detto questo e considerando che la "congettura" è parte del metodo scientifico, per esempio largamente usato in matematica, e che la filosofia precede ogni conoscenza empirica ti chiedo: Quando avrei mai detto che la mia definizione dev'essere universalmente accettata? soprattutto quando la relazione definizione-termine, significato-simbolo è puramente arbitraria, inoltre: Cosa mi rappresentano quei tre puntini?albert ergot ha scritto: ↑mar feb 04, 2025 12:58 pmSì ma mi sembra pura congettura, non è esattamente un approccio scientifico ecco.ElnathB7III ha scritto: ↑mar feb 04, 2025 11:26 amLa neuroplasticità è l'indice di facilità con cui un pensiero nuovo crea un percorso neuronale. Quindi considerando che come diceva Pitagora: "conosci te stesso e conoscerai il mondo" tutto è già dentro di noi ci basta semplicemente sciogliere il filtro del subconscio, una nuova ondata di pensieri che smuovono ciò che prima si è sedimentato ed un cervello veloce nell'apprendere ciò che il flusso veloce di pensiero crea. Quindi un'aumento di neuroplasticità implica una maggiore sensibilità del cervello nel fare imprimere in percorsi neuronali meglio definiti tutti quei pensieri solo poco accennati che vagano nella mente.albert ergot ha scritto: ↑lun feb 03, 2025 11:45 pmNon so se qualcuno abbia mai confermato che la neuroplasticità (che per altro ne ho solo sentito parlare, ma non ho mai approfondito se e come abbiano dimostrato qualcosa) sia la causa delle intuizioni che uno ha durante i trip, anche perché alcune volte queste intuizioni sono solo l'illusione di un'intuizione, la sensazione, ma poi il valore è poco, e uno se ne accorge col senno di poi.
...Soltanto che quelle intuizioni erano di cose che ho già pensato in passato, perchè sono già intelligente di mio, ma sotto effetto di LSD ad occhi chiusi ne ho visto l'immagine precisa e netta.
Dovrebbe fregartene se vuoi avere una discussione seria con altre persone e non vivere rinchiusa nella tua testa e nei tuoi preconcetti, non è così che l'umanità è arrivata dove è arrivata, ma liberissima di farlo. Vedrai che se vai a leggere qualche articolo non è che dicono "microdosing" senza dire di cosa stanno parlando, quello è il termine colloquiale, per far capire più o meno di cosa stiamo parlando, poi ti dicono esattamente dosaggio e modo di somministrazione e tutto quanto. Se la tua idea microdosing è una dose tale da restare perennemente appena solo il threshold, OK, chiamalo come ti pare ma non pretendere che sia una definizione universalmente accettata, e quindi non giudicare poco serio o inutile uno studio che seppure usa quel termine, lo usa con un significato di parecchio diverso, per esempio, dosi molto al di sotto del threshold.A me non frega niente discutere di ciò che attualmente si intende come microdosing. Perchè innanzitutto dovrei averne una definizione, non si può discutere di ciò che non abbiamo definito. Non posso girare luoghi e tempi alla ricerca di frammenti dalla quale ricostruire una definizione confusa. In quanto più persone parlano di un argomento più c'è il rischio che ognuno abbia una definizione diversa con l'unica cosa in comune data dal termine che si usa. Così molti parleranno di cose, forse simili, ma diverse usando lo stesso termine e nessuno più ci capisce niente. A me importa soltanto discutere di ciò che io a 13 anni teorizzai e che ho scoperto venire chiamato microdosing, la quale definizione ho già dato.
Attenetevi alla definizione a presincere dal termine usato. Qui non stiamo parlando di semantica, Signor Miles.
Ragazza acidella

LSD-25

LSD-25
Re: Trovato blister microdosing, e ora?
@Diennetti, @albert ergot:
a cosa vi state attaccando?
@XstalX, @ElnathB7III, la moglie del @ildruido ed anch'io che ho provato, siamo favorevoli al microdosing.
Altri articoli:
https://maps.org/news/media/vogue-shoul ... mushrooms/
Il microdosing è arrivato perfino alle riviste:
https://www.vanityfair.it/article/micro ... cosa-fanno
https://www.vogue.com/article/microdosi ... et-waldman
Questi sono studi preclinici.
a cosa vi state attaccando?
@XstalX, @ElnathB7III, la moglie del @ildruido ed anch'io che ho provato, siamo favorevoli al microdosing.
Altri articoli:
https://maps.org/news/media/vogue-shoul ... mushrooms/
Il microdosing è arrivato perfino alle riviste:
https://www.vanityfair.it/article/micro ... cosa-fanno
https://www.vogue.com/article/microdosi ... et-waldman
Questi sono studi preclinici.
- albert ergot
- Messaggi: 237
- Iscritto il: sab apr 03, 2021 2:14 pm
Re: Trovato blister microdosing, e ora?
Vi saluto, è solo una perdita di tempo, au revoir!
mind carver
- ElnathB7III
- Messaggi: 349
- Iscritto il: lun set 30, 2024 12:21 pm
Re: Trovato blister microdosing, e ora?
Noi siamo il consesus scientifico

Se cercate una consulenza ci trovate al bar sotto casa di Abeja
Ragazza acidella

LSD-25

LSD-25
Re: Trovato blister microdosing, e ora?
Le birre ve le do gratis!ElnathB7III ha scritto: ↑mar feb 04, 2025 2:21 pmNoi siamo il consesus scientifico![]()
Se cercate una consulenza ci trovate al bar sotto casa di Abeja
Re: Trovato blister microdosing, e ora?
Ho inquadrato il soggetto da quando mi sono iscritto, da allora ho totalmente smesso di leggere un qualsiasi suo commento. Si è drogata a 13 anni e forse questo l'ha resa una fulminata che si diverte a provocare su un forum già praticamente morto (rispetto a diversi anni fa quando lurkavo). Ti consiglio di fare lo stesso, non ci perdere nemmeno tempo e ripeto, si diverte a fare commenti provocatori e leggere le risposte. Mi avrà citato 5/6 volte, mai letto un suo singolo papiro di 300 righealbert ergot ha scritto: ↑mar feb 04, 2025 12:58 pm
Dovrebbe fregartene se vuoi avere una discussione seria con altre persone e non vivere rinchiusa nella tua testa e nei tuoi preconcetti, non è così che l'umanità è arrivata dove è arrivata, ma liberissima di farlo. Vedrai che se vai a leggere qualche articolo non è che dicono "microdosing" senza dire di cosa stanno parlando, quello è il termine colloquiale, per far capire più o meno di cosa stiamo parlando, poi ti dicono esattamente dosaggio e modo di somministrazione e tutto quanto. Se la tua idea microdosing è una dose tale da restare perennemente appena solo il threshold, OK, chiamalo come ti pare ma non pretendere che sia una definizione universalmente accettata, e quindi non giudicare poco serio o inutile uno studio che seppure usa quel termine, lo usa con un significato di parecchio diverso, per esempio, dosi molto al di sotto del threshold.
Ti amo lentiggini



Re: Trovato blister microdosing, e ora?
... Tornando al microdosing, hai già provato?Sawyer ha scritto: ↑mer feb 19, 2025 11:16 pmHo inquadrato il soggetto da quando mi sono iscritto, da allora ho totalmente smesso di leggere un qualsiasi suo commento. Si è drogata a 13 anni e forse questo l'ha resa una fulminata che si diverte a provocare su un forum già praticamente morto (rispetto a diversi anni fa quando lurkavo). Ti consiglio di fare lo stesso, non ci perdere nemmeno tempo e ripeto, si diverte a fare commenti provocatori e leggere le risposte. Mi avrà citato 5/6 volte, mai letto un suo singolo papiro di 300 righealbert ergot ha scritto: ↑mar feb 04, 2025 12:58 pm
Dovrebbe fregartene se vuoi avere una discussione seria con altre persone e non vivere rinchiusa nella tua testa e nei tuoi preconcetti, non è così che l'umanità è arrivata dove è arrivata, ma liberissima di farlo. Vedrai che se vai a leggere qualche articolo non è che dicono "microdosing" senza dire di cosa stanno parlando, quello è il termine colloquiale, per far capire più o meno di cosa stiamo parlando, poi ti dicono esattamente dosaggio e modo di somministrazione e tutto quanto. Se la tua idea microdosing è una dose tale da restare perennemente appena solo il threshold, OK, chiamalo come ti pare ma non pretendere che sia una definizione universalmente accettata, e quindi non giudicare poco serio o inutile uno studio che seppure usa quel termine, lo usa con un significato di parecchio diverso, per esempio, dosi molto al di sotto del threshold.