La Danza Della Psilo
Inviato: dom lug 11, 2021 6:29 pm
premessa, questo é uno pseudo report, confusissimo e abbastanza incompleto, non sono molto abile nell'espressione dei concetti e delle emozioni, ma ho voluto provarci comunque.
ci ritrovammo in alta quota in un giorno di metà settembre, io e altri 2 miei amici, classico pomeriggio a cercare semilanceati, siamo stati all'incirca un buon 4 ore tutte a guardare tra i ceppi d'erba, avevamo fatto un bel raccolto abbondante, non saprei stimarlo ma c'è ne stavano veramente tantissimi visto che eravamo in pieno della stagione.
finito di raccogliere decidemmo di andare ad accamparci nei boschi che stavano sotto alla valle dove raccoglievamo (essendo a 1900metri s.l.m non ci stavano alberi e li ritengo tipo essenziali quando trippo in natura).
accendiamo un fuoco, piazziamo la tenda e tiriamo fuori tutti i nostri funghi (freschissimi ancora) e dividiamo l'intero raccolto in 3 parti pressoché identiche.
la dose assunta é sconosciuta, per farvi un idea il volume dei funghi lo riuscivi a tenere in mano solamente unendo le mani come se stessi "elemosinando" e aveva pure una bella montagnetta, stimati ad occhio potrei anche dire che eravamo sui 60/70g freschi a testa.
cominciamo a mangiarli, consistenza orribile mentre il gusto personalmente lo trovo piacevole, ci abbiamo messo all'incirca 30 minuti per mangiarli tutti.
da qui il ricordo é abbastanza sfuocato, mi ricordo che cominciarono a salirmi veramente di prepotenza (sbirciando sui forum ho notato che alcuni affermavano pure che freschi sono di gran lunga più vivaci rispetto a quelli secchi, e avendoli provati varie volte in ambe le forme posso confermare sul mio lato soggettivo), mi ritrovavo con la schiena appoggiata ad un pino, mentre guardavo l'albero dal basso verso l'alto vedetti subito le ramificazioni dell'albero e concepí subito una metafora, momento bellissimo.
ad una certa il mio amico tira fuori dell'erba, veramente di ottimissima qualità, erano 3 settimane che non assumevo THC e vi lascio immaginare che cosa sarebbe successo.
io stavo già fuorissimo di mio, immobile in silenzio a fumare, il socio dell'erba era ancora in grado di esprimere qualche vocabolo mentre l'altro socio era in pieno picco e gli unici rumori che esprimeva erano versi simili ad una caffettiera che borbottava, successivamente ha pure avuto il coraggio di fumare una dose sconosciuta di DMT sopra ad una dose sconosciuta di funghi.
non ho idea di cosa avesse provato e forse nemmeno lui, non riusciva a razionalizzare ciò che ha vissuto.
comunque sia il tutto mentre stavo fumando questa canna, ad una certa gliela ripasso a questo mio amico e davanti a me si formano tantissime sfere (moltissimo simile se non uguale alla morte nera di guerre stellari solo che era fatta in un metallo abbasstanza giallino, identico all'ottone) e pian piano si faceva sempre più grande nella mia vista fino ad arrivarmi di fronte.
in quel momento non so benissimo cosa avessi provato, avevo i recettori che stavano facendo l'amore con la psilo ed era estasi massima, goduria cerebrale bellissima, impossibile da definire un emozione del genere, forse "amore eterno" può rendere abbastanza ma sono dubbioso.
dopo un po' alzai lo sguardo e mi rimisi a guardare le varie ramificazioni dell'albero da sotto, e a quel punto le visual si erano fatte veramente fortissime, a livello che ogni singola forma terrena riuscisse a incastrarsi con le texture e mandarmi letteralmente in uno pseudo breakthrough, similissimo ad un video processato con deep dream.
la realtà si era fatta ormai in 2D, non ero in grado di distinguere la profondità vedevo solo un unico piano come un quadro tutto colorato di cose e roba fighissima indescrivibile.
mi ricordo anche, che dopo sta cosa dell'albero, circa la vista torno leggermente più normale, guardai le montagne e riuscì a distinguere le sagome di grandissimi rappresentanti di diverse civiltà vissute in passato come aztechi, egiziani cinesi e altri.
ad una certa cominciò a piovigginare, ci mettemmo in tenda, li basta, delirio più assoluto.
in 3 dentro ad una tenda, era diventata una navicella spaziale di tecnologia avanzatissima , vedevo il mio amico che comandava codesta navicella e riusciva a "farmi vedere" ciò che lui pensava/diceva, come se fossimo circondati da uno schermo e fosse in grado di trasmettere le sue informazioni (in questo caso paesaggi) a noi e fosse in grado di comandare tutto ciò che lo circondava come uno pseudo dio se così possiamo definirlo.
mi ricordo che ad una certa questa navetta prese un tunnel spazio temporale, di forma esagonale, lunghissima (riuscivo a vedere la prospettiva di questo tunnel esagonale che non esisteva in realtà visto che eravamo in una tenda 2mx2m lol) il tunnel era di color azzurrino, totalmente ricoperto di antiche scritture egizie e roteava pure su se stesso se ricordo bene. assurdo, in quel momento sembrava di stare alla velocità della luce, inconcepibile normalmente una cosa del genere.
ad una certa non so per quale motivo ma la nostra tenda tipo cade e si distrugge ahahaha, in quel momento ci stavano già scendendo ed erano circa le 5 del mattino (avevamo assunto verso le 10/11 della sera prima), stavamo andando verso la macchina per accamparci lì e mi ricordo che facevo veramente molta fatica a muovermi, i miei amici erano già in condizioni più "normali" ma io mi fermavo ogni tot metri e mi mettevo a fissare il vuoto anche per una buona fetta di tempo, non so perché succedeva ma quando assumo dosaggi belli alti di funghi non riesco più a coordinarmi fisicamente, troppo difficile da formulare un impulso di movimento in quelle condizioni, qualunque esso sia.
e qui arrivò il ricordo più lucido che ho concepito da quell'esperienza: stavo fuori dalla macchina mentre loro erano dentro, era ancora buio e le visual della psilo ancora molto costanti e intense, mi misi a guardare la luna, con tutte le distorsioni texturrate che giocavano con le nuvole, gli abeti e le montagne con annessi tutti i vari puntini e le stelline che ti da la psilo (visivamente parlando lo trovo similissimo e paragonabile ad un quadro di Van Gogh in particolare "notte stellata") .
in quel momento ero animale puro, 0 razionalità, non appartenevo all'uomo, ero un fottuto animale libero dalle sue catene cerebrali che lo condannano alla razionalità, puro istinto e pura gioia, mi sta venendo la pelle d'oca solo a pensarci.
comunque non so nemmeno perché ho scritto tutto questo papiro, ho cercato di descrivere all'incirca quello che ho provato ma questa é solo la punta più alta dell'iceberg, sul momento ho vissuto di gran lunga più di tutto quello che ho scritto, visto molte più cose, percepito molta più energia, cosa che trovo limitatissima da esprimere con dei semplicissimi caratteri che cerco di far danzare.
questo invece è riguardo ai soliti che mi verranno a buttare addosso la loro soggettività : (eh ma non devi mangiare così tanti funghi, non é corretto devi portare rispetto a queste cose)
in primis ho una sensibilità abbastanza bassa agli psichedelici, probabilmente visto al mio ego enorme che é cresciuto con il corso delle esperienze (riconoscere tale meccanismo come diceva qualcuno é il primo passo per cominciare a limitarlo),
poi in genere tendo a stare sui dosaggi abbastanza grossi proprio perché non mi piace essere in grado di razionalizzare durante un viaggio, o sono un uomo o sono pura coscienza, nessuna via di mezzo.
detto questo non dico né di imitarmi ma nemmeno di non farlo, vedete voi e calcolate un po' tutto ciò che andrebbe calcolato, sono esperienze molto pesanti dal punto di vista psicologico, veramente tanto pesanti, dopo circa quasi un annetto sono riuscito a scrivere codesto "pseudo report" proprio per il fatto che le informazioni percepite e assimilate erano veramente tantissime e ci ho messo un pochetto a ordinare un po' il tutto, d'altronde più é grande la libreria più ci metterai a mettere a suo posto i libri no?
ci ritrovammo in alta quota in un giorno di metà settembre, io e altri 2 miei amici, classico pomeriggio a cercare semilanceati, siamo stati all'incirca un buon 4 ore tutte a guardare tra i ceppi d'erba, avevamo fatto un bel raccolto abbondante, non saprei stimarlo ma c'è ne stavano veramente tantissimi visto che eravamo in pieno della stagione.
finito di raccogliere decidemmo di andare ad accamparci nei boschi che stavano sotto alla valle dove raccoglievamo (essendo a 1900metri s.l.m non ci stavano alberi e li ritengo tipo essenziali quando trippo in natura).
accendiamo un fuoco, piazziamo la tenda e tiriamo fuori tutti i nostri funghi (freschissimi ancora) e dividiamo l'intero raccolto in 3 parti pressoché identiche.
la dose assunta é sconosciuta, per farvi un idea il volume dei funghi lo riuscivi a tenere in mano solamente unendo le mani come se stessi "elemosinando" e aveva pure una bella montagnetta, stimati ad occhio potrei anche dire che eravamo sui 60/70g freschi a testa.
cominciamo a mangiarli, consistenza orribile mentre il gusto personalmente lo trovo piacevole, ci abbiamo messo all'incirca 30 minuti per mangiarli tutti.
da qui il ricordo é abbastanza sfuocato, mi ricordo che cominciarono a salirmi veramente di prepotenza (sbirciando sui forum ho notato che alcuni affermavano pure che freschi sono di gran lunga più vivaci rispetto a quelli secchi, e avendoli provati varie volte in ambe le forme posso confermare sul mio lato soggettivo), mi ritrovavo con la schiena appoggiata ad un pino, mentre guardavo l'albero dal basso verso l'alto vedetti subito le ramificazioni dell'albero e concepí subito una metafora, momento bellissimo.
ad una certa il mio amico tira fuori dell'erba, veramente di ottimissima qualità, erano 3 settimane che non assumevo THC e vi lascio immaginare che cosa sarebbe successo.
io stavo già fuorissimo di mio, immobile in silenzio a fumare, il socio dell'erba era ancora in grado di esprimere qualche vocabolo mentre l'altro socio era in pieno picco e gli unici rumori che esprimeva erano versi simili ad una caffettiera che borbottava, successivamente ha pure avuto il coraggio di fumare una dose sconosciuta di DMT sopra ad una dose sconosciuta di funghi.
non ho idea di cosa avesse provato e forse nemmeno lui, non riusciva a razionalizzare ciò che ha vissuto.
comunque sia il tutto mentre stavo fumando questa canna, ad una certa gliela ripasso a questo mio amico e davanti a me si formano tantissime sfere (moltissimo simile se non uguale alla morte nera di guerre stellari solo che era fatta in un metallo abbasstanza giallino, identico all'ottone) e pian piano si faceva sempre più grande nella mia vista fino ad arrivarmi di fronte.
in quel momento non so benissimo cosa avessi provato, avevo i recettori che stavano facendo l'amore con la psilo ed era estasi massima, goduria cerebrale bellissima, impossibile da definire un emozione del genere, forse "amore eterno" può rendere abbastanza ma sono dubbioso.
dopo un po' alzai lo sguardo e mi rimisi a guardare le varie ramificazioni dell'albero da sotto, e a quel punto le visual si erano fatte veramente fortissime, a livello che ogni singola forma terrena riuscisse a incastrarsi con le texture e mandarmi letteralmente in uno pseudo breakthrough, similissimo ad un video processato con deep dream.
la realtà si era fatta ormai in 2D, non ero in grado di distinguere la profondità vedevo solo un unico piano come un quadro tutto colorato di cose e roba fighissima indescrivibile.
mi ricordo anche, che dopo sta cosa dell'albero, circa la vista torno leggermente più normale, guardai le montagne e riuscì a distinguere le sagome di grandissimi rappresentanti di diverse civiltà vissute in passato come aztechi, egiziani cinesi e altri.
ad una certa cominciò a piovigginare, ci mettemmo in tenda, li basta, delirio più assoluto.
in 3 dentro ad una tenda, era diventata una navicella spaziale di tecnologia avanzatissima , vedevo il mio amico che comandava codesta navicella e riusciva a "farmi vedere" ciò che lui pensava/diceva, come se fossimo circondati da uno schermo e fosse in grado di trasmettere le sue informazioni (in questo caso paesaggi) a noi e fosse in grado di comandare tutto ciò che lo circondava come uno pseudo dio se così possiamo definirlo.
mi ricordo che ad una certa questa navetta prese un tunnel spazio temporale, di forma esagonale, lunghissima (riuscivo a vedere la prospettiva di questo tunnel esagonale che non esisteva in realtà visto che eravamo in una tenda 2mx2m lol) il tunnel era di color azzurrino, totalmente ricoperto di antiche scritture egizie e roteava pure su se stesso se ricordo bene. assurdo, in quel momento sembrava di stare alla velocità della luce, inconcepibile normalmente una cosa del genere.
ad una certa non so per quale motivo ma la nostra tenda tipo cade e si distrugge ahahaha, in quel momento ci stavano già scendendo ed erano circa le 5 del mattino (avevamo assunto verso le 10/11 della sera prima), stavamo andando verso la macchina per accamparci lì e mi ricordo che facevo veramente molta fatica a muovermi, i miei amici erano già in condizioni più "normali" ma io mi fermavo ogni tot metri e mi mettevo a fissare il vuoto anche per una buona fetta di tempo, non so perché succedeva ma quando assumo dosaggi belli alti di funghi non riesco più a coordinarmi fisicamente, troppo difficile da formulare un impulso di movimento in quelle condizioni, qualunque esso sia.
e qui arrivò il ricordo più lucido che ho concepito da quell'esperienza: stavo fuori dalla macchina mentre loro erano dentro, era ancora buio e le visual della psilo ancora molto costanti e intense, mi misi a guardare la luna, con tutte le distorsioni texturrate che giocavano con le nuvole, gli abeti e le montagne con annessi tutti i vari puntini e le stelline che ti da la psilo (visivamente parlando lo trovo similissimo e paragonabile ad un quadro di Van Gogh in particolare "notte stellata") .
in quel momento ero animale puro, 0 razionalità, non appartenevo all'uomo, ero un fottuto animale libero dalle sue catene cerebrali che lo condannano alla razionalità, puro istinto e pura gioia, mi sta venendo la pelle d'oca solo a pensarci.
comunque non so nemmeno perché ho scritto tutto questo papiro, ho cercato di descrivere all'incirca quello che ho provato ma questa é solo la punta più alta dell'iceberg, sul momento ho vissuto di gran lunga più di tutto quello che ho scritto, visto molte più cose, percepito molta più energia, cosa che trovo limitatissima da esprimere con dei semplicissimi caratteri che cerco di far danzare.
questo invece è riguardo ai soliti che mi verranno a buttare addosso la loro soggettività : (eh ma non devi mangiare così tanti funghi, non é corretto devi portare rispetto a queste cose)
in primis ho una sensibilità abbastanza bassa agli psichedelici, probabilmente visto al mio ego enorme che é cresciuto con il corso delle esperienze (riconoscere tale meccanismo come diceva qualcuno é il primo passo per cominciare a limitarlo),
poi in genere tendo a stare sui dosaggi abbastanza grossi proprio perché non mi piace essere in grado di razionalizzare durante un viaggio, o sono un uomo o sono pura coscienza, nessuna via di mezzo.
detto questo non dico né di imitarmi ma nemmeno di non farlo, vedete voi e calcolate un po' tutto ciò che andrebbe calcolato, sono esperienze molto pesanti dal punto di vista psicologico, veramente tanto pesanti, dopo circa quasi un annetto sono riuscito a scrivere codesto "pseudo report" proprio per il fatto che le informazioni percepite e assimilate erano veramente tantissime e ci ho messo un pochetto a ordinare un po' il tutto, d'altronde più é grande la libreria più ci metterai a mettere a suo posto i libri no?