2 metodi per il San Pedro: 1 domanda
Inviato: gio mag 14, 2020 9:36 pm
Ciao! Dopo aver letto questo forum e altre versioni in lingue diverse, sono qui per fare una domanda. Spero davvero troverà risposta! Tra i vari metodi descritti per assumere il San Pedro, come prima volta, per questioni logistiche, vorrei tenermi sul semplice. Ho segnato 2 alternative tra i miei appunti, che riporto di seguito:
Metodo 1
-taglia il cactus in dischi
-mettilo in freezer
-togli la pellicola esterna e il cuore
-seccalo in forno a basse temperature
-frullalo con limone e crea delle palline che verranno congelate in freezeer
Metodo 2
1) Tagliare il cactus, 2) rimuovere il cuore e inviarlo al frullatore con un bicchiere d'acqua
2) Metterlo a fuoco basso per 6-8 ore
3) Versare la pentola in un contenitore usando una camicia sottile come filtro e spremerla per estrarre più liquido possibile
4) La pasta di cactus rimanente, l'abbiamo rimessa nella pentola con un po 'più di acqua per 2 ore ripetendo il passaggio precedente. (Ovviamente il liquido già estratto lo manteniamo)
5) Quando abbiamo ottenuto tutto il liquido possibile, lo rimandiamo in una pentola a fuoco basso per ridurlo un po 'di più se ne abbiamo troppo, l'idea è che c'è un bicchiere a persona, poiché è troppo orribile il gusto
6) Inviamo il liquido in una bottiglia che può essere chiusa molto bene e lasciamo riposare per 2 giorni senza essere spostato
7) dopo due giorni lo apriamo e attirerà gas, ripetiamo il processo 2 o 3 volte in modo da rimuovere tutti i rifiuti
8) con i giorni noteranno come si forma una gelatina sul fondo del flacone, che è residuo e dopo 7 giorni di lasciarlo riposare rimuovendo i gas dobbiamo scaricare molto attentamente o usando un piccolo tubo, (con il metodo di aspirazione) il contenuto al fine di separare il liquido ricco di mesca dalla gelatina che è rifiuto.
LA DOMANDA
Il buon senso mi suggerisce che il secondo metodo, eliminando più componenti, risulta più digeribile e sopportabile al gusto. Per motivi logistici, posso portare avanti il metodo 2 soltanto fino al punto 5) quindi senza riposo di 2 gg + 7 ecc.
Ha comunque senso preferire tale metodo al primo, malgrado mi fermi solo al punto 5?
Grazie infinite per chi decida di condividere la sua conoscenza rispondendomi.
Metodo 1
-taglia il cactus in dischi
-mettilo in freezer
-togli la pellicola esterna e il cuore
-seccalo in forno a basse temperature
-frullalo con limone e crea delle palline che verranno congelate in freezeer
Metodo 2
1) Tagliare il cactus, 2) rimuovere il cuore e inviarlo al frullatore con un bicchiere d'acqua
2) Metterlo a fuoco basso per 6-8 ore
3) Versare la pentola in un contenitore usando una camicia sottile come filtro e spremerla per estrarre più liquido possibile
4) La pasta di cactus rimanente, l'abbiamo rimessa nella pentola con un po 'più di acqua per 2 ore ripetendo il passaggio precedente. (Ovviamente il liquido già estratto lo manteniamo)
5) Quando abbiamo ottenuto tutto il liquido possibile, lo rimandiamo in una pentola a fuoco basso per ridurlo un po 'di più se ne abbiamo troppo, l'idea è che c'è un bicchiere a persona, poiché è troppo orribile il gusto
6) Inviamo il liquido in una bottiglia che può essere chiusa molto bene e lasciamo riposare per 2 giorni senza essere spostato
7) dopo due giorni lo apriamo e attirerà gas, ripetiamo il processo 2 o 3 volte in modo da rimuovere tutti i rifiuti
8) con i giorni noteranno come si forma una gelatina sul fondo del flacone, che è residuo e dopo 7 giorni di lasciarlo riposare rimuovendo i gas dobbiamo scaricare molto attentamente o usando un piccolo tubo, (con il metodo di aspirazione) il contenuto al fine di separare il liquido ricco di mesca dalla gelatina che è rifiuto.
LA DOMANDA
Il buon senso mi suggerisce che il secondo metodo, eliminando più componenti, risulta più digeribile e sopportabile al gusto. Per motivi logistici, posso portare avanti il metodo 2 soltanto fino al punto 5) quindi senza riposo di 2 gg + 7 ecc.
Ha comunque senso preferire tale metodo al primo, malgrado mi fermi solo al punto 5?
Grazie infinite per chi decida di condividere la sua conoscenza rispondendomi.