Uno strano fatto - DMT

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Benway
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Uno strano fatto - DMT

Messaggio da Benway » mer giu 01, 2016 2:02 pm

Ciao a tutti,
vi propongo quest'esperienza scritta tempo fa da un amico in cui è capitato un fatto che entrambi riteniamo molto bizzarro:

- Dosaggio: 40mg. ( Forma II = F2 )

- Metodo d'assunzione: fumata. Metodo sandwich.

- Set: decido di provare questo balzo completamente al buio e in silenzio. Attendo verso mezzanotte in modo da avere meno interferenze sonore possibili dall’esterno.
Preparo tutto secondo il mio personale metodo. La F2 sembra un pò più pesante della F1 con il risultato di avere una migliore distribuzione della spezia all’interno della pipa a causa del minore materiale. Accendo. Sembra avere un sapore meno intenso e meno astringente rispetto alla F1. Rimane un piacevole retro di sapore saponoso. Aspiro. Perfetto. Nessun colpo di tosse. Mi sdraio. Chiudo gli occhi ed espiro lentamente.

Aspetto il formarsi della solita ragnatela. Posso teorizzare che questo tipo di manifestazione sia collegato ad uno sbalzo della pressione sanguigna che si organizza secondo i frattali naturali che si formano occupando lentamente tutta la visuale quando un soggetto sta svenendo ( di norma a causa di uno sbalzo di pressione ). La DMT riesce a lavorare su questi frattali endogeni ampliandoli, colorandoli e usandoli come porta per il balzo effettivo. Questa volta però la ragnatela non si forma e vedo invece una sorta di nuvola fosforescente simile ad un enorme vegetale. E’ indistinta, s’agita, ma non sembra formare nulla. Penso che sia anomalo e inizio a dubitare della potenza della F2. Non appena formulo questo pensiero la nuvola esplode e mi balza addosso risucchiandomi verso il basso. Subito penso che mi stavo sbagliando e chiedo scusa alla sostanza.

Tutto ha colori molto opachi. Blu scuro, verde palude, rosso mattone, marrone terra e nero con molte sfumature fucsia. Tutto ha una potenza incredibilmente “femminile” al contrario della F1 che ho percepito come più aggressiva e dunque di matrice più “maschile”. Mi rendo conto che è idiota fare questo tipo di distinzioni “sessuali” in merito a degli alcalodi estratti dalla radice di un unico albero, ma con questa distinzione credo di rendere più comprensibile l’intima natura del viaggio. Anche il modo di risucchiarmi e spostarmi è molto più gentile. E’ come se venissi accarezzato o spostato con un abbraccio. Percepisco flussi semi fluidi rettiliformi/squamosi, mentre dall’alto calano lunghi tentacoli blu e bianchi. Mi sembra di essere sul fondo di una palude ricca di vita e che ricorda molto la flora del film Avatar. Questa flora semi animale reagisce a tutto ciò che la circonda, mutando, adattandosi e cambiando i colori. Guardo verso l’alto fra il verde smeraldo tendente al verde scuro. Vedo quelle che sembrano grandi esseri simili a meduse/dirigibili di colore biancastro. Sono molto lontani e devono essere enormi. I tentacoli che scendono dall’alto sono i loro. Osservo nuovamente con attenzione la flora/fauna circostantre e vedo che in molti di questi esseri il modo di riproduzione e genesi è ben spiegato da alcune loro mutazioni e forme. Penso a quanto sia ricorrente nei balzi il concetto di genesi/gestazione/parto/creazione quando si ha a che fare con esseri di tipo rettiliano/anfibio o esseri più semplici come le meduse, i molluschi e le piante. E’ come se ci tenessero a farti capire come si riproducono o creano cose. Oppure semplicemente è nella loro natura fare così. In ogni caso sembrano collegate alle radici più profonde ed acquatiche della vita. Il massimo dell’intelligenza che percepisco in questo ambiente è di tipo animale.

Mentre mi guardo attorno succede qualcosa di strano. E’ come se venissi spinto verso l’alto troppo velocemente. Tutto diventa bianco. Pieno di linee scure spezzate e disordinate. Sento come un frastuono, un’onda sonora, generata da infinite voci disarmoniche. Per un attimo galleggio in un mare bianco di parole incomprensibili scritte in nero con riflessi rossi. Il frastuono mi soverchia e dal suo interno colgo parole pronuciate in modo quasi comprensibile. Mentalmente riesco ad agganciarmi a questo loop di parole/frasi/esclamazioni. Sento di conoscerlo. E’ una cosa antica. Anzi, più cerco di carpirlo in mezzo al frastuono e più mi sembra famigliare. Sò cos’è! Recupero antichi pezzi di viaggi di un remoto passato. Quando da giovane e alla ricerca di una via per l’iperspazio, come molti altri, usavo il butano per causare stati di allucinazione molto prolungati e significativi. Quel loop di frasi arriva da quel passato. E’ uguale e dice le stesse parole non ripetibili e incomprensibili. Anche le due voci che compongono il loop sono le stesse. Penso che sia pazzesco, impossibile. E’ come se la qualcosa avesse recuperato da chissà quale angolo remoto del mio cervello un’esperienza di picco di un’altra sostanza e la stesse utlizzando. Cerco di comprendere come sia possibile e decido di seguire la fonte del loop.

Tutto si squarcia e mi trovo sulla parte bassa di un ipermondo. Mi sento come se fossi sdraiato, ma credo che sia solo un effetto legato al modo di vedere in quell’universo. Un cielo nero a tinta unita si collega in modo quasi bidimensionale ad un terreno/superficie totalmente bianca e priva d’irregolarità. Su questa landa desolata si muovono enormi esseri simili a cavallette/locuste. Sembrano esseri biomeccanici e danno l’impressione di essere più simili a gigantesche macchine. Si muovono lentamente, raccogliendo cose che spuntano dal terreno sotto forma di sfere di colore nero rossatro. Le sfere vengono risucchiate dalla pancia degli esseri che le agganciano, sembra con un sistema meccanico, al ventre. Vedo che ne hanno molte e ciò rende i loro ventri scuri con sfumature di mille colori contenenti infiniti puntini rosso luninoso. Le locuste sono di colore bianco con molte sfumature che tendono al verde molto chiaro. Si muovono lentamente risplendendo in modo intermittente e non regolare. Non mi vedono e capisco che non potrebbero mai percepirmi. Sento il loop provenire dal ventre della locusta che ho di fronte. Mi muovo come volando verso la pancia dell’essere e vedo che il loop proviene da due sfere in particolare. Mi avvicino e le cerco. Le sfere sono molto grosse. Vanno dal diametro di un metro a quelle più grosse di quasi due. Ve nè un numero incalcolabile. Sento attorno a me come il rumore di un potentissimo e veloce battere d’ali. Penso a come sia possibile che alcuni ricordi che ho quasi dimenticato siano appesi e conservati intatti attaccato alla pancia di questi esseri che sembrano raccoglierli. Cosa ci fanno lì? Sono gli originali o solo delle riproduzioni? Cosa dice il loop? Ma soprattutto come è possibile che la DMT riesca a recuperare ed usare in modo praticamente identico l’attimo di picco di un’altra sostanza? Sostanza di cui non faccio uso da più di venticinque anni..

Trovo tutto ciò abbastanza sconvolgente e mentre ci ragiono vedo un lampo d’oscurità. Tutto diventa buio, calmo. Sento solo l’initerrotto rumore di battito d’ali poi un nuovo lampo di colori e frattali. Sta tornando. Mi ritrovo nuovamente sotto la pancia della locusta che raccoglie i ricordi, ma spostato/incastrato in modo diverso rispetto a prima. Mentalmente riesco ancora ad agganciarmi al loop. Lo seguo cerco di svelarne le parole. Arrivo vicino, ma ogni volta lo perdo. Penso che sia spaventoso ciò che sto riuscendo a fare con un ricordo dimenticato. Lo sto approfondendo come se fosse attuale. Tutto trema. La struttura della visione sembra non reggere.

E’ di nuovo buio e calmo. Il battito d’ali è onnipresente e regolare. Mi sembra d’avere un elicottero vicino all’orecchio sinistro e quasi ne percepisco gli spostamenti d’aria. Mi viene in mente che potrebbe essere un effetto dovuto ad un aumento della pressione e penso anche che potrebbero essere i battiti cardiaci. Mi viene da ridere perchè se così fosse sarei al limite di un angina pectoris, ma non mi sento male. Senza difficoltà sposto la mano sisnitra verso il cuore e cerco di sentirne i battiti. Sono regolari e tranquilli come quelli di una persona sdraiata in stato di realx. Sorrido e mi concentro sul battito d’ali. Si fa più intenso. Qualcosa riesplode. Colori, frattali, tentativi caotici d’apparire. Ricerco la locusta, ma ora è lontana. Poco dopo è di nuovo buio. Il battito s’affievolisce e con grazia si mescola al rumore di fondo del silenzio fino a scomparire.

Mi sento ancora notevolmente ampliato e sotto effetto, ma non ho più visioni. Mi rimane un piacevole senso di galleggiamento in un morbido buio. Non apro gli occhi e mi lascio cullare. Sento il campanile che batte la mezza. E’ passato poco più che un quatro d’ora. Apro gli occhi e tutto è ancora abbastanza attivo. Decido di tenerli aperti e godermi così gli ultimi effetti della discesa.

Penso a quanto strana sia stata questa esperienza. La domanda persiste. Com’è possibile questo richiamo d’effetti? Poi mi ricordo di aver letto sull’ultimo libro del buon Samorini in merito ad un recente studio in cui si afferma che i polmoni, in caso per esempio di arresto cardio-respiratorio, esplicano una funzione di tipo ghiandolare permettendo la sintesi di grossi quantitativi di DMT endogena al fine di proteggere le funzioni celebrali. A questo punto mi verrebbe da pensare in modo logico che i polmoni svolgano la stessa funzione in caso di qualisai squilibrio dei livelli di ossigeno assorbiti. Questo sempre per tentare di proteggere il cervello. Aggiungerei dunque alla categoria anche gli stati di soffocamento, asfissia, annegamento ed affini. Sempre seguendo un normale pensiero logico mi verrebbe da pensare che l’uso prolungato di butano inalato direttamente e miscelato a boccate d’ossigeno possa portare ad un abbassamento notevole di ossigeno nel sangue. Quando ciò accade in modo massiccio oltre agli effetti inebrianti/allucinogeni del butano si sommerebbbe anche una proporzionata dose di DMT endogena. Questo spiegherebbe i frequenti stati d’allucinazione di livello +3/+4 della scala metrica Shulgin ottenuti con un’inalazione prolungata di questo gas. Ciò collegerebbe anche gli effetti delle due sostanze. Chiaramente queste sono solo teorie basate sulla deduzione logica e la conoscenza esperienziale. Sarebbe bello avere risultati di tipo medico/scientifico in merito, ma lascio ad altri, più competenti ed attrezzati, questo compito.

Qui termina l'esperienza. Ad entrambi sorge spontanea una domanda:

Vi è mai capitato che la DMT abbia fatto rivivere momenti di picco di altre sostanze?
Oppure si tratta di un caso isolato o un improbabile recupero mnemonico?


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Re: Uno strano fatto - DMT

Messaggio da astraldream » mer giu 01, 2016 2:57 pm

Bella esperienza....invidio la tua capacità di memorizzazione....io ricordo pochissimo di ogni balzo....
Comunque mi è capitato di percepire spesso come se quel salto mi avesse portato in viaggi già fatti in precedenza (non da dmt) ma ero troppo preso dal guardare e non ho mai approfondito su quella sensazione....
Ma davvero con il butano hai raggiunto un +4?O.o

E poi....scusa l'ignoranza.....cosa.è la F2?
L'idea di "sacro" è così limitante...così poco libera da dogmi...da essere poco sacra...la cosa più sacra dovrebbe essere la libertà non i dogmi...

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Re: Uno strano fatto - DMT

Messaggio da Benway » mer giu 01, 2016 5:23 pm

Credo sia utile ricordare il più possibile di ogni esperienza. E' come se si facesse un quadro o una fotografia ricca di "ancore" che permettono, rileggendo poi, di recuperare sensazioni o concetti non esprimibili.
Penso che la pratica di scrivere subito dopo o il giorno seguente sia abbastanza diffusa fra tutti noi. Oltre alle proprie è poi interessante raccogliere quelle di altri. Attraverso il confronto spuntano fuori schemi e figure ridondanti forse parte dello schema interpretativo di ogni essere umano.

In merito al butano la risposta è si, ma si deve arrivare vicino al collasso repiratorio per asfissia e NON lo consiglio a nessuno. All'epoca si aveva sui 16 anni, il mondo era un luogo ancora ampio e ricco di misteri, non c'erano i cellulari e si parlava solo di BBS. Internet era fantascienza! Non si avevano informazioni e si agiva sperimentando sulla base di leggende tramandate oralmente e le pessime abitudini dei più grandi. Ripeto, è un'esperienza che NON consiglio vista la pericolosità per la salute, ma che rende interessante la teoria della produzione di DMT endogena di tipo polmonare al fine di proteggere il cervello. Ciò spiegherebbe anche la strana somiglianza o recupero di quel picco. Ci troviamo di fatto di fronte ad un ricordo provocato da un sovraproduzione forzata dall'asfissia semi-controllata di molecola endogena e recuperato durante un viaggio con la stessa molecola, ma esogena.
Penso che sia possibile....

Secondo alcune informazioni che ho trovato i cristalli della molecola si dividerebbero in 3 Forme:
Forma I ( F1 ) - colore bianco - fusione 57-58°C
Forma II ( F2 ) - colore giallastro - fusione 45-46°C
Forma III ( F3 ) - colore marrone - si dice fusione sui 73-74°C ( Materiale scaduto per il troppo tempo. Impossibile da assumere senza bruciarlo. Degradato come effetti e forse recuperabile in Changa...forse, ma è come tentare di cavare oro da una merda ).

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Re: Uno strano fatto - DMT

Messaggio da EinSchonerTag » mar giu 14, 2016 11:30 pm

Complimenti per l'esperienza e per come la hai minuziosamente descritta!!! Mi spaventa e mi affascina allo stesso tempo il/la DMT, non capisco se il salto e tutti questi momenti caotici sono qualcosa di gestibile o se vieni travolto e l'unica cosa e' lasciarsi andare aspettando la fine. Non capisco nemmeno se l'introspezione c'e' o meno e se dopo l'esperienza si hanno lasciti positivi o meno. Per esempio leggo che molti chiudono gli occhi per saltare e se non lo si facesse per esempio? Cosa succede? Ci si stacca lo stesso dalla realta'? Scusate le mie curiosita'.
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Re: Uno strano fatto - DMT

Messaggio da astraldream » mer giu 15, 2016 3:03 pm

EinSchonerTag ha scritto:Complimenti per l'esperienza e per come la hai minuziosamente descritta!!! Mi spaventa e mi affascina allo stesso tempo il/la DMT, non capisco se il salto e tutti questi momenti caotici sono qualcosa di gestibile o se vieni travolto e l'unica cosa e' lasciarsi andare aspettando la fine. Non capisco nemmeno se l'introspezione c'e' o meno e se dopo l'esperienza si hanno lasciti positivi o meno. Per esempio leggo che molti chiudono gli occhi per saltare e se non lo si facesse per esempio? Cosa succede? Ci si stacca lo stesso dalla realta'? Scusate le mie curiosita'.

Vieni travolto e devi solo lasciarti andare e subire, l ' introspezione c'è dopo ma è molto diversa da quella di funghi o acidi...è più un riflettere sull'universo che su se stessi, lascia delle cose positive ma sono dei cambiamenti che avvengono quasi in automatico....per esempio da quando fumo dmt non riesco più ad abbuffarmi di carne, anzi a dire il vero é come se la mia psiche un po' la schifasse....e in passato non ho mai avuto problemi ne a sventrare animali ne a mangiare chili di carne...
Gli occhi, diciamo, che te li chiude la dmt ma se t sforzi a tenerli aperti lentamente la realtà che hai davanti crolla e ti trovi in altri mondi ma non li stessi che visiti a occhi chiusi
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Re: Uno strano fatto - DMT

Messaggio da EinSchonerTag » mer giu 15, 2016 5:11 pm

Grazie mille Astral, ultima cosa scusa, l'ego durante un salto si dissolve o e' sempre presente?
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Re: Uno strano fatto - DMT

Messaggio da Benway » mer giu 15, 2016 5:56 pm

Ottima spiegazione Astral!

Di solito preferisco balzare ad occhi chiusi. Trovo le visioni migliori, più definite e con maggiore capacità d'interazione. Le uniche volte che mi è capitato di aprili è stato come reazione all'irruenza delle visioni o all'incredulità di ciò che stavo udendo in merito ad un pezzo musicale da me ben conosciuto. Quelle volte ho avuto una fastidiosa sovrapposizione fra universi.

La visione di questa sovrapposizione è difficile da sostenere sia per gli occhi che celebralmente.

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Re: Uno strano fatto - DMT

Messaggio da astraldream » mer giu 15, 2016 10:01 pm

Benway ha scritto:Ottima spiegazione Astral!

Di solito preferisco balzare ad occhi chiusi. Trovo le visioni migliori, più definite e con maggiore capacità d'interazione. Le uniche volte che mi è capitato di aprili è stato come reazione all'irruenza delle visioni o all'incredulità di ciò che stavo udendo in merito ad un pezzo musicale da me ben conosciuto. Quelle volte ho avuto una fastidiosa sovrapposizione fra universi.

La visione di questa sovrapposizione è difficile da sostenere sia per gli occhi che celebralmente.
Verissimo tutto....sopratutto la sovrapposizione delle realtà....anche io preferisco balzare a occhi chiusi ma e curioso provare a tenerli aperti e resistere a quella sovrapposizione, dopo un po' che sopporti vincono le visioni da dmt :)
EinSchonerTag ha scritto:Grazie mille Astral, ultima cosa scusa, l'ego durante un salto si dissolve o e' sempre presente?
il discorso ego é un po' particolare...a dosaggi da balzo una parte di te si dissolve completamente ma un altra resta consapevole di stare viaggiando...riesci quasi ad analizzare quelli che vedi ma in maniera distaccata dal tuo ego....non saprei come spiegartelo ma non è un vero e proprio ego death....
a dosaggi un po' più alti del balzo invece ti dissolvi completamente.....una volta ,con 50 mg, ero sicuro di essere morto...
L'idea di "sacro" è così limitante...così poco libera da dogmi...da essere poco sacra...la cosa più sacra dovrebbe essere la libertà non i dogmi...

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Re: Uno strano fatto - DMT

Messaggio da Paolo » gio giu 16, 2016 4:46 pm

Benway ha scritto:La visione di questa sovrapposizione è difficile da sostenere sia per gli occhi che celebralmente.
"Abituato" a fumare molecola al buio, disteso, senza stimoli di alcun tipo la prima volta che ho provato all'aperto in pieno giorno (in campagna sotto un albero) ho capito che precedentemente la tinta dell'esperienza era stata claustrofobica... ma non me ne ero mai reso conto.

Tuttavia la cosa cambia in quel modo lì, è proprio vero: gli universi si sovrappongono in maniera fastidiosa.
La luce piena va bene per dosaggi bassi dove "l'Altro" non arriva ma anzi si magnifica "il questo".

è divertente pensare tuttavia che l'Altro sia presente lì, in quei momenti, traboccante di indaffaratissime forme di eterea coscienza che magari ci stanno guardando e ronzando attorno come sempre, ma noi non possiamo vederlo perché teniamo ostinatamente gli occhi aperti alla luce.
(Occhi aperti vs occhio aperto)
Ovviamente vien da pensare che questo ragionamento possa valere per ogni momento quotidiano, allora. Quando siamo solo "ad un tiro di pipa" dagli stupefacenti mondi della molecola...

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