illusione della realta'(virtuale)

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LSAsղackƅar
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Re: illusione della realta'(virtuale)

Messaggio da LSAsղackƅar » dom apr 24, 2016 5:25 pm

Inìgo ha scritto: Bellissima teoria, mi ricorda certi aspetti della filosofia di Nietzsche (eterno ritorno). E condivido anche il tuo punto di vista sull' assoluta e imprescindibile realtà della "Realtà" ( :asd: )
E' errato dubitare a prescindere della validità delle proprie percezioni. La scienza dubita, il metodo scientifico stesso è basato sulla messa in dubbio, eppure per indagare l'ontologia (scienza dell'essere, del reale) evidentemente è un metodo non più valido. Le dinamiche della meccanica quantistica spesso sfuggono dalla nostra logica, razionale e scientifica, perchè evidentemente essa si trova ad un livello "frattalico" un pò sfasato rispetto al nostro ( o più su o più giù) che non possiamo comprendere.
Ho avuto chiaro l'isegnamento che "la realtà ce l'abbiamo davanti agli occhi" in un'esperienza di ayahuasca.
È giusto dubitare, perchè questo è l'unico modo di crescere, ma come vuoi far capire tu è anche giusto fidarsi quando si trova una risposta che risponde alla logica, anche se strana.
Se mai si fa sempre tempo a cambiare strada.
Potresti fare qualche esempio di meccaniche della fisica quantistica, la cosa mi intaressa...
armageddon ha scritto: Comunque sia ci sono tante ma tante cose da scoprire! :drink:
Probabilmente infinite :D


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Inìgo
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Re: illusione della realta'(virtuale)

Messaggio da Inìgo » dom apr 24, 2016 6:30 pm

Ad esempio la dualità onda/particella ( ossia il fatto che gli elettroni siano contemporaneamente "particelle" quindi fatti di materia, anche se con una massa trascurabile, e onde, vibrazioni di pura energia, due aspetti che apparentemente sembrano inconciliabili eppure è stato provato che le cose stanno proprio così) Oppure il principio di indeterminazione di Heisenberg, la regola secondo la quale qualsiasi parametro delle particelle sub atomiche (massa, velocità) si trova in una condizione di "probabilità" e di indefinizione fino a che non viene misurato; solo a quel punto le probabilità "collassano" in un valore che poi è quello che viene rilevato dai fisici ( classico esempio dell'orbitale dell'elettrone, che è definito come una "nuvola probabilistica" più che come una vera e propria orbita). Unico problema: una volta che un parametro "collassa" e quindi esce dallo stato di probabilità e viene misurato l'altro diventa impossibile da registrare ( per questo è impossibile sapere con esattezza sia la massa che la velocità di una particella in un preciso istante).
E' come se la natura volesse darci un segno, come per dire: "hei umanità, stai abbandonando il tuo campo di competenza, non dovresti stare qui" ( come se un personaggio di un videogame cercasse di capire i codici di programmazione della sua "realtà") E questo succede sia nell' immensamente piccolo che nell' immensamente grande (vedesi buchi neri, concetto di entropia e big bang ecc...)
Poi chi lo sà, questa è la mia idea e prendendo atto che in fisica e matematica sono sempre stato una merdina probabilmente è sbagliata 8-)
E comunque si tratta di concetti talmente astrusi che gli stessi addetti ai lavori fanno fatica a comprendere, quindi non mi fiderei molto di certe speculazioni che alla fine non portano a niente di concreto. La realtà è ciò che ci costruiamo giorno per giorno, nelle relazioni con gli altri e con noi stessi.
Le poche esperienze psichedeliche che ho mi hanno fatto rivalutare l'importanza del pensiero in favore della parte più emozionale e "profonda" di me. Dopotutto è questo lo scopo anche della meditazione no? "Chiudere la bocca" alla mente per "ascoltare" finalmente qualcosa di nuovo :mrgreen:

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