Premesse: erano la mia seconda e terza canna, l'aprile scorso, personal puri di ottima erba, cartina corta. La mia prima canna e' stata ad ottobre 2014 in compagnia con un buon fumo, ma non mi aveva fatto capire a fondo gli effetti della sostanza. Quindi decisi di approfondire in solitaria questa nuova esperienza.
Prima esperienza:
set e setting: non un bellissimo periodo per me, ma rilassato e apertissimo mentalmente; un po' ansioso riguardo all'esperienza, ma poi sono stato piacevolmente sorpreso. Ero in riva ad un fiume, giornata stupenda, durata: dalle 15.00 alle 17.30/18.00 circa.
Giro e accendo: metto della musica, parto con led zeppelin. Cazzeggio con il cell, leggo un paio di pagine di Pirandello. Dopo 10 min non capisco piu' il senso delle parole. Mi sento mollo e pesante, caldo, sento il sole sulla pelle, sono completamente rilassato (a mo' di lucertola spiaggiata sui sassi

Mi stendo, guardo il cielo. Sento il mio scheletro; lo sento solido, mi visualizzo come scheletro dorato, luminoso, indifferente ma vitale e pieno di energia e volonta' sospeso nel buio; mi accorgo che riesco a shiftare da una visuale interna ad una tipo terza persona.
Sento un'altra cosa: una sensazione alla schiena, e dietro di me; c'e' un piano composto da curve, onde, di colore viola rosso nero scuro, viscido, sensuale, violento, empatico, mi accorgo che lo associo con molti aggettivi. Ci sprofondo, e inizio a preoccuparmi.
Apro quindi gli occhi e guardo il cielo: torno per un po' alla realta'. Una bici sta passando sull'altra riva, si e' alzato un po' di vento. Nel cielo mi sembra di vedere una trama di linee spezzate ad angoli retti, bianche/grigie/luminose, tipo fulmini; e' l'antitesi della sensazione viola e curva; l'associo alla logica, all'ansia, alla sicurezza, al freddo, alla volonta'. Mi accorgo che qualsiasi cosa mi venga in mente riesco a dividerla fra queste due aree, azzurra e viola, chiara e scura, ecc.
Continuo a cambiare fra le due, a volte torno a identificarmi con lo scheletro, che e' la cosa che mi da' piu' sicurezza e mi fa sentire quasi sobrio.
Dopo un'oretta queste immagini spariscono; mangio qualcosa, mi alzo e torno a casa.
Seconda esperienza:
set e setting: 1 settimana dopo circa, l'esperienza precedente mi aveva lasciato scosso ma non in modo negativo. Ero curioso di andare piu' a fondo. Sono da solo a casa per tre ore, quindi decido che e' il momento adatto (cazzata, perche' mia sorella torna prima del previsto e mi sgama strafatto, c'era anche un sacco di odore



Musica (grateful dead), e via: dopo 15/20 min sento di nuovo pesantezza; questa volta pero' e' un po' molesta (forse avevo caldo :p), ma niente di che. Mi appoggio completamente al divano. Ci sprofondo dentro. Il fuoco e' bellissimo e complicatissimo: mi affascina il movimento delle fiamme, attingendo alle mie conoscenze da liceale lo vedo come guizzare di atomi ecc., mi stupisce come sia cosi' bello e semplice un movimento di materia. Provo a immaginare come un uomo, infinitamente piu' complicato, possa essere, ma fallisco. Troppo complicato per approfondirlo decentemente. Torna l'immagine familiare dello scheletro; sento le sensazioni amplificate, il tatto e l'udito soprattutto. Energia e consapevolezza risalgono la mia spina dorsale per diffondersi nel mio corpo. Posso muovere il mio corpo benissimo; provo a suonare la chitarra e mi accorgo che in effetti sono piu' rapido e preciso che fa sobrio, ma solo se mi concentro eaclusivamente su quello, senno' faccio cagare.
Metto giu' la chitarra, ascolto un po' di progressive metal (Sensory Amusia-Disrepair full album, tra l'altro l'ultimo gruppo metal che ascolto ancora). Quello che sento pero' non mi piace: vedo un intersecarsi di linee, di binari, di fili metallici, che scorrono velocemente su uno sfondo blu scuro, freddo, elettrico. Sento l'artificialita' della musica, delle cuffie, del cellulare. Il growl del cantante pero' parla di immagini precise, che si formano nella mia mente. Mi piace la precisione con cui riesce a trasmettere queste immagini. Capisco che non c'e' nulla di male alla fine, magari e' sgradevole, ma quella e' parte dell'intenzione del gruppo. Pero' spengo lo stesso.
Dopo due minuti, con mia grande sorpresa, tornano le sensazioni dell'altra esperienza: la sensualita' violenta e viscida e fisica, rilassata, e l'attenzione, la logica, la chiarezza astratta e lontana, quasi crudele e indifferente. Le linee spezzate ora le vedo nelle fiamme, le curve nel divano; ricomincio a dividere le cose e i concetti fra queste due aree.
Lo scheletro pero' e' indivisibile, e' a parte; lo sento come un bambino, curioso e ignorante e divertito, ma anche come potente e attivo. Credo che gli uomini siano tutti questo scheletro, un essere che si muove nel mondo generato dal confondersi dei due principi base. Vedo quindi tre qualita'/caratteristiche di fondo che compongono il mondo (ora ripensandoci direi che e' solo uno degli infiniti punti di vista, quindi non mi ci ritrovo piu' molto; ma magari a qualcuno interessa quindi ve lo sto spiegandi, non si sa mai.)
Ma ora cambia qualcosa; se piego la testa all'indietro, se mi concentro sul retro del cervello, sul sopra, vedo come un fondo bianco, luminoso. Sono curioso di sapere cos'e', quindi mi sforzo; ma per quanto ci provi, riesco solo a intravederlo. Mi infonde sicurezza, sembra fatto della stessa materia dello scheletro, piu' grande e solido ancora, accogliente, indifferente. Ma non riesco a capire (e ancora adesso non ho idea da dove ho preso quell'immagine - forse l'idea di Dio? con tutta l'educazione cattolica che mi son bevuto e' probabile).
Comunque ormai sono le 6 (2 ore dopo l'inizio). Torna mia sorella, io sono preso dal panico, lei mi chiede se mi stia cannando, rispondo tipo "ma va" con voce rochissima e non guardandola


Scusate la lunghezza, ma due esperienze cosi' con la ganja e basta magari interessano a qualcuno. Erano le prime canne, non bevevo neanche, cicche men che meno, quindi partivo proprio da zero. Con personal di erba di cui ora razionerei a 0.2 a canna se ne trovassi ancora
