I funghetti allucinogeni m'hanno cambiato la vita
Inviato: mer mag 25, 2016 4:06 am
Il motivo per cui mi son deciso a sedermi al computer e raccontare la mia esperienza a più persone è più che altro perché vorrei che quelle persone facessero quello che ho fatto io. Perché ciò che sto per raccontarvi a me ha cambiato la vita. Ha cambiato il mio modo di vedere il mondo. Ma soprattutto mi ha fatto capire davvero chi sono e perché sono. Io ragazzi, vi voglio raccontare la mia prima esperienza con i funghetti allucinogeni (contenenti psilocibina). Prima però lasciatemi premettere che sono un avido fumatore di marijuana.
A metà maggio del 2016 vivevo a Wilmington, nella Carolina del Nord (USA) e mi stavo apprestando a tornare a casa (Firenze) per le vacanze e poi trasferirmi da qualche altra parte sempre negli Stati Uniti. Quindi io e i miei tre amici più stretti, per passare in maniera indimenticabile il nostro ultimo fine settimana, abbiamo deciso di comprare 3,5 grammi di funghetti allucinogeni a testa, 14 grammi d'erba e recarci su un'isola deserta vicino alla terraferma. Su quest'isola non c'era veramente niente, quindi avevamo la sicurezza di non essere beccati dalle forze dell'ordine o da chiunque altro. E questo dettaglio è molto importante al fine della storia. Arrivati lì alle 15:00 circa di quel sabato, decidiamo di metter su la tenda (avevamo intenzione di pernottare) e di mangiare subito i funghetti. Due di loro li hanno spezzettati usando il grinder e messi in una bevanda. Io e quell'altro invece abbiamo deciso di mangiarli interi (l'ultimo boccone l'ho messo in un panino). La consistenza è strana, perché alla fine stai mangiando dei funghi crudi. Vi ricordo che questi funghi crescono in natura e non vengono mutati dall'uomo. Alla fine di tutto, un bel succo d'arancia aiuta con l'assunzione dei funghetti (non chiedetemi perché). Ci siamo subito fatti una canna e ci siamo recati al mare e ovviamente m'è salita la botta della canna, ma nel frattempo provavo qualcosa di diverso. Provavo una sensazione nello stomaco mai sentita prima; sensazione che poi si è spostata in tutto il mio corpo. Era la sensazione che stava per succedere qualcosa di bello. E poi ho trovato lei, Mother Tree. Un albero molto vecchio che si trovava in riva al mare, con i rami che si tendevano verso le acque blu dell'oceano Atlantico. Mi sedetti insieme ai miei tre amici sotto quell'albero, su una parte del suo tronco, e lì cominciò il mio viaggio. Innanzitutto, l'euforia. Non ero mai stato così contento. E per cosa? Non riuscivo a capirlo. Però ero felice. E più continuava il mio trip, più ero felice, ma a quel punto perché sapevo che stavo vivendo un'esperienza indimenticabile. Ma all'inizio ero contento come non mai per nessun motivo. Non si riusciva a smettere di ridere. Tutto faceva ridere, ogni cosa che usciva dalle nostre bocche. Le conversazioni diventavano sempre più semplici. Le parole facevano fatica ad uscire. Pensate voi, io sono bilingue, ho sia l'italiano che l'inglese ben saldate nella mia mente, eppure non riuscivo ad esprimermi. Però mi capivano. E io capivo loro. E già lì cominci a capire qualcosa. Ma forse le parole non servono. Forse siamo connessi da qualcosa in più. Ma alla fine le parole cose sono? Rumori inventati dall'uomo per comunicare. Ma allora come facevamo a comunicare o comunque a capirci senza riuscire ad esprimerci con queste cosiddette parole? Ecco che cominciavo a fare i miei primi ragionamenti complessi. Ragionamenti che prima non facevo assolutamente. Perché? Perché fino a quel punto della mia vita, io avevo due occhi. Ma quel pomeriggio ne avevo tre. Sì, perché se non stavo parlando con qualcuno e ridendo di una cazzata, io stavo cominciando a capire davvero tante cose. Ho cominciato a pensare a me stesso. Al mio futuro. Ma perché ho scelto questo futuro? Ed ecco la risposta. Era chiara, è sempre stata davanti a me, solo che avendo solamente due occhi aperti, non la vedevo. Cosa intendo dire con questo? I funghetti allucinogeni ti aprono la mente; ti aprono quel cosiddetto "terzo occhio". Cominci a vedere tutto con una prospettiva diversa. Non stai più guardando il mondo come lo guardi di solito, ma lo stai guardando per quel che è. E a quel punto cominci a capire diverse cose rispetto alla religione, ai comportamenti umani, alla natura. Noi avevamo tre cani con noi e io quei tre cani è come se li capivo. Ma soprattutto la concezione del cane nella mia testa era cambiata. Non era più un essere vivente inferiore a noi, il nostro migliore amico e personalmente il mio animale domestico preferito. Era un essere vivente. Non era più un animale. Era un essere. Ho cominciato a capire che io non ero poi così tanto diverso da loro. Siamo fatti della stessa sostanza. Quei cani non erano più lì per farci compagnia. Quei cani erano. Quell'albero non era lì per farmi da ombra e per darmi un posto a sedere. Quell'albero era. E il fatto è che quei cani e quell'albero saranno sempre. Sono discorsi difficili da capire se non hai provato i funghetti. E so che chi li ha provati sa esattamente di cosa sto parlando. Ho cominciato a capire tante cose relative alle mie storie amorose. Hanno tutte un senso. E la storia che ai tempi mi torturava non faceva altro che tornare, in tutti i sensi. Molti episodi che erano successi li ho collegati ad altri episodi. E così via. Tutto tornava sempre di più. Tanto che ho perfino messo in discussione la mia religione Cristiana Protestante perché ho cominciato a capire perché siamo qua e al fatto che siamo parti di qualcosa di più grande, ma molto più grande. Che forse non è un dio Cristiano che ci ha fatto a sua somiglianza. Ho cominciato a capire perché alcuni episodi della mia vita mi hanno reso quel che sono oggi. Episodi che nemmeno mi ricordavo. E tutto questo occupa il 50% del mio "viaggio". L'altro 50% era occupato dalle risate e dalle canne che mi sono fatto con i miei amici. L'esperienza più bella della mia vita. Esperienza che poi mi ha fatto davvero cambiare. Io quella sera per la prima volta ho dovuto dormire in una tenda. Ho dovuto trovare la legna per fare il fuoco, per poi mangiare. E l'ho fatto con una tranquillità incredibile, ma soprattutto la consapevolezza che io nell'Universo alla fine conto poco, ma conto anche tanto. Appunto perché faccio parte di qualcosa di più grande e se non ci fossi io, quel qualcosa di più grande sarebbe già molto diverso. Quel qualcosa è qualcosa perché io sono io. Hahahaha vabè, discorsi difficili da capire.
Fatevi un favore. Provateli i funghetti. Vi cambieranno tutto. Ricordatevi di prenderli a stomaco vuoto, di essere in compagnia di persone di cui vi fidate, di essere in un'ambiente sereno e di essere sereni anche mentalmente. Non prendeteli con l'ansia o la paura, ma prendeteli con curiosità e rispetto.
A metà maggio del 2016 vivevo a Wilmington, nella Carolina del Nord (USA) e mi stavo apprestando a tornare a casa (Firenze) per le vacanze e poi trasferirmi da qualche altra parte sempre negli Stati Uniti. Quindi io e i miei tre amici più stretti, per passare in maniera indimenticabile il nostro ultimo fine settimana, abbiamo deciso di comprare 3,5 grammi di funghetti allucinogeni a testa, 14 grammi d'erba e recarci su un'isola deserta vicino alla terraferma. Su quest'isola non c'era veramente niente, quindi avevamo la sicurezza di non essere beccati dalle forze dell'ordine o da chiunque altro. E questo dettaglio è molto importante al fine della storia. Arrivati lì alle 15:00 circa di quel sabato, decidiamo di metter su la tenda (avevamo intenzione di pernottare) e di mangiare subito i funghetti. Due di loro li hanno spezzettati usando il grinder e messi in una bevanda. Io e quell'altro invece abbiamo deciso di mangiarli interi (l'ultimo boccone l'ho messo in un panino). La consistenza è strana, perché alla fine stai mangiando dei funghi crudi. Vi ricordo che questi funghi crescono in natura e non vengono mutati dall'uomo. Alla fine di tutto, un bel succo d'arancia aiuta con l'assunzione dei funghetti (non chiedetemi perché). Ci siamo subito fatti una canna e ci siamo recati al mare e ovviamente m'è salita la botta della canna, ma nel frattempo provavo qualcosa di diverso. Provavo una sensazione nello stomaco mai sentita prima; sensazione che poi si è spostata in tutto il mio corpo. Era la sensazione che stava per succedere qualcosa di bello. E poi ho trovato lei, Mother Tree. Un albero molto vecchio che si trovava in riva al mare, con i rami che si tendevano verso le acque blu dell'oceano Atlantico. Mi sedetti insieme ai miei tre amici sotto quell'albero, su una parte del suo tronco, e lì cominciò il mio viaggio. Innanzitutto, l'euforia. Non ero mai stato così contento. E per cosa? Non riuscivo a capirlo. Però ero felice. E più continuava il mio trip, più ero felice, ma a quel punto perché sapevo che stavo vivendo un'esperienza indimenticabile. Ma all'inizio ero contento come non mai per nessun motivo. Non si riusciva a smettere di ridere. Tutto faceva ridere, ogni cosa che usciva dalle nostre bocche. Le conversazioni diventavano sempre più semplici. Le parole facevano fatica ad uscire. Pensate voi, io sono bilingue, ho sia l'italiano che l'inglese ben saldate nella mia mente, eppure non riuscivo ad esprimermi. Però mi capivano. E io capivo loro. E già lì cominci a capire qualcosa. Ma forse le parole non servono. Forse siamo connessi da qualcosa in più. Ma alla fine le parole cose sono? Rumori inventati dall'uomo per comunicare. Ma allora come facevamo a comunicare o comunque a capirci senza riuscire ad esprimerci con queste cosiddette parole? Ecco che cominciavo a fare i miei primi ragionamenti complessi. Ragionamenti che prima non facevo assolutamente. Perché? Perché fino a quel punto della mia vita, io avevo due occhi. Ma quel pomeriggio ne avevo tre. Sì, perché se non stavo parlando con qualcuno e ridendo di una cazzata, io stavo cominciando a capire davvero tante cose. Ho cominciato a pensare a me stesso. Al mio futuro. Ma perché ho scelto questo futuro? Ed ecco la risposta. Era chiara, è sempre stata davanti a me, solo che avendo solamente due occhi aperti, non la vedevo. Cosa intendo dire con questo? I funghetti allucinogeni ti aprono la mente; ti aprono quel cosiddetto "terzo occhio". Cominci a vedere tutto con una prospettiva diversa. Non stai più guardando il mondo come lo guardi di solito, ma lo stai guardando per quel che è. E a quel punto cominci a capire diverse cose rispetto alla religione, ai comportamenti umani, alla natura. Noi avevamo tre cani con noi e io quei tre cani è come se li capivo. Ma soprattutto la concezione del cane nella mia testa era cambiata. Non era più un essere vivente inferiore a noi, il nostro migliore amico e personalmente il mio animale domestico preferito. Era un essere vivente. Non era più un animale. Era un essere. Ho cominciato a capire che io non ero poi così tanto diverso da loro. Siamo fatti della stessa sostanza. Quei cani non erano più lì per farci compagnia. Quei cani erano. Quell'albero non era lì per farmi da ombra e per darmi un posto a sedere. Quell'albero era. E il fatto è che quei cani e quell'albero saranno sempre. Sono discorsi difficili da capire se non hai provato i funghetti. E so che chi li ha provati sa esattamente di cosa sto parlando. Ho cominciato a capire tante cose relative alle mie storie amorose. Hanno tutte un senso. E la storia che ai tempi mi torturava non faceva altro che tornare, in tutti i sensi. Molti episodi che erano successi li ho collegati ad altri episodi. E così via. Tutto tornava sempre di più. Tanto che ho perfino messo in discussione la mia religione Cristiana Protestante perché ho cominciato a capire perché siamo qua e al fatto che siamo parti di qualcosa di più grande, ma molto più grande. Che forse non è un dio Cristiano che ci ha fatto a sua somiglianza. Ho cominciato a capire perché alcuni episodi della mia vita mi hanno reso quel che sono oggi. Episodi che nemmeno mi ricordavo. E tutto questo occupa il 50% del mio "viaggio". L'altro 50% era occupato dalle risate e dalle canne che mi sono fatto con i miei amici. L'esperienza più bella della mia vita. Esperienza che poi mi ha fatto davvero cambiare. Io quella sera per la prima volta ho dovuto dormire in una tenda. Ho dovuto trovare la legna per fare il fuoco, per poi mangiare. E l'ho fatto con una tranquillità incredibile, ma soprattutto la consapevolezza che io nell'Universo alla fine conto poco, ma conto anche tanto. Appunto perché faccio parte di qualcosa di più grande e se non ci fossi io, quel qualcosa di più grande sarebbe già molto diverso. Quel qualcosa è qualcosa perché io sono io. Hahahaha vabè, discorsi difficili da capire.
Fatevi un favore. Provateli i funghetti. Vi cambieranno tutto. Ricordatevi di prenderli a stomaco vuoto, di essere in compagnia di persone di cui vi fidate, di essere in un'ambiente sereno e di essere sereni anche mentalmente. Non prendeteli con l'ansia o la paura, ma prendeteli con curiosità e rispetto.