Un Aquila e uno Spirito Oscuro
Inviato: mar nov 08, 2016 5:13 pm
15:00 Assumo il 2c-e oralmente. Mi siedo sul divano e mi copro; fuori pioviggina. Sono eccitato di provare una nuova sostanza e leggermente ansioso.
15:30 Leggere visual, pressione sulle tempie e nausea; vado in bagno a defecare. Nel complesso la salita è decisamente pesante.
15:45 Peso sullo stomaco, conati. Sto tremando. Gli effetti psichedelici si fanno sentire, CEVs ad occhi chiusi e visual. Il lampadario si muove dolcemente. Soffitto blu, divinità aliene danzano. Occhi dai colori delle piume di un pavone. Antiche battaglie a rallentatore, guerrieri orientali lanciano frecce.

Prendo le distanze da me. Non sono il mio nome. Male e bene, la vita è perversa. Non accettare la controparte del bene, o per lo meno di ciò che è gradevole; fa soffrire.
Ridi, è una buffonata. Antica milioni di anni. Milioni di vite, di realtà, non prenderla sul serio. Non sentirti in colpa.
Sei il nulla. Se proprio vuoi, sii consapevole.
Se qualcuno la pensa diversamente da te e questo ti da fastidio, dissociati da ciò. Attraverso chiunque si può imparare qualcosa. Non farti rapire dalla rabbia, dalla brama, dal desiderio. Dissociati da ciò, ma non reprimendo. Altrimenti il destino ti schiaccierà.
Detto questo, solo perdendoti puoi ritrovarti.

Accendo il palo santo, gioco un po con il fumo. Oscurità, macabro. Mi piace. Un cimitero, gli spiriti sussurrano. Galleggio nell'oscurità.
Prendo la chitarra, suono un arpeggio che conosco, lo so. Ci saremmo incontrati una di queste notti. Nei sogni, si; nei sogni. L'inconscio che suggerisce.
Vortici, loop; c'è qualcosa dietro. Una maledizione. Ricordo.

Qualcosa che rassomiglia alla verità è data a vecchi pazzi. Stolti e brutti.
Una sorta di aquila meso americana che chissà perché non mostra il suo volto. Che porta una svastica con sè. È akash. Ricorda chi sei, chiunque tu sia. È dio.

Ritornerai alla realtà, non avendo la maturità per concepire certe cose. Stai giocando col fuoco.
15:30 Leggere visual, pressione sulle tempie e nausea; vado in bagno a defecare. Nel complesso la salita è decisamente pesante.
15:45 Peso sullo stomaco, conati. Sto tremando. Gli effetti psichedelici si fanno sentire, CEVs ad occhi chiusi e visual. Il lampadario si muove dolcemente. Soffitto blu, divinità aliene danzano. Occhi dai colori delle piume di un pavone. Antiche battaglie a rallentatore, guerrieri orientali lanciano frecce.
Prendo le distanze da me. Non sono il mio nome. Male e bene, la vita è perversa. Non accettare la controparte del bene, o per lo meno di ciò che è gradevole; fa soffrire.
Ridi, è una buffonata. Antica milioni di anni. Milioni di vite, di realtà, non prenderla sul serio. Non sentirti in colpa.
Sei il nulla. Se proprio vuoi, sii consapevole.
Se qualcuno la pensa diversamente da te e questo ti da fastidio, dissociati da ciò. Attraverso chiunque si può imparare qualcosa. Non farti rapire dalla rabbia, dalla brama, dal desiderio. Dissociati da ciò, ma non reprimendo. Altrimenti il destino ti schiaccierà.
Detto questo, solo perdendoti puoi ritrovarti.
Accendo il palo santo, gioco un po con il fumo. Oscurità, macabro. Mi piace. Un cimitero, gli spiriti sussurrano. Galleggio nell'oscurità.
Prendo la chitarra, suono un arpeggio che conosco, lo so. Ci saremmo incontrati una di queste notti. Nei sogni, si; nei sogni. L'inconscio che suggerisce.
Vortici, loop; c'è qualcosa dietro. Una maledizione. Ricordo.
Qualcosa che rassomiglia alla verità è data a vecchi pazzi. Stolti e brutti.
Una sorta di aquila meso americana che chissà perché non mostra il suo volto. Che porta una svastica con sè. È akash. Ricorda chi sei, chiunque tu sia. È dio.
Ritornerai alla realtà, non avendo la maturità per concepire certe cose. Stai giocando col fuoco.