Cielo + Chaliponga - Liquid Journey
Inviato: dom feb 19, 2017 11:34 am
Sostanza: DMT (Oralmente assunto)
Quantità: 20 ml (non so quanti mg fossero contenuti in 20 ml)
Data: 17 Febbraio 2017
Durata: 3 h circa (30 minuti di picco)
Eccomi qui a raccontarvi la mia esperienza:
Preparo 70 g di Caapi Cielo + 12 grammi di Chaliponga separatamente, unendone poi gli estratti in una sola "Toma".
Utilizzo del limone (disgustosamente vomitoso, credo che tornerò all'aceto). Ne mando giù 20 ml, praticamente 2 dita. Poi devo fermarmi per evitare di sboccare, ricacciando indietro nel mio stomaco il vomito. La soluzione è troppo acida, ma qui credo che sia colpa mia: preparare ed acidificare tutte e 2 le piante separatamente con il succo di un limone intero è troppo. E poi, nonostante mi causi un po' di bruciore allo stomaco, preferisco l'aceto.
Come dicevo prima, bevo in 2 sorsate a rischio sbocco 20 ml di Ayahuasca: premetto che la mia dose media per avere un viaggio intenso è pressappoco 25-30 ml: quella che un "cabloco" medio del Perù definirebbe la quantità per "beginners" (45 ml per gli esperti, 60 ml solo per gli sciamani, ma vi è da tener conto che avendo a disposizione Chakruna/Chaliponga dappertutto, credo che la loro Ayahuasca contenga dosi ben più generose di principi attivi).
Comunque, tutto quello che riesco a bere sono 20 ml. Ci provo ancora una volta ad avvicinare il bicchiere alla bocca, ma appena sale l'odore un conato mi dice che, per quella sera, devo accontentarmi. Sono le 18 di una fredda serata qui dalle mie parti. Non sono scaramantico e non faccio caso al fatto che sia Venerdì 17
Ho accuratamente preparato la stanza per la cerimonia: un piccolo "santuario" con delle candele e degli oggetti a me cari, del palo santo (adoro il suo profumo). Non seguo un particolare filone religioso, ma credo che ripulire le energie della stanza e quelle mie con dei piccoli rituali predisponga bene all'esperienza.
Preparo accuratamente anche ogni cerimonia dal punto di vista musicale: personalmente adoro molto gli icaros, suonare il tamburo, il flauto traverso, e tutti gli inni sacri di tutte le religioni (compresi i meravigliosi tamburi di molte canzoni dedicate agli Orixas, per lo più al ritmo di samba, bossa nova, etc...). Ma non mancano anche Jazz, musica Classica (uh, che meraviglia lasciarsi trasportare durante i viaggi!), country, e mille altre sfumature.
Di solito in 30-40 minuti inizio a entrare nel viaggio.
Stavolta è successo qualcosa di insolito: passate 1 ora e un quarto circa, non sentivo accadere nulla. Pur restando immobile non riuscivo a distinguere nessuno dei tipici effetti della caapi (intorpidimento, sonnolenza, e quella sensazione che qualcosa ti scorra dentro).
Mi ero quasi rassegnato a sperimentare una cottura non riuscita (sono al 7 tentativo, e il 6 mi aveva portato molto vicino ai risultati da me sperati).
Pertanto, preso un po' dalla frustrazione (possibile che non sia riuscito a estrarre nemmeno un principio attivo da tutte quelle piante?), mi alzo dal divano in cameretta e mi sposto in salotto.
Ricordo che davano una trasmissione, uno di quei quiz a premi che fanno nella fascia pre-serale. Erano circa le 19.15. Descrivo la scena a mia madre: non ho sentito alcun effetto.
La sua domanda è stata: può essere che faccia effetto più tardi? E la mia risposta è stata: no, di solito non va oltre i 45 minuti. Ed io invece non sto sentendo nulla.
Forse solo ora sento un po' ovattato....ma niente di che...
Si....diciamo che sento un ronzio.... ma poca roba....
A quel punto chiudo gli occhi. Bastano pochi minuti, seduto comodamente sul divano, per sentire un po' di incorporeità. Apro gli occhi, e il televisore LCD comincia ad avere i contorni un "tantino" confusi e poco distinguibili. I colori iniziano a darmi un po' fastidio. Una leggera nauesa, ma rivelatrice.
... mi sa che vado di là, qui c'è troppa luce.
I pochi metri che mi separano dalla mia cameretta non sono facilissimi da percorrere, ma appoggiando una mano al muro riesco a guidarmi.
Mi inginocchio sui cuscini, davanti alle candele.
E vengo catapultato immediatamente nel profondo del viaggio. Il mio corpo fisico smette di esistere. Sono sospeso, sospeso e "cullato" (con vero e proprio senso di ondeggiamento, come se fossi in grembo a una madre che tenta di farmi addormentare). Stare in ginocchio diventa complicato, vuoi per il senso di nausea che inizia a farsi sentire, vuoi per il fatto che le visioni iniziano a farsi potenti, e assumono una terza una quarta, una quinta...una ventesima dimensione (altro che HD, il multiverso ha una risoluzione illimitata
)
Devo sdraiarmi di lato.
Il pavimento di marmo inizia a liquefarsi... piano piano, dolcemente, dallo stato solido (marmo sotto le coperte), a quello liquido. Non sento più alcun pavimento. E tengo gli occhi chiusi mentre sprofondo. Sono in una specie di gran canyon, che però inizia a squagliarsi, al sole. Anch'esso diventando liquido. Le tonalità di questo "gelato al gran canyon" sono dal marrone all'arancione, tutti colori molto, molto luminosi. Sembro vagare attraverso una melma putrida, mi ricordo di qualcuno che mi aveva parlato di vermi e penso "spero di non finire tra i vermi"!.
Sono in altre epoche, scudi medievali con dei fregi stupendi, coloratissimi, ricamati, che camminano e si trasformano in altre migliaia di foglie. Troppe cose vedo e dimentico in fretta, e forse è meglio cosi altrimenti la mia mente si saturerebbe di immagini portandomi all'esplosione.
Ricordo un passo di Naranjo e del suo libro "il rampicante del fiume celeste", dove lui parla dei suoi studi sul DMT e sulla memoria a breve termine, che viene inibita durante l'effetto di questa sostanza. A me capita sempre cosi: un miliardo di immagini ed esperienze condensate, ma la memoria non trattiene, lascia andare. E credo ci sia una saggezza organismica nel nostro cervello che "autoregola" il suo comportamento: troppi input = troppe sollecitazioni, quindi lascia andare. Non ti ci soffermare, disattiva la parte cognitiva. Vai nella non mente.
E' sempre presente la sensazione di essere in un fluido, a volte una specie di liquido amniotico. Ma non lo classifico come tale: trovo che troppo spesso si tenda a visualizzare esperienze intrauterine, ma quanto realmente lo sono o quanto la nostra mente le classifica cosi in base ai suoi pregiudizi? Mi basta sapere di stare nuotando in un liquido accogliente.
... fino a che non arriva la purga... un paio di volte, violenta, e tiro fuori solo aria. Mi è capitato di aver passato un'ora di seguito a fare ciò in altre occasioni, senza che realmente abbia vomitato nulla. Ogni volta che ho questo tipo di "vomito non vomito" sento che viene sottratto dal mio stomaco qualcosa di nocivo : siano esse energie, sbuffi d'aria che percepisco come malsana, tensioni muscolari o corporee. La "sanacion" passa molto attraverso questo (diffidate di chi non vedete mai purgare durante le esperienze, sciamani, guide e facilitatori compresi. Io personalmente nel mio viaggio di qualche anno di cerimonie ne ho beccati un paio a vomitare dietro l'angolo, per evitare di "compromettere la loro immagine").
Comunque, niente a che vedere con la Banisteriopsis Muricata (se volete una purificazione corporea intensa, provatela, mi odierete per aver ascoltato il consiglio
).
Il viaggio continua per 2 ore, le visioni più forti e le sensazioni più intense si protraggono per circa 30 minuti.
L'ora che segue quella fase l'ho passata sotto le coperte, che sono diventate ogni cosa: da caverne ancestrali a bozzoli di farfalla. Ricordo di essermi sentito fortunato, molta gioia, senso di apertura verso l'alto (sarà per questo che la chiamano CIELO?). Le visioni si sono quasi del tutto placate ,tranne quando suonavo gli strumenti: li vedevo tanti colori, ad occhi aperti o chiusi.
Ma l'impagabile sensazione di sentirsi in altre epoche, di non sentire più i confini dello spazio e del tempo è durata con intensità per tutta l'ora, andando scemando per tutta l'ora successiva (complessivamente 2 ore).
Un viaggio di 3 ore e mezzo - 4 ore per una combo provata da me la prima volta (di solito utilizzavo chakruna o muricata + chaliponga in dosi un pò inferiori). Credo che userò tantissimo queste due piante insieme. Danno nel complesso il tipo di viaggio più equilibrato.
Con la muricata infatti ho viaggiato in territori spesso bui, ancestrali, fatti di spiriti non sempre cosi benevoli. Questo tipo di cose sono state quasi completamente assenti nel viaggio di Cielo + Chali. Credo che la Muricata richieda un impegno maggiore, una predisposizione e soprattutto non è da usare troppo spesso. Ti forgia come il calore tempra l'acciaio, con la fatica, col sudore, con il sangue. Indubbiamente ne esci molto più cresciuto.
A proposito di insight: la chaliponga con me ha un'energia direttissima! Mi arrivavano frasi o parole cosi dirette del tipo "sai già come fare per questa cosa" oppure "smetti di pensare, sai già cosa fare ora"! etc.
Con la chakruna non è stato cosi. Spesso mi perdevo in giri di pensieri assurdi e cosi estenuanti. Ma su questo aspetto spero di imparare ancora dall'esperienza. Potrebbe semplicemente essere che l'assenza di giri di pensieri e parole sia parte della mia accresciuta esperienza con la sacra medicina, piuttosto che l'energia della pianta in sè per sè.
A proposito dell'effetto, giunto solo dopo oltre un'ora: io mi sono fatto l'idea che 20 ml di Ayahusca fossero un po' pochini per attivare l'inibizione dei MAOI nello stomaco. Credo infatti che non sia un caso che dopo un'ora, dopo essermi alzato in piedi, il decotto abbia cominciato ad essere assorbito nello stomaco (prima di allora se n'era stato li buono, in un angolino della mia pancia). Lavorerò per rendere meno disgustoso l'estratto in modo da poter ingerire i canonici 25 - 30 ml.
Ci sarebbe molto, molto altro da descrivere, ma vi ho già annoiato abbastanza. Spero che la mia esperienza posssa servire a qualcuno. Io ho imparato tanto da questo forum, mi sembrava il minimo condividere qualcosa con voi.
P.S.
Se avete domande o consigli da dare, fatelo pure. Mi piacerebbe molto scambiare con voi le vostre esperienze.
Quantità: 20 ml (non so quanti mg fossero contenuti in 20 ml)
Data: 17 Febbraio 2017
Durata: 3 h circa (30 minuti di picco)
Eccomi qui a raccontarvi la mia esperienza:
Preparo 70 g di Caapi Cielo + 12 grammi di Chaliponga separatamente, unendone poi gli estratti in una sola "Toma".
Utilizzo del limone (disgustosamente vomitoso, credo che tornerò all'aceto). Ne mando giù 20 ml, praticamente 2 dita. Poi devo fermarmi per evitare di sboccare, ricacciando indietro nel mio stomaco il vomito. La soluzione è troppo acida, ma qui credo che sia colpa mia: preparare ed acidificare tutte e 2 le piante separatamente con il succo di un limone intero è troppo. E poi, nonostante mi causi un po' di bruciore allo stomaco, preferisco l'aceto.
Come dicevo prima, bevo in 2 sorsate a rischio sbocco 20 ml di Ayahuasca: premetto che la mia dose media per avere un viaggio intenso è pressappoco 25-30 ml: quella che un "cabloco" medio del Perù definirebbe la quantità per "beginners" (45 ml per gli esperti, 60 ml solo per gli sciamani, ma vi è da tener conto che avendo a disposizione Chakruna/Chaliponga dappertutto, credo che la loro Ayahuasca contenga dosi ben più generose di principi attivi).
Comunque, tutto quello che riesco a bere sono 20 ml. Ci provo ancora una volta ad avvicinare il bicchiere alla bocca, ma appena sale l'odore un conato mi dice che, per quella sera, devo accontentarmi. Sono le 18 di una fredda serata qui dalle mie parti. Non sono scaramantico e non faccio caso al fatto che sia Venerdì 17

Ho accuratamente preparato la stanza per la cerimonia: un piccolo "santuario" con delle candele e degli oggetti a me cari, del palo santo (adoro il suo profumo). Non seguo un particolare filone religioso, ma credo che ripulire le energie della stanza e quelle mie con dei piccoli rituali predisponga bene all'esperienza.
Preparo accuratamente anche ogni cerimonia dal punto di vista musicale: personalmente adoro molto gli icaros, suonare il tamburo, il flauto traverso, e tutti gli inni sacri di tutte le religioni (compresi i meravigliosi tamburi di molte canzoni dedicate agli Orixas, per lo più al ritmo di samba, bossa nova, etc...). Ma non mancano anche Jazz, musica Classica (uh, che meraviglia lasciarsi trasportare durante i viaggi!), country, e mille altre sfumature.
Di solito in 30-40 minuti inizio a entrare nel viaggio.
Stavolta è successo qualcosa di insolito: passate 1 ora e un quarto circa, non sentivo accadere nulla. Pur restando immobile non riuscivo a distinguere nessuno dei tipici effetti della caapi (intorpidimento, sonnolenza, e quella sensazione che qualcosa ti scorra dentro).
Mi ero quasi rassegnato a sperimentare una cottura non riuscita (sono al 7 tentativo, e il 6 mi aveva portato molto vicino ai risultati da me sperati).
Pertanto, preso un po' dalla frustrazione (possibile che non sia riuscito a estrarre nemmeno un principio attivo da tutte quelle piante?), mi alzo dal divano in cameretta e mi sposto in salotto.
Ricordo che davano una trasmissione, uno di quei quiz a premi che fanno nella fascia pre-serale. Erano circa le 19.15. Descrivo la scena a mia madre: non ho sentito alcun effetto.
La sua domanda è stata: può essere che faccia effetto più tardi? E la mia risposta è stata: no, di solito non va oltre i 45 minuti. Ed io invece non sto sentendo nulla.
Forse solo ora sento un po' ovattato....ma niente di che...
Si....diciamo che sento un ronzio.... ma poca roba....

A quel punto chiudo gli occhi. Bastano pochi minuti, seduto comodamente sul divano, per sentire un po' di incorporeità. Apro gli occhi, e il televisore LCD comincia ad avere i contorni un "tantino" confusi e poco distinguibili. I colori iniziano a darmi un po' fastidio. Una leggera nauesa, ma rivelatrice.
... mi sa che vado di là, qui c'è troppa luce.
I pochi metri che mi separano dalla mia cameretta non sono facilissimi da percorrere, ma appoggiando una mano al muro riesco a guidarmi.
Mi inginocchio sui cuscini, davanti alle candele.
E vengo catapultato immediatamente nel profondo del viaggio. Il mio corpo fisico smette di esistere. Sono sospeso, sospeso e "cullato" (con vero e proprio senso di ondeggiamento, come se fossi in grembo a una madre che tenta di farmi addormentare). Stare in ginocchio diventa complicato, vuoi per il senso di nausea che inizia a farsi sentire, vuoi per il fatto che le visioni iniziano a farsi potenti, e assumono una terza una quarta, una quinta...una ventesima dimensione (altro che HD, il multiverso ha una risoluzione illimitata

Devo sdraiarmi di lato.
Il pavimento di marmo inizia a liquefarsi... piano piano, dolcemente, dallo stato solido (marmo sotto le coperte), a quello liquido. Non sento più alcun pavimento. E tengo gli occhi chiusi mentre sprofondo. Sono in una specie di gran canyon, che però inizia a squagliarsi, al sole. Anch'esso diventando liquido. Le tonalità di questo "gelato al gran canyon" sono dal marrone all'arancione, tutti colori molto, molto luminosi. Sembro vagare attraverso una melma putrida, mi ricordo di qualcuno che mi aveva parlato di vermi e penso "spero di non finire tra i vermi"!.
Sono in altre epoche, scudi medievali con dei fregi stupendi, coloratissimi, ricamati, che camminano e si trasformano in altre migliaia di foglie. Troppe cose vedo e dimentico in fretta, e forse è meglio cosi altrimenti la mia mente si saturerebbe di immagini portandomi all'esplosione.
Ricordo un passo di Naranjo e del suo libro "il rampicante del fiume celeste", dove lui parla dei suoi studi sul DMT e sulla memoria a breve termine, che viene inibita durante l'effetto di questa sostanza. A me capita sempre cosi: un miliardo di immagini ed esperienze condensate, ma la memoria non trattiene, lascia andare. E credo ci sia una saggezza organismica nel nostro cervello che "autoregola" il suo comportamento: troppi input = troppe sollecitazioni, quindi lascia andare. Non ti ci soffermare, disattiva la parte cognitiva. Vai nella non mente.
E' sempre presente la sensazione di essere in un fluido, a volte una specie di liquido amniotico. Ma non lo classifico come tale: trovo che troppo spesso si tenda a visualizzare esperienze intrauterine, ma quanto realmente lo sono o quanto la nostra mente le classifica cosi in base ai suoi pregiudizi? Mi basta sapere di stare nuotando in un liquido accogliente.
... fino a che non arriva la purga... un paio di volte, violenta, e tiro fuori solo aria. Mi è capitato di aver passato un'ora di seguito a fare ciò in altre occasioni, senza che realmente abbia vomitato nulla. Ogni volta che ho questo tipo di "vomito non vomito" sento che viene sottratto dal mio stomaco qualcosa di nocivo : siano esse energie, sbuffi d'aria che percepisco come malsana, tensioni muscolari o corporee. La "sanacion" passa molto attraverso questo (diffidate di chi non vedete mai purgare durante le esperienze, sciamani, guide e facilitatori compresi. Io personalmente nel mio viaggio di qualche anno di cerimonie ne ho beccati un paio a vomitare dietro l'angolo, per evitare di "compromettere la loro immagine").
Comunque, niente a che vedere con la Banisteriopsis Muricata (se volete una purificazione corporea intensa, provatela, mi odierete per aver ascoltato il consiglio

Il viaggio continua per 2 ore, le visioni più forti e le sensazioni più intense si protraggono per circa 30 minuti.
L'ora che segue quella fase l'ho passata sotto le coperte, che sono diventate ogni cosa: da caverne ancestrali a bozzoli di farfalla. Ricordo di essermi sentito fortunato, molta gioia, senso di apertura verso l'alto (sarà per questo che la chiamano CIELO?). Le visioni si sono quasi del tutto placate ,tranne quando suonavo gli strumenti: li vedevo tanti colori, ad occhi aperti o chiusi.
Ma l'impagabile sensazione di sentirsi in altre epoche, di non sentire più i confini dello spazio e del tempo è durata con intensità per tutta l'ora, andando scemando per tutta l'ora successiva (complessivamente 2 ore).
Un viaggio di 3 ore e mezzo - 4 ore per una combo provata da me la prima volta (di solito utilizzavo chakruna o muricata + chaliponga in dosi un pò inferiori). Credo che userò tantissimo queste due piante insieme. Danno nel complesso il tipo di viaggio più equilibrato.
Con la muricata infatti ho viaggiato in territori spesso bui, ancestrali, fatti di spiriti non sempre cosi benevoli. Questo tipo di cose sono state quasi completamente assenti nel viaggio di Cielo + Chali. Credo che la Muricata richieda un impegno maggiore, una predisposizione e soprattutto non è da usare troppo spesso. Ti forgia come il calore tempra l'acciaio, con la fatica, col sudore, con il sangue. Indubbiamente ne esci molto più cresciuto.
A proposito di insight: la chaliponga con me ha un'energia direttissima! Mi arrivavano frasi o parole cosi dirette del tipo "sai già come fare per questa cosa" oppure "smetti di pensare, sai già cosa fare ora"! etc.
Con la chakruna non è stato cosi. Spesso mi perdevo in giri di pensieri assurdi e cosi estenuanti. Ma su questo aspetto spero di imparare ancora dall'esperienza. Potrebbe semplicemente essere che l'assenza di giri di pensieri e parole sia parte della mia accresciuta esperienza con la sacra medicina, piuttosto che l'energia della pianta in sè per sè.
A proposito dell'effetto, giunto solo dopo oltre un'ora: io mi sono fatto l'idea che 20 ml di Ayahusca fossero un po' pochini per attivare l'inibizione dei MAOI nello stomaco. Credo infatti che non sia un caso che dopo un'ora, dopo essermi alzato in piedi, il decotto abbia cominciato ad essere assorbito nello stomaco (prima di allora se n'era stato li buono, in un angolino della mia pancia). Lavorerò per rendere meno disgustoso l'estratto in modo da poter ingerire i canonici 25 - 30 ml.
Ci sarebbe molto, molto altro da descrivere, ma vi ho già annoiato abbastanza. Spero che la mia esperienza posssa servire a qualcuno. Io ho imparato tanto da questo forum, mi sembrava il minimo condividere qualcosa con voi.
P.S.
Se avete domande o consigli da dare, fatelo pure. Mi piacerebbe molto scambiare con voi le vostre esperienze.