DMT - effetti collaterali
Inviato: lun mar 13, 2017 10:51 am
C'è stato un periodo in cui ho avuto tra le mani del DMT, e dato che l'esperienza mi attirava molto, ho deciso di tentare.
Non starò a descrivere gli effetti perché ciò che solitamente si vive, io non l'ho vissuto. Non so se per un dosaggio insufficiente o se per alcuni blocchi spirituali nei quali mi sono infossato da qualche anno (ma propendo per la seconda dato che con bassissime dosi una mia amica è già riuscita a passare oltre più volte), fattostà che ho ripetuto più volte l'esperienza nelle settimane successive, aumentando il dosaggio, quasi in modo ossessivo.
Ciò che gli altri vedevano, volevo vederlo anche io, come un bambino capriccioso.
Tento e ritento, svolgo alcuni esercizi, ma nulla.
Percepisco ogni cosa, ma non la vivo, non si addensa, resta come velata da una membrana che mi distanzia da tutto quel mondo, permettendomi di vederne solo alcune tracce, e la cosa si fa frustrante.
Un sabato, decido di distendendermi nel letto per riposare un po'.
Sento qualcosa che mi dice di farlo, che mi chiama a chiudere gli occhi. Sono andato a letto completamente lucido.
Ciò che è successo è indescrivibile.
Non so come cominciare, nè come concludere, ed è da quando ho iniziato a scrivere questa esperienza che cerco un modo per far passare al lettore quanto ho sperimentato.
Ho sognato? In parte. Non era un sogno, ma contemporaneamente lo era.
Ricevevo chiamate dal Corvo, una figura che in quel periodo e tutt'ora percepisco come messaggero di qualcuno o qualcosa di poco chiaro, ma potente.
Mi parlava, rideva della mia sciocchezza.
E distruggeva come un vetro la realtà attorno a me. Ogni volta che credevo di essermi svegliato, ero solamente in un nuovo sogno, colmo di sensi e simboli.
Levitavo, sbattendo da una parete all'altra poichè avevo una gravità che continuava a cambiare, precipitavo nel vuoto per poi tornare seduto a tavole con persone inesistenti.
Fluttuavo su campi ondulanti, colmi di fiori rossi, anch'essi ondulanti, colpiti dalle più forti distorsioni che io abbia mai visto.
E io sparivo. Sparivo, e mi svegliavo in un nuovo luogo ogni volta. Ogni volta sperando che fosse quella definitiva.
Il tutto per una cinquantina, forse ottantina di volte.
Persone, scenari assurdi, case mai viste ma famigliari. Mi venivano concessi pochi minuti in ogni luogo, e poi succedeva qualcosa di scioccante che nuovamente devastava la realtà intorno a me, spazzandola via o frammentandola ogni volta in modo differente.
Ero in balia di un sogno dal quale probabilmente non sarei mai tornato, e chissà, forse ancora adesso sono lì, nonostante sia passato quasi un anno.
Scrivo questa esperienza a scopo scientifico, per coloro che studiano questa sostanza con la stessa passione con la quale l'ho fatto io.
È senz'altro la cosa più incredibile che io abbia mai provato, seppur mi trovi ancora solo al primo gradino rispetto a ciò che sento possa insegnarmi, ma un abuso ha ripercussioni nel rapporto che si ha con il mondo onirico.
Lasciate passare del tempo prima di ritentare, tre settimane, forse un mese, ma evitate di farlo settimanalmente per più weekend, perché effettivamente qualche effetto collaterale lo si può riscontrare.
Tornando al mio insegnamento, sto ancora attendendo il momento buono per farlo, o cosi semplicemente la sostanza è sprecata, non rispettata.
Prima di ritentare voglio vedere qualche risultato per quanto riguarda la capacità di visualizzare, poiché come descritto in precedenza, fatico a mantenere vivide le immagini. Le percepisco dietro ad una membrana soprattutto quando sono lucido, scure, come ombre, e nel momento in cui finalmente mi trovo a viverle come quasi reali, l'emozione mi fa lo sgambetto riportandomi in un caos di pensieri e discussioni interne.
Quando troverò la calma ricercata, tornerò certamente dalla dolce e saggia dea bruna.
Non starò a descrivere gli effetti perché ciò che solitamente si vive, io non l'ho vissuto. Non so se per un dosaggio insufficiente o se per alcuni blocchi spirituali nei quali mi sono infossato da qualche anno (ma propendo per la seconda dato che con bassissime dosi una mia amica è già riuscita a passare oltre più volte), fattostà che ho ripetuto più volte l'esperienza nelle settimane successive, aumentando il dosaggio, quasi in modo ossessivo.
Ciò che gli altri vedevano, volevo vederlo anche io, come un bambino capriccioso.
Tento e ritento, svolgo alcuni esercizi, ma nulla.
Percepisco ogni cosa, ma non la vivo, non si addensa, resta come velata da una membrana che mi distanzia da tutto quel mondo, permettendomi di vederne solo alcune tracce, e la cosa si fa frustrante.
Un sabato, decido di distendendermi nel letto per riposare un po'.
Sento qualcosa che mi dice di farlo, che mi chiama a chiudere gli occhi. Sono andato a letto completamente lucido.
Ciò che è successo è indescrivibile.
Non so come cominciare, nè come concludere, ed è da quando ho iniziato a scrivere questa esperienza che cerco un modo per far passare al lettore quanto ho sperimentato.
Ho sognato? In parte. Non era un sogno, ma contemporaneamente lo era.
Ricevevo chiamate dal Corvo, una figura che in quel periodo e tutt'ora percepisco come messaggero di qualcuno o qualcosa di poco chiaro, ma potente.
Mi parlava, rideva della mia sciocchezza.
E distruggeva come un vetro la realtà attorno a me. Ogni volta che credevo di essermi svegliato, ero solamente in un nuovo sogno, colmo di sensi e simboli.
Levitavo, sbattendo da una parete all'altra poichè avevo una gravità che continuava a cambiare, precipitavo nel vuoto per poi tornare seduto a tavole con persone inesistenti.
Fluttuavo su campi ondulanti, colmi di fiori rossi, anch'essi ondulanti, colpiti dalle più forti distorsioni che io abbia mai visto.
E io sparivo. Sparivo, e mi svegliavo in un nuovo luogo ogni volta. Ogni volta sperando che fosse quella definitiva.
Il tutto per una cinquantina, forse ottantina di volte.
Persone, scenari assurdi, case mai viste ma famigliari. Mi venivano concessi pochi minuti in ogni luogo, e poi succedeva qualcosa di scioccante che nuovamente devastava la realtà intorno a me, spazzandola via o frammentandola ogni volta in modo differente.
Ero in balia di un sogno dal quale probabilmente non sarei mai tornato, e chissà, forse ancora adesso sono lì, nonostante sia passato quasi un anno.
Scrivo questa esperienza a scopo scientifico, per coloro che studiano questa sostanza con la stessa passione con la quale l'ho fatto io.
È senz'altro la cosa più incredibile che io abbia mai provato, seppur mi trovi ancora solo al primo gradino rispetto a ciò che sento possa insegnarmi, ma un abuso ha ripercussioni nel rapporto che si ha con il mondo onirico.
Lasciate passare del tempo prima di ritentare, tre settimane, forse un mese, ma evitate di farlo settimanalmente per più weekend, perché effettivamente qualche effetto collaterale lo si può riscontrare.
Tornando al mio insegnamento, sto ancora attendendo il momento buono per farlo, o cosi semplicemente la sostanza è sprecata, non rispettata.
Prima di ritentare voglio vedere qualche risultato per quanto riguarda la capacità di visualizzare, poiché come descritto in precedenza, fatico a mantenere vivide le immagini. Le percepisco dietro ad una membrana soprattutto quando sono lucido, scure, come ombre, e nel momento in cui finalmente mi trovo a viverle come quasi reali, l'emozione mi fa lo sgambetto riportandomi in un caos di pensieri e discussioni interne.
Quando troverò la calma ricercata, tornerò certamente dalla dolce e saggia dea bruna.