Esperimento erboristico
Inviato: sab giu 17, 2017 1:28 pm
Avevo recuperato in erboristeria un po' di erbe di cui avevo bisogno e che non ero riuscito a raccogliere nell'ultimo periodo.
Mi son lasciato ispirare dagli odori e dalle suggestioni prodotte dagli aromi e alla fine ho deciso di provare una tisana.
Ho miscelato due cucchiai da minestra colmi di arancio amaro con altrettanti (ancor più colmi) di sommità fiorite di artemisia absintium (assenzio).
Ho messo a bollire l'acqua nel pentolino e una volta in ebollizione ho spento e immerso la miscela.
Dopo averla lasciata in infusione per circa 15 minuti abbondanti ho filtrato e mi son sdraiato sul divano per sorseggiare il liquido dal colore ambrato.
Il sapore era estremamente amaro, amaro da produrre piccole contrazioni involontarie delle labbra ma l'aroma era decisamente complesso e ben strutturato .
Stoicamente ho abbracciato l'amaro senza mitigarlo con zucchero decisamente poco virile (una nota di machismo gratuito) e ho incominciato a rilassarmi.
Dopo breve ho incominciato a percepire gli occhi un po' pesanti, colori meno brillanti e una sensazione di piacere diffuso, lieve ma evidente.
I pensieri ad occhi chiusi erano meno "solidi" del solito, più sottili e tendenti all'oblio.
Alzandomi in piedi ho notato di sentire il corpo più leggero e di percepire lo spazio, in particolare la profondità in modo più tridimensionale.
L'effetto era in ogni caso leggero ma evidente e considerando che ho intrapreso l'esperimento senza particolari aspettative potevo dirmi soddisfatto.
Dopo circa un'ora dall'assunzione il grosso degli effetti era scemato a parte una maggiore sensibilità alle luci notturne e una riduzione leggera della sensibilità ai colori.
Mi son lasciato ispirare dagli odori e dalle suggestioni prodotte dagli aromi e alla fine ho deciso di provare una tisana.
Ho miscelato due cucchiai da minestra colmi di arancio amaro con altrettanti (ancor più colmi) di sommità fiorite di artemisia absintium (assenzio).
Ho messo a bollire l'acqua nel pentolino e una volta in ebollizione ho spento e immerso la miscela.
Dopo averla lasciata in infusione per circa 15 minuti abbondanti ho filtrato e mi son sdraiato sul divano per sorseggiare il liquido dal colore ambrato.
Il sapore era estremamente amaro, amaro da produrre piccole contrazioni involontarie delle labbra ma l'aroma era decisamente complesso e ben strutturato .
Stoicamente ho abbracciato l'amaro senza mitigarlo con zucchero decisamente poco virile (una nota di machismo gratuito) e ho incominciato a rilassarmi.
Dopo breve ho incominciato a percepire gli occhi un po' pesanti, colori meno brillanti e una sensazione di piacere diffuso, lieve ma evidente.
I pensieri ad occhi chiusi erano meno "solidi" del solito, più sottili e tendenti all'oblio.
Alzandomi in piedi ho notato di sentire il corpo più leggero e di percepire lo spazio, in particolare la profondità in modo più tridimensionale.
L'effetto era in ogni caso leggero ma evidente e considerando che ho intrapreso l'esperimento senza particolari aspettative potevo dirmi soddisfatto.
Dopo circa un'ora dall'assunzione il grosso degli effetti era scemato a parte una maggiore sensibilità alle luci notturne e una riduzione leggera della sensibilità ai colori.