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Salvia: incontro con un vecchio amico

Inviato: ven lug 28, 2017 6:02 am
da Er Maschio
Sosatanza assunta: salvia 15×
Via di somministrazione: fumata
Setting: bello ma non molto tranquillo

Mi trovo nella "città del peccato" con un mio amico per cinque giorni all'insegna delle sostanze (per me), delle vetrine (sempre per me) e dell'esplorazione (anche per lui, almeno questa). Sono le 17 circa ed irrompiamo nella splendida cornice di Vondelpark mezzi sciancati, puzzolenti come cani randagi e quasi in pigiama. Avevo intenzione di assumere la salvia in camera ma ciò che avevamo combinato in neanche una giornata la rendeva la perfetta rappresentazione dei diritti umani violati (tralasciamo). Vista la situazione decidiamo di optare per la tranquilla ( :? ) Vondelpark. Troviamo un posto abbastanza discreto e cerchiamo di non dare troppo nell'occhio; missione fallita tocca cambiare aria dopo neanche cinque minuti. Trovo uno stupendo spiazzo erboso non troppo affollato vicino ad un sentiero circondato da alcuni alberi, ne scelgo uno mi siedo e mi ci appoggio con la schiena. Ho a disposizione una pipetta in legno di dimensioni medie, accendino anti-vento e salvia 15×. Il mio amico non è per niente esperto di sostanze, non fuma neanche erba, perciò il giorno prima gli ho fatto un bel corso di trip sitting sperando che ciò potesse migliorare la mia situazione. Carico il braciere con circa un decimo del contenuto della fialetta come mi aveva consigliato la commessa dello smart shop, respiro, accendo, tiro e trattengo... nulla. Aspetto diversi minuti ma neanche un acceno di effetto allora mi decido e ricarico il bracere con la stessa quantità di prima che mi porta allo stesso esito, tranne che per una laggera e comune sensazione di aumento della definizione visiva. Spazientito afferro la fialetta e la rovescio quasi completamente nel braciere riempendolo tutto, tiro mi sdraio e aspetto, non sento nulla per diversi minuti e quasi rassegnato apro gli occhi ma poi vedo la faccia del mio amico, sbotto a ridere come un coglione e dopo penso: "aaaaaaa sta salendo". Ancora disteso guardo in alto e vedo i rami secchi degli alberi, disposti quasi secondo uno schema triangolare, che avvicinandosi si mischiano fra di loro in maniera quasi caleidoscopica, un po' come nella fine del trailer del film "blair witch". Contento chiudo gli occhi e vedo tante piccole faccine del mio amico (la stessa faccia che mi aveva fatto ridere) che si muovono con un andamento a spirale. Apro gli occhi e scoppio in una fragorosa risata cercando di descrivere quanto appena visto al mio incredulo sitter. Alzo la testa per guardare alle sue spalle e noto un gruppo di girls-scout che mi guardano con aria di disapprovazione. Giù altre risate. Chiudo di nuovo gli occhi, questa parte non la ricordo bene, nel buio delle palpebre mi sembra di vedere una spirale tridimensionale di colori sbiaditi tendenti al rossiccio. Dopo poco questa siprale sparisce e mi compare davanti uno strano essere, stilizzato e solo contornato da colori al neon poco accesi, mi sorride e ho la sensazione che non sia la prima volta che lo vedo, la sua figura mi sembra familiare, ho l'impressione di averlo già visto molte volte in quelle atmosfere oniriche e mi ricorda un po' lo stregatto dello storico cartone animato della Disney. Ad un certo punto la risposta mi appare un po' più chiara: probabilmente ha abitato per molto tempo nei miei sogni da bambino ed è sparito in seguito alla mia crescita fisica e mentale. È come se con il passare degli anni avessi sviluppato un blocco mentale che mi ha impedito di entrarci in contatto. Mi guarda come a dire: "Ehi bello ce ne è voluto di tempo ma alla fine sei tornato!" Sono felice e malinconico al contempo. Il tipetto si fa più piccolo e vicino a lui ricompare la spirale di colori. Il mio sitter fa partire "disperato erotico" di Lucio Dalla (generalmente più che gradita ma non in quel momento) io apro gli occhi, lo mando a quel paese e gli faccio: "ma cosa ti ho insegnato?" Lui si scusa e mette in pausa la canzone.
Torno nuovamente ad occhi chiusi e ricompare la spirale ma stavolta oltre al mio amichetto ci sono altri esserini all'estremità del gioco di colori che compiono movimenti stando fermi sul posto. La spirale comincia a muoversi.
La salvia a questo punto mi prende fisicamente e mi "solleva" il corpo. Perdo per un po' la consapevolezza dello scorrere del tempo e della situazione in cui mi trovo e ad occhi chiusi ero certo che mi trovassi in piedi appoggiato ad un muro di mattoni in una specie di scena da film noire con un cappello a falda larga ed un sigaro acceso in bocca osservando uno di quegli esserini posto davanti a me.
Tornato una attimo sulla terra apro gli occhi per comunicare la situazione al mio amico e lo trovo chinato su di me che mi osserva con un'espressione a metà tra lo sbalordito e il terrorizzato perchè sudavo molto e i muscoli della faccia mi si contrevano e lui pensava che mi stesse prendendo un colpo. Guardo la sua faccia e piano piano prende una strana profondità arrivando a somigliare a spongebob.
Ridendo provo a spiegargli quanto sto vivendo ma lui annuisce e le sue risposte mi fanno intuire che non comprende minimamente quello che sto vivendo e mi tratta quasi come un pazzo. "Snobbo" la sua chiusura mentale e chiudo gli occhi, mi godo qualche gioco di colore e una volta riaperti trovo il mio sitter seduto vicino a me. Ci rimango male perchè ormai mi ero abituato a vederlo chino su di me ed era diventato parte del viaggio, come una sorta di sopramobile :D
Richiudo gli occhi e sorprendentemente invece del oscurità mi trovo immerso in un tono verde acqua. Comincia a comparire su questa "tela" un gabbiano stilizzato, come quelli che disegnavamo tutti da bambini e ben presto mi accorgo che posso far comparire cose a mio piacimento e visualizzo la faccia di mia nipote, del mio amico, di mia madre e poi nuovamente il gabbiano in volo. Posso anche cambiare il colore che mi avvolge ma noto subito che molti sono più difficili da "plasmare". Il rosso mi riesce con facilità ed anche l'azzurro mentre il giallo, anche con un grande sforzo, non riesco a crearlo e non appena riduco la concentrazione lo sfondo torna verde acqua.
Ne traggo una conclusione importante per una domanda che avevo posto a me stesso ed "a chi c'è oltre a noi" prima di iniziare a fumare.
Ogni cosa passo per passo. Non possiamo pretendere di arrivare ad una soluzione tutto insieme ma dobbiamo fare ogni cosa passaggio dopo passaggio oppure, non appena allenteremo la presa, il problema tornerà. Apro gli occhi e sento che mi sta scendendo. Chiedo al mio amico quanto tempo è passato e lui sostiene quasi un ora ma penso che lo abbia calcolato da quando ci siamo seduti, chiacchiere e fumate iniziali incluse. Mi alzo, recupero il tutto e ci spostiamo in un'altra area del parco dove un DJ si sta esibendo gratuitamente.
Un senso di rilassamento e leggero intorpidimento mentale stile atterraggio da ganja mi accompagna per un'altra oretta prima di lasciare spazio ad una sobrietà che sarà al più presto soppressa :D
Mi posso dire soddisfatto a pieno del viaggio anche perchè ho trovato le risposte che cercavo. Spesso, in determinati momenti di crisi, penso a ciò che ho appreso e ciò mi funge da vera e propria stella cometa.
Ho sempre adorato questa sostanza, una vera e propria maestra. Una guida saggia ma allo stesso tempo scherzosa.

Salvia: incontro con un vecchio amico

Inviato: dom ago 06, 2017 9:37 pm
da astraldream
Bel viaggio :)
È una pianta veramente magica...