4 ACO DMT - 35 mg
Inviato: gio gen 11, 2018 11:12 am
Buondì a tutti, riporto traduzione di un report trovato su un forum straniero.
Sostanza: 4-ACO-DMT. Nota: la sostanza era un po’ vecchia, seppure ben conservata. Penso che ciò, insieme al fatto di aver diluito l’assunzione, abbia indebolito un po’ gli effetti.
Dosaggio: T00: 15 mg, T+45: 10 mg, T+90: 10 mg.
Setting: a casa mia, da solo. Sera e notte.
Soundtrack: Psylocibin study playlist su Spotify, Artifact dei Carbon Based Lifeforms.
Era uno degli ultimi giorni delle vacanze di Natale. I giorni precedenti non sono stato in formissima, causa un po’ di stanchezza generale e disturbi intestinali, ma il giorno in oggetto mi sentivo piuttosto bene. Avevo trascorso i due giorni precedenti principalmente praticando yoga e leggendo un libro sull’esoterismo islamico; quest’ultima attività ha sicuramente influenzato e arricchito l’esperienza.
Trascorro dunque la mattina in biblioteca e dal pranzo in poi rimango a casa, leggendo e preparandomi per l’esperienza. Dopo aver riordinato e messo un po’ a punto la casa, mi faccio una doccia e ingerisco i primi 15 mg di sostanza.
Durante il come up, preparo il tavolo imbandendolo con frutta e succhi di frutta (avevo intenzione di rimanere leggero durante l’esperienza e di godermi sapori, odori e colori della frutta esotica che avevo comprato). Quando incomincio a sentire qualcosa, pratico una mezz’ora di yoga al fine di aprire bene la gabbia toracica e instaurare una respirazione calma e profonda. Poco dopo mi accorgo che oramai la sostanza era salita, ma non ero assolutamente arrivato a un livello per me soddisfacente. In sostanza sentivo una piccola ansia di fondo che mi ha portato a mettere in discussione in modo un po’ esagerato scelte del giorno precedente, e qualche leggero effetto psichedelico. Decido dunque di assumere altri 10 mg. Li tengo in bocca per una decina di minuti, per assicurarmi un po’ di assorbimento sublinguale. Quando ingoio la saliva amara sento una grande energia triptaminica che dallo stomaco sale fino al cervello e commento, tra me e me, “che missilata!”. Attendo un'altra mezz’oretta gironzolando per la casa e considerando un po’ la situazione e, dicendomi “ormai sono in ballo, facciamo le cose per bene”, ancora non soddisfatto decido di ingerire altri 10 mg. Appena prima di ingerirli, mi scrive la mia ragazza chiedendomi se possiamo sentirci. Un po’ titubante all’inizio, decido poi di chiamarla, e rimaniamo al telefono per circa 15 minuti parlando del più e del meno. Riesco a gestirmi tranquillamente e lucidamente la conversazione, nonostante a volte i pensieri che scappavano un po’, e anzi la conversazione si rivela infine completamente piacevole. Procedo quindi ad assumere gli ultimi 10 mg che in pochi minuti, tra uno sbadiglio cosmico e l’altro, con mio sommo piacere passano la barriera encefalo-ematica.
A questo punto mi sdraio e, con in sottofondo una canzone/mantra indiano, osservo la stanza. Continuo a sbadigliare e gli occhi mi lacrimano copiosamente. I contorni della stanza sono molto mobili e gassosi e ho dei simpatici effetti colorati osservando le fonti luminose. Vedo nettamente il cono di luce che proviene da una lampada, e in generale tutto è gassoso ed etereo. La mente è calma e curiosa. Poco dopo mi alzo per andare in bagno e mi fermo un po’ davanti alla specchio. La mia faccia incomincia a deformarsi e a sciogliersi e per un attimo scorgo il volto di una scimmia o uomo primitivo. Poco dopo mi siedo al tavolo del salotto e riflettendomi sullo specchio davanti a me, incominciano delle ondate di visual che pervadono e sciolgono tutta la stanza. Mi osservo di nuovo il viso per una ventina di minuti; era un po’ inquietante ma ero comunque tranquillo e curioso, volendo veder fino a dove potevano spingersi le distorsioni visive, che erano dovute, almeno in principio, a una diversa interpretazione delle luci e delle ombre sul mio viso da parte del mio sistema ottico. La faccia diventa verde, poi grigia, si gonfia e si deforma, come se il mio corpo fosse in decomposizione. Le fosse degli occhi diventano sempre più profonde e quasi divento un teschio. E da qui un bel po’ di considerazioni sul perché di queste visioni e ovviamente sulla nostra morte biologica. Inoltre tengo per un po’ in mano un frutto con delle parti marce, e scorgo la nostra stessa essenza biologica, deperibile, mortale. Poco dopo decido di assaggiare un po’ della frutta che avevo preparato. Mangio così un paio di frutti della passione e un melograno, e rimango estasiato dai colori, odori e soprattutto sapori di questi magnifici frutti. Inoltre subito vengo invaso da una carica energica positiva dovuta al fatto che ero probabilmente un po’ in calo di zuccheri.
In tutto ciò continuo ad ascoltare musica che, ad ogni cambio di canzone, trasforma fortemente la mia realtà.
Mi perdo poi nei miei pensieri, tra una sigaretta e una fumatina di sigaretta elettronica caricata a CBD: ogni tiro di quest’ultima mi provoca forti ondate di rilassamento e sedazione e, ovviamente, enormi sbadigli.
Incomincio poi a non stare benissimo a livello di pressione, zuccheri e stomaco. Sono a stomaco vuoto da molte ore e decido dunque di cucinarmi un po’ di riso in bianco. Preparo dunque il mio riso (era molto bello vedere l’acqua bollire) e lo mangio. Mi fa sentire meglio, ma i disturbi gastrici e pressori (sicuramente dovuti ai recettori serotoninergici dell’intestino) non mi danno tregua, ma non ne faccio un problema.
Faccio poi un’asana consapevole e potente, tra stiramento e contrazione muscolare, e rimango sbalordito dal chiaro effetto che questa ha su di me: mi fa digerire, cambia completamente la pressione nel mio corpo e soprattutto mi dà una grande carica energetica positiva! Incredibile pensare a come può agire profondamente anche una singola asana fatta con metodo e consapevolezza.
Esco poi a fumare una sigaretta in balcone e il paesaggio buio, piovoso ed estremamente nebbioso, è come un quadro e mi intrattiene parecchio. Riesco a scorgere tutti gli strati della nebbia ed è tutto molto surreale.
In seguito ritornano abbastanza potenti nausea e svarioni pressori, al punto che penso di dover vomitare. Poco dopo la situazione si attenua ma per godermi di più il viaggio decido di prendere un Peridon che poco dopo mi mette quasi a posto.
Per tutta la seconda parte dell’esperienza sono accompagnato da un forte senso di spossatezza e stanchezza, credo dovuta principalmente a una forma fisica di base non ottimale e all’effetto sedativo della sostanza.
Decido poi di fumare una cannetta di erba abbastanza leggera. Dopo essere rimasto imbambolato con tanto di canna spenta in mano per 10 minuti buoni, mi sdraio per terra sul materassino, la posizione che trovavo decisamente più confortevole.
A questo punto mi parte una viaggio magnifico, che è stato l’apoteosi dell’esperienza e che mi ha condotto quasi in uno stato di grazia, per poi svanire subito dopo. Non è facile spiegarlo a parole, ma ci proverò.
Incomincio a percepire che tutto è irreale e reale allo stesso tempo, essendo tutto “solo” energia tenuta insieme da legami sempre energetici. La materia non esiste in sé, e tantomeno la separazione, infatti anche a livello strettamente scientifico, parliamo di elettroni e legami tra di essi. Al che penso/sento che tutto è uno e la realtà, o meglio la manifestazione, deriva da un’intelligenza di fondo, esprimibile anche dalle visioni frattaliche che si hanno con alti dosaggi di psichedelici. Questi pattern sono la base, o se vogliamo l’idea, che sta alla base della manifestazione per noi sensibile, e sono infatti individuabili in tutte le forme naturali. Sento dunque che noi siamo dentro a tutto, siamo dentro a Dio. E questa intuizione mi fa sentire amato e protetto e capisco perché si dice che tutto è amore. A questo punto accarezzo e quasi bacio la gamba del tavolo perché sento che anche essa è dio. Tutto si fa molto chiaro. A questo punto, mi parte un pensiero egoico che dice: Ma io sono appena giunto a una rivelazione fondamentale! Non molti uomini ci sono arrivati, sono un grande! E sbam. Lo stato di grazia e l’intuizione scompare. Processo molto molto interessante.
A questo punto rimango sdraiato e faccio molti pensieri personali, tra Dio, universo, amicizie e rapporti vari personali e famigliari. Sono pervaso da un senso di calma, consapevolezza e tranquillo amore. Mi sento in pace e fortunato.
Arrivato un po’ agli sgoccioli del viaggio, mi piazzo su un cuscinone e mi godo un cartone animato proiettato sul soffitto. Alla fine sono stanco, vado a dormire e dormo bene.
Il giorno dopo mi sveglio e sto bene. Il senso di irrequietezza che avevo nei giorni precedenti è scomparso. Per tutto il giorno seguente ho avuto molte intuizioni sulla natura della realtà, soprattutto dopo aver fumato una minicanna. Nei giorni dopo pure sono stato bene, anche se forse un po’ annebbiato a cause del fatto che per i 3-4 giorni successivi ho fumato una minicannina al giorno, cosa che normalmente non faccio proprio perchè mi intontisce.
Ora, quasi una settimana dopo, sto molto bene, anche se, complice la ripresa post-vacanze, non ho molta voglia di lavorare in quanto vorrei fare qualcosa di significativo e soprattutto studiare di tutto e di più e praticare yoga.
Peace and love everybody, happy explorations
Ultima nota: Attenzione, il dosaggio assunto in questa esperienza è piuttosto alto, e la sostanza è seria. Roba per esperti. (NON) procedere con cautela.
Sostanza: 4-ACO-DMT. Nota: la sostanza era un po’ vecchia, seppure ben conservata. Penso che ciò, insieme al fatto di aver diluito l’assunzione, abbia indebolito un po’ gli effetti.
Dosaggio: T00: 15 mg, T+45: 10 mg, T+90: 10 mg.
Setting: a casa mia, da solo. Sera e notte.
Soundtrack: Psylocibin study playlist su Spotify, Artifact dei Carbon Based Lifeforms.
Era uno degli ultimi giorni delle vacanze di Natale. I giorni precedenti non sono stato in formissima, causa un po’ di stanchezza generale e disturbi intestinali, ma il giorno in oggetto mi sentivo piuttosto bene. Avevo trascorso i due giorni precedenti principalmente praticando yoga e leggendo un libro sull’esoterismo islamico; quest’ultima attività ha sicuramente influenzato e arricchito l’esperienza.
Trascorro dunque la mattina in biblioteca e dal pranzo in poi rimango a casa, leggendo e preparandomi per l’esperienza. Dopo aver riordinato e messo un po’ a punto la casa, mi faccio una doccia e ingerisco i primi 15 mg di sostanza.
Durante il come up, preparo il tavolo imbandendolo con frutta e succhi di frutta (avevo intenzione di rimanere leggero durante l’esperienza e di godermi sapori, odori e colori della frutta esotica che avevo comprato). Quando incomincio a sentire qualcosa, pratico una mezz’ora di yoga al fine di aprire bene la gabbia toracica e instaurare una respirazione calma e profonda. Poco dopo mi accorgo che oramai la sostanza era salita, ma non ero assolutamente arrivato a un livello per me soddisfacente. In sostanza sentivo una piccola ansia di fondo che mi ha portato a mettere in discussione in modo un po’ esagerato scelte del giorno precedente, e qualche leggero effetto psichedelico. Decido dunque di assumere altri 10 mg. Li tengo in bocca per una decina di minuti, per assicurarmi un po’ di assorbimento sublinguale. Quando ingoio la saliva amara sento una grande energia triptaminica che dallo stomaco sale fino al cervello e commento, tra me e me, “che missilata!”. Attendo un'altra mezz’oretta gironzolando per la casa e considerando un po’ la situazione e, dicendomi “ormai sono in ballo, facciamo le cose per bene”, ancora non soddisfatto decido di ingerire altri 10 mg. Appena prima di ingerirli, mi scrive la mia ragazza chiedendomi se possiamo sentirci. Un po’ titubante all’inizio, decido poi di chiamarla, e rimaniamo al telefono per circa 15 minuti parlando del più e del meno. Riesco a gestirmi tranquillamente e lucidamente la conversazione, nonostante a volte i pensieri che scappavano un po’, e anzi la conversazione si rivela infine completamente piacevole. Procedo quindi ad assumere gli ultimi 10 mg che in pochi minuti, tra uno sbadiglio cosmico e l’altro, con mio sommo piacere passano la barriera encefalo-ematica.
A questo punto mi sdraio e, con in sottofondo una canzone/mantra indiano, osservo la stanza. Continuo a sbadigliare e gli occhi mi lacrimano copiosamente. I contorni della stanza sono molto mobili e gassosi e ho dei simpatici effetti colorati osservando le fonti luminose. Vedo nettamente il cono di luce che proviene da una lampada, e in generale tutto è gassoso ed etereo. La mente è calma e curiosa. Poco dopo mi alzo per andare in bagno e mi fermo un po’ davanti alla specchio. La mia faccia incomincia a deformarsi e a sciogliersi e per un attimo scorgo il volto di una scimmia o uomo primitivo. Poco dopo mi siedo al tavolo del salotto e riflettendomi sullo specchio davanti a me, incominciano delle ondate di visual che pervadono e sciolgono tutta la stanza. Mi osservo di nuovo il viso per una ventina di minuti; era un po’ inquietante ma ero comunque tranquillo e curioso, volendo veder fino a dove potevano spingersi le distorsioni visive, che erano dovute, almeno in principio, a una diversa interpretazione delle luci e delle ombre sul mio viso da parte del mio sistema ottico. La faccia diventa verde, poi grigia, si gonfia e si deforma, come se il mio corpo fosse in decomposizione. Le fosse degli occhi diventano sempre più profonde e quasi divento un teschio. E da qui un bel po’ di considerazioni sul perché di queste visioni e ovviamente sulla nostra morte biologica. Inoltre tengo per un po’ in mano un frutto con delle parti marce, e scorgo la nostra stessa essenza biologica, deperibile, mortale. Poco dopo decido di assaggiare un po’ della frutta che avevo preparato. Mangio così un paio di frutti della passione e un melograno, e rimango estasiato dai colori, odori e soprattutto sapori di questi magnifici frutti. Inoltre subito vengo invaso da una carica energica positiva dovuta al fatto che ero probabilmente un po’ in calo di zuccheri.
In tutto ciò continuo ad ascoltare musica che, ad ogni cambio di canzone, trasforma fortemente la mia realtà.
Mi perdo poi nei miei pensieri, tra una sigaretta e una fumatina di sigaretta elettronica caricata a CBD: ogni tiro di quest’ultima mi provoca forti ondate di rilassamento e sedazione e, ovviamente, enormi sbadigli.
Incomincio poi a non stare benissimo a livello di pressione, zuccheri e stomaco. Sono a stomaco vuoto da molte ore e decido dunque di cucinarmi un po’ di riso in bianco. Preparo dunque il mio riso (era molto bello vedere l’acqua bollire) e lo mangio. Mi fa sentire meglio, ma i disturbi gastrici e pressori (sicuramente dovuti ai recettori serotoninergici dell’intestino) non mi danno tregua, ma non ne faccio un problema.
Faccio poi un’asana consapevole e potente, tra stiramento e contrazione muscolare, e rimango sbalordito dal chiaro effetto che questa ha su di me: mi fa digerire, cambia completamente la pressione nel mio corpo e soprattutto mi dà una grande carica energetica positiva! Incredibile pensare a come può agire profondamente anche una singola asana fatta con metodo e consapevolezza.
Esco poi a fumare una sigaretta in balcone e il paesaggio buio, piovoso ed estremamente nebbioso, è come un quadro e mi intrattiene parecchio. Riesco a scorgere tutti gli strati della nebbia ed è tutto molto surreale.
In seguito ritornano abbastanza potenti nausea e svarioni pressori, al punto che penso di dover vomitare. Poco dopo la situazione si attenua ma per godermi di più il viaggio decido di prendere un Peridon che poco dopo mi mette quasi a posto.
Per tutta la seconda parte dell’esperienza sono accompagnato da un forte senso di spossatezza e stanchezza, credo dovuta principalmente a una forma fisica di base non ottimale e all’effetto sedativo della sostanza.
Decido poi di fumare una cannetta di erba abbastanza leggera. Dopo essere rimasto imbambolato con tanto di canna spenta in mano per 10 minuti buoni, mi sdraio per terra sul materassino, la posizione che trovavo decisamente più confortevole.
A questo punto mi parte una viaggio magnifico, che è stato l’apoteosi dell’esperienza e che mi ha condotto quasi in uno stato di grazia, per poi svanire subito dopo. Non è facile spiegarlo a parole, ma ci proverò.
Incomincio a percepire che tutto è irreale e reale allo stesso tempo, essendo tutto “solo” energia tenuta insieme da legami sempre energetici. La materia non esiste in sé, e tantomeno la separazione, infatti anche a livello strettamente scientifico, parliamo di elettroni e legami tra di essi. Al che penso/sento che tutto è uno e la realtà, o meglio la manifestazione, deriva da un’intelligenza di fondo, esprimibile anche dalle visioni frattaliche che si hanno con alti dosaggi di psichedelici. Questi pattern sono la base, o se vogliamo l’idea, che sta alla base della manifestazione per noi sensibile, e sono infatti individuabili in tutte le forme naturali. Sento dunque che noi siamo dentro a tutto, siamo dentro a Dio. E questa intuizione mi fa sentire amato e protetto e capisco perché si dice che tutto è amore. A questo punto accarezzo e quasi bacio la gamba del tavolo perché sento che anche essa è dio. Tutto si fa molto chiaro. A questo punto, mi parte un pensiero egoico che dice: Ma io sono appena giunto a una rivelazione fondamentale! Non molti uomini ci sono arrivati, sono un grande! E sbam. Lo stato di grazia e l’intuizione scompare. Processo molto molto interessante.
A questo punto rimango sdraiato e faccio molti pensieri personali, tra Dio, universo, amicizie e rapporti vari personali e famigliari. Sono pervaso da un senso di calma, consapevolezza e tranquillo amore. Mi sento in pace e fortunato.
Arrivato un po’ agli sgoccioli del viaggio, mi piazzo su un cuscinone e mi godo un cartone animato proiettato sul soffitto. Alla fine sono stanco, vado a dormire e dormo bene.
Il giorno dopo mi sveglio e sto bene. Il senso di irrequietezza che avevo nei giorni precedenti è scomparso. Per tutto il giorno seguente ho avuto molte intuizioni sulla natura della realtà, soprattutto dopo aver fumato una minicanna. Nei giorni dopo pure sono stato bene, anche se forse un po’ annebbiato a cause del fatto che per i 3-4 giorni successivi ho fumato una minicannina al giorno, cosa che normalmente non faccio proprio perchè mi intontisce.
Ora, quasi una settimana dopo, sto molto bene, anche se, complice la ripresa post-vacanze, non ho molta voglia di lavorare in quanto vorrei fare qualcosa di significativo e soprattutto studiare di tutto e di più e praticare yoga.
Peace and love everybody, happy explorations

Ultima nota: Attenzione, il dosaggio assunto in questa esperienza è piuttosto alto, e la sostanza è seria. Roba per esperti. (NON) procedere con cautela.