Variazione esperienze nel tempo
Inviato: mar apr 21, 2020 8:09 pm
Ciao a tutti, vorrei raccontarvi sinteticamente le esperienze che ho avuto per porvi alcune domande.
La prima esperienza è stata a settembre dell'anno scorso, con una dose da 15g di tartufi atlantis. Oltre ad uno stato euforico, moderate alterazioni della vista ed altri simpatici effetti psicologici mi sono reso conto di aver provato un incredibile rilassamento a livello della voce che mi permetteva di cantare con un registro incredibilmente ampio, alternando con agilità, una voce molto acuta (senza fare uso del falsetto) ed una piuttosto bassa. Oltre a questo, sentivo una spiccata creatività musicale.
Dopo aver sperimentato un paio di volte delle dosi basse (ma crescenti) di psilocibe cubensis B+, in cui l'effetto più significativo era la sensazione di una forte pace interiore ed empatia con le altre persone, ho provato una dose più forte degli stessi, circa 30 grammi freschi, in quel caso accompagnati da una pastiglia di caffeina da 200mg assunta circa due ore dopo i funghi. Anche in quel caso sperimentai degli effetti visivi, anche se meno forti della prima volta, ma soprattutto ritrovai quella capacità vocale e creativa che avevo sperimentato la prima volta. In quell'occasione ho anche improvvisato e registrato una canzone che non sono mai più stato in grado di eseguire, nè da sobrio, nè sotto l'effetto di allucinogeni. Avevo raggiunto degli acuti ed un timbro che ricordano vagamente un incrocio tra Ian Gillan e Rino Gaetano, tutto questo senza affaticare o rischiare di farmi male alla voce. Tutto questo ad ottobre.
Dopo aver fatto passare un po' di tempo, ho provato a gennaio una dose ancora più alta. In quell'occasione i funghi erano stati essicati e conservati per qualche settimana, ma pesati da freschi erano poco più di 50 grammi.
E' stata l'esperienza più forte a livello visivo e psicologico, ma sebbene avessi pianificato di provare a suonare/cantare, non me ne veniva voglia, inoltre non ho raggiunto quel rilassamento vocale necessario.
Le due volte successive sono state a marzo ed aprile (l'ultima pochi giorni fa) rispettivamente con 15 e 20 grammi di tartufi di tipo hollandia.
La prima esperienza sembrava seguire il copione di un'esperienza di funghi a basso dosaggio. Qualche blando effetto visivo e psicologico, ma dopo tre ore già sembrava che tutto stesse per svanire. Poi, dopo aver preso del paracetamolo per alleviare un dolore alla spalla, inizio a chiedermi se fosse stata una buona idea mischiare farmaci con i tartufi. A posteriori non credo che le due sostanze abbiano interagito, ma il fatto che mi sia posto la domanda ha scatenato in me uno stato di preoccupazione che nel giro di pochi minuti è diventato panico totale, perdita del senso e della mia identità personale ed inizio di una profonda riflessione teologica e metafisica. Questa seconda metà del trip, peraltro totalmente priva di effetti visivi è durata anche più della prima, per un totale di circa 9 ore. Ho pensato che non fosse stata la dose a portarmi in quello stato, ma l'effetto a catena psicologico scatenato dalla preoccupazione per aver assunto il paracetamolo durante il trip.
L'ultima volta ho sperimentato con 20 grammi, mentre una mia amica ne prendeva 15. Prendo in mano la chitarra, provo a suonare e cantare, ma niente, la voce non mi aiuta, la fantasia neanche. L'esperienza nel complesso era piacevole, anche se sentivo che non mi avrebbe portato dove speravo. Mentre io e la mia amica riflettevamo sulla nostra vita con la tipica saggezza che gli allucinogeni sanno dare, ho avuto l'ispirazione per un saggio semi-serio sulla comunicazione, così ho iniziato a scrivere qualche pagina. Nel complesso quest'ultima esperienza è stata la più lunga, avendo raggiunto le 11 ore (ma probabilmente potevo andare ancora avanti, se non mi fossi messo a dormire).
Le domande che ho da porvi sono:
- qualcuno di voi ha mai sperimentato l'effetto di facilitazione del canto che ho descritto? Posso in qualche modo favorire la possibilità di ottenerlo nuovamente? Ricordo che la prima volta, prima di manifestarsi, avevo anche riso per mezz'ora facendo smorfie davanti allo specchio, mentre la seconda volta ricordo che avevo passato qualche minuto a sbadigliare in modo particolarmente intenso. Può essere siano state risate e sbadigli, in combinazione con i funghi a causare quell'effetto?
- sebbene gli hollandia abbiano la fama di tartufi potentissimi, ho avuto l'impressione che non abbiano mai raggiunto un picco particolarmente intenso, specialmente dal punto di vista visivo e dell'umore, mentre hanno raggiunto un picco dal punto di vista della speculazione filosofica diverse ore dopo averli assunti. Quali possono essere i motivi?
Grazie a tutti.
La prima esperienza è stata a settembre dell'anno scorso, con una dose da 15g di tartufi atlantis. Oltre ad uno stato euforico, moderate alterazioni della vista ed altri simpatici effetti psicologici mi sono reso conto di aver provato un incredibile rilassamento a livello della voce che mi permetteva di cantare con un registro incredibilmente ampio, alternando con agilità, una voce molto acuta (senza fare uso del falsetto) ed una piuttosto bassa. Oltre a questo, sentivo una spiccata creatività musicale.
Dopo aver sperimentato un paio di volte delle dosi basse (ma crescenti) di psilocibe cubensis B+, in cui l'effetto più significativo era la sensazione di una forte pace interiore ed empatia con le altre persone, ho provato una dose più forte degli stessi, circa 30 grammi freschi, in quel caso accompagnati da una pastiglia di caffeina da 200mg assunta circa due ore dopo i funghi. Anche in quel caso sperimentai degli effetti visivi, anche se meno forti della prima volta, ma soprattutto ritrovai quella capacità vocale e creativa che avevo sperimentato la prima volta. In quell'occasione ho anche improvvisato e registrato una canzone che non sono mai più stato in grado di eseguire, nè da sobrio, nè sotto l'effetto di allucinogeni. Avevo raggiunto degli acuti ed un timbro che ricordano vagamente un incrocio tra Ian Gillan e Rino Gaetano, tutto questo senza affaticare o rischiare di farmi male alla voce. Tutto questo ad ottobre.
Dopo aver fatto passare un po' di tempo, ho provato a gennaio una dose ancora più alta. In quell'occasione i funghi erano stati essicati e conservati per qualche settimana, ma pesati da freschi erano poco più di 50 grammi.
E' stata l'esperienza più forte a livello visivo e psicologico, ma sebbene avessi pianificato di provare a suonare/cantare, non me ne veniva voglia, inoltre non ho raggiunto quel rilassamento vocale necessario.
Le due volte successive sono state a marzo ed aprile (l'ultima pochi giorni fa) rispettivamente con 15 e 20 grammi di tartufi di tipo hollandia.
La prima esperienza sembrava seguire il copione di un'esperienza di funghi a basso dosaggio. Qualche blando effetto visivo e psicologico, ma dopo tre ore già sembrava che tutto stesse per svanire. Poi, dopo aver preso del paracetamolo per alleviare un dolore alla spalla, inizio a chiedermi se fosse stata una buona idea mischiare farmaci con i tartufi. A posteriori non credo che le due sostanze abbiano interagito, ma il fatto che mi sia posto la domanda ha scatenato in me uno stato di preoccupazione che nel giro di pochi minuti è diventato panico totale, perdita del senso e della mia identità personale ed inizio di una profonda riflessione teologica e metafisica. Questa seconda metà del trip, peraltro totalmente priva di effetti visivi è durata anche più della prima, per un totale di circa 9 ore. Ho pensato che non fosse stata la dose a portarmi in quello stato, ma l'effetto a catena psicologico scatenato dalla preoccupazione per aver assunto il paracetamolo durante il trip.
L'ultima volta ho sperimentato con 20 grammi, mentre una mia amica ne prendeva 15. Prendo in mano la chitarra, provo a suonare e cantare, ma niente, la voce non mi aiuta, la fantasia neanche. L'esperienza nel complesso era piacevole, anche se sentivo che non mi avrebbe portato dove speravo. Mentre io e la mia amica riflettevamo sulla nostra vita con la tipica saggezza che gli allucinogeni sanno dare, ho avuto l'ispirazione per un saggio semi-serio sulla comunicazione, così ho iniziato a scrivere qualche pagina. Nel complesso quest'ultima esperienza è stata la più lunga, avendo raggiunto le 11 ore (ma probabilmente potevo andare ancora avanti, se non mi fossi messo a dormire).
Le domande che ho da porvi sono:
- qualcuno di voi ha mai sperimentato l'effetto di facilitazione del canto che ho descritto? Posso in qualche modo favorire la possibilità di ottenerlo nuovamente? Ricordo che la prima volta, prima di manifestarsi, avevo anche riso per mezz'ora facendo smorfie davanti allo specchio, mentre la seconda volta ricordo che avevo passato qualche minuto a sbadigliare in modo particolarmente intenso. Può essere siano state risate e sbadigli, in combinazione con i funghi a causare quell'effetto?
- sebbene gli hollandia abbiano la fama di tartufi potentissimi, ho avuto l'impressione che non abbiano mai raggiunto un picco particolarmente intenso, specialmente dal punto di vista visivo e dell'umore, mentre hanno raggiunto un picco dal punto di vista della speculazione filosofica diverse ore dopo averli assunti. Quali possono essere i motivi?
Grazie a tutti.