mi è venuto in mente ora un frammento di sogno di ieri notte, che vorrei condividere qui perché, a margine di molti scambi con voi sul provare alcune sostanze o meno, credo mi abbia parlato.
Vivevo in un minuscolo appartamento in un palazzo a ringhiera e una portafinestra che dava su un terrazzo "di scale". Accanto al mio, un identico appartamento. Una sorta di palazzo alveare. Nell'appartamento accanto al mio, un tizio che conoscevo molti anni fa era un po' strano. Fermo, seduto, fragile, sedato (non come nella realtà). La sola cosa che faceva era mostrare una boccetta di un farmaco che prendo anch'io e nominarlo.
Ad un certo punto, si capisce che sia la mia casa che l'altra, la sera si trasformano in locali (per quanto siano minuscoli monolocali, il mio si allunga all'interno e apre a nuove zone). Dalla scala cominciano ad arrivare persone a festeggiare, una ragazza sul fondo dice qualcosa ad un ragazzo. Lui dice "io no, ma lui si", indicando me. Si gira, e mi dice: lei ha psyllocibe 3M. Sto pensando di prenderli, ma per un secondo. Rientro nel mio monolocale in cui ormai la festa è cominciata, e dico alla ragazza: nelle mie condizioni attuali da 1 a 100 può andare male 100. Forse un giorno. Lei risponde: "non 100, forse, ma resterebbe 1". Si riferisce alla possibilità che per una persona con i miei problemi, attualmente, avrei una sola possibilità su 100 di fare una buona esperienza.
Io vado sotto al tavolo al centro della stanza, dove c'è anche il tizio dell'altro monolocale nascosto, con la boccetta di medicinale, rannicchiato, dice che vuole che smetta il frastuono. A me, al contrario, la musica e i colori delle luci piacciono. Il sogno finisce.
Ho come la sensazione che l'inconscio mi abbia chiaramente detto che 1.non è proprio il caso di provare funghi, forse un giorno 3. Il fatto che pur usando lo stesso farmaco, il ragazzo della casa accanto sia fragile, annebbiato e inebetito (e pure provato dalla situazione esterna, con luci e suoni), nascosto, mentre io vado sotto il tavolo solo per vedere cosa c'è ma sono contento dell'atmosfera, mi sembra rappresenti due parti di me. Quella malata, arresa ai farmaci, l'altra lucida, che si ascolta e sa che non è momento, ma che nel frattempo gravita attorno all'esperienza pur rivonoscendo i limiti, e ne prova piacere.
Insomma, credo che in effetti non sia bene che io provi con i funghi ora, e magari nemmeno altre sostanze, ma che comunque quello che ci sta attorno sì, altre più leggere (piante, ad esempio, verso cui in effetti mi sto indirizzando)
La vera domanda è: esistono funghetti 3M?
