Incontro particolare e primo bad-trip
Inviato: mer lug 24, 2019 10:00 pm
Partiamo dal principio, sono solo, sono circa le 19.40. I miei mi hanno lasciato e sono su un telo matrimoniale fumando. Si avvicina una tipa carina di 25 anni (e lo scoprirò dopo...era uno spoiler) che mi chiede l'accendino e mi dice you smoke weed (eravamo entrambi negati in inglese anche da sobri, ma a gesti e con google translate ci siamo capiti
).
E io le rispondo in inglese: magari (ora non posso tradurre perché sono più avanti con la storia, sto cercando di costruire la cronistoria e sono ancora molto fatto), mentre le passo l'accendino.
Io le faccio capire in qualche modo (mostrando la busta vuota, ormai da più di una settimana
) che non ne avevo, e lei subito mi fa capire che ne aveva lei tirando fuori una canna (o poco più) di weeda molto pressata, ma dall'aspetto sano.
Weeda bella mi pareva, uno 0.8 direi (ora da sobrio direi uno 0.6, però nonostante ricordi tutto non ho ben presente i dettagli)
Lei è turca, ha 25 anni, è bella e se non erro si chiamava Ilaria (o forse Iris, boh ho la memoria a puttane).
N.B. Quando scrivo mi perdo in cose aggiuntivi utili ma che non posso scrivere quando sono fatto, perché la scrittura non sta dietro alla lettura
.
Fumiamo e ci facciamo domande a vicenda passando la canna rollata da me a bandiera (fumo solo così, anche i drum) e parliamo di noi.
Fumiamo e dopo mezza canna non sale, sto tranquillo e fumo ancora, mentre la stiamo finendo inizia a salire e la sento molto.
Quando la canna si spegne la prima volta, cerco il mio accendino in tasca e non lo trovo, lei mi passa il suo (un clipper, e funziona perfettamente) da qui in poi divento sospettoso (a parer mio in maniera sensata, ancora adesso da sobrio lo penso) e paranoico e ho iniziato a uscire dalla botta e ricollegarmi con la "realtà " (se no sto in una specie di sogno paradisiaco = il tempo è fermo, ti diverti, chiccheri, non pensi a nulla, il classico). La domanda era: perché mi ha chiesto l'accendino se il suo va da Dio???
Per avere la conferma che c'era qualcosa di strano, mi viene in mente che mi sono portato dietro le pietrine di ricambio per il clipper, mi offro di cambiarle la pietrina al suo clipper (che tecnicamente non sarebbe dovuto andare). La cambio e guarda a caso quella "vecchia" è nuova praticamente. Avevo in bella vista, fuori dalla borsa: ipad, telefono e portafoglio, e da questo momento in avanti feci caso a dove fossero, mentre per l'accendino ero al 99% sicuro lo avesse lei, ma ero convinto che una volta che avremmo finito di fumare o sarebbe saltato fuori o glielo avrei chiesto.
E finì proprio nel secondo modo, e qui inizia la parte "traumatizzante", le chiedo il mio accendino, le ripeto più volte accendino verde dov'è in inglese e lì mi sento preso per il culo, lei ride (una risata terrificante, o almeno in botta era così) e mi continua a indicare il suo accendino (viola con gli scheletri) oppure mi risponde SI,si,si (in inglese).
A quel punto inizio proprio a collegarmi alla realtà (forse mi ci avvicino in maniera paranoica ma non so): cambio espressione, me lo sentivo proprio addosso, lei mi chiede se sto bene, io non le rispondo, inizio a sistemare le mie cose, metto tutto in borsa e controllo ci sia tutto, o perlomeno le cose importanti. C'è tutto!
Dopo qualche minuto, dopo aver finito di sistemare, le rispondo che sto bene e che temo di dover andare, in quel momento si alza per andare anche lei e trovo il mio accendino. Lei sorride, e dice ah questo, e lì ho già ripreso tutta la fiducia incondizionata (ed è tanta) che dopo anni sono riuscito a tornare a riporre grazie ad amici cari.
A tal punto mi offre una sigaretta, per se non la prende, me la porge senza dire nulla, e io a questo punto sono molto molto paranoico (ma non è detto che sbagli, magari ho ragione), controllo la sigaretta (ho paura sia imbevuta di pcp
), non mi pare strana ma comunque le dico di no, che volevo offrigliela io, rifiuta. Quindi io le dico di non voler puzzare troppo di fumo tornando dai miei, quindi capisce, ci salutiamo e torno al mio camper.
Tornato in camper sono empatico, coccolo il mio cane per quelli che a me saranno sembrati 20min (saranno stati forse 2) e continuavo a dire che lo sentivo vibrare, andando in bagno capisco di essere io a vibrare
, ho le pupille dilatatissime e il cuore a metà tra il petto e la gola.
Devo dire di essere ipersensibile alla sostanza e che più volte il battito cardiaco mi è arrivato sui 170, forse ho ancora degli screenshot (perché misurato con il cell).
Il resto della serata termina con i miei tra mille risate. Loro ovviamente erano consapevoli avessi fumato e io non cerco mai in alcun modo di nasconderlo
, nonostante non vogliano lo faccia.
Il giorno dopo mi sveglio intorno alle 9 per andare in centro a Norimberga (sono in vacanza in camper), mi sento molto derealizzato, non sento la solita stanchezza (che ho sempre per tutta la giornata) e i colori sono più accesi. L'effetto antidepressivo/ansiolitico c'è stato.
Sinceramente durante il trip ho pensato persino che la sigaretta che aveva fumato all'inizio fosse pcp e un sacco di cose assurde, però, attualmente, alle 21.11 del giorno dopo, posso dire che sono state paranoie inutili. Il mio primo bad trip
(ovviamente per colpa mia che non ho curato il setting).
Ci sono molte incongruenze nei fatti comunque, non credete? Comunque stanno le cose: appena avrò la possibilità di rivederla, non so quando e se effettivamente la rivedrò, mi scuseró!
Spero di non avervi annoiato!
Un saluto,
Pregiudicato
E io le rispondo in inglese: magari (ora non posso tradurre perché sono più avanti con la storia, sto cercando di costruire la cronistoria e sono ancora molto fatto), mentre le passo l'accendino.
Io le faccio capire in qualche modo (mostrando la busta vuota, ormai da più di una settimana
Weeda bella mi pareva, uno 0.8 direi (ora da sobrio direi uno 0.6, però nonostante ricordi tutto non ho ben presente i dettagli)
Lei è turca, ha 25 anni, è bella e se non erro si chiamava Ilaria (o forse Iris, boh ho la memoria a puttane).
N.B. Quando scrivo mi perdo in cose aggiuntivi utili ma che non posso scrivere quando sono fatto, perché la scrittura non sta dietro alla lettura
Fumiamo e ci facciamo domande a vicenda passando la canna rollata da me a bandiera (fumo solo così, anche i drum) e parliamo di noi.
Fumiamo e dopo mezza canna non sale, sto tranquillo e fumo ancora, mentre la stiamo finendo inizia a salire e la sento molto.
Quando la canna si spegne la prima volta, cerco il mio accendino in tasca e non lo trovo, lei mi passa il suo (un clipper, e funziona perfettamente) da qui in poi divento sospettoso (a parer mio in maniera sensata, ancora adesso da sobrio lo penso) e paranoico e ho iniziato a uscire dalla botta e ricollegarmi con la "realtà " (se no sto in una specie di sogno paradisiaco = il tempo è fermo, ti diverti, chiccheri, non pensi a nulla, il classico). La domanda era: perché mi ha chiesto l'accendino se il suo va da Dio???
Per avere la conferma che c'era qualcosa di strano, mi viene in mente che mi sono portato dietro le pietrine di ricambio per il clipper, mi offro di cambiarle la pietrina al suo clipper (che tecnicamente non sarebbe dovuto andare). La cambio e guarda a caso quella "vecchia" è nuova praticamente. Avevo in bella vista, fuori dalla borsa: ipad, telefono e portafoglio, e da questo momento in avanti feci caso a dove fossero, mentre per l'accendino ero al 99% sicuro lo avesse lei, ma ero convinto che una volta che avremmo finito di fumare o sarebbe saltato fuori o glielo avrei chiesto.
E finì proprio nel secondo modo, e qui inizia la parte "traumatizzante", le chiedo il mio accendino, le ripeto più volte accendino verde dov'è in inglese e lì mi sento preso per il culo, lei ride (una risata terrificante, o almeno in botta era così) e mi continua a indicare il suo accendino (viola con gli scheletri) oppure mi risponde SI,si,si (in inglese).
A quel punto inizio proprio a collegarmi alla realtà (forse mi ci avvicino in maniera paranoica ma non so): cambio espressione, me lo sentivo proprio addosso, lei mi chiede se sto bene, io non le rispondo, inizio a sistemare le mie cose, metto tutto in borsa e controllo ci sia tutto, o perlomeno le cose importanti. C'è tutto!
Dopo qualche minuto, dopo aver finito di sistemare, le rispondo che sto bene e che temo di dover andare, in quel momento si alza per andare anche lei e trovo il mio accendino. Lei sorride, e dice ah questo, e lì ho già ripreso tutta la fiducia incondizionata (ed è tanta) che dopo anni sono riuscito a tornare a riporre grazie ad amici cari.
A tal punto mi offre una sigaretta, per se non la prende, me la porge senza dire nulla, e io a questo punto sono molto molto paranoico (ma non è detto che sbagli, magari ho ragione), controllo la sigaretta (ho paura sia imbevuta di pcp
Tornato in camper sono empatico, coccolo il mio cane per quelli che a me saranno sembrati 20min (saranno stati forse 2) e continuavo a dire che lo sentivo vibrare, andando in bagno capisco di essere io a vibrare
Devo dire di essere ipersensibile alla sostanza e che più volte il battito cardiaco mi è arrivato sui 170, forse ho ancora degli screenshot (perché misurato con il cell).
Il resto della serata termina con i miei tra mille risate. Loro ovviamente erano consapevoli avessi fumato e io non cerco mai in alcun modo di nasconderlo
Il giorno dopo mi sveglio intorno alle 9 per andare in centro a Norimberga (sono in vacanza in camper), mi sento molto derealizzato, non sento la solita stanchezza (che ho sempre per tutta la giornata) e i colori sono più accesi. L'effetto antidepressivo/ansiolitico c'è stato.
Sinceramente durante il trip ho pensato persino che la sigaretta che aveva fumato all'inizio fosse pcp e un sacco di cose assurde, però, attualmente, alle 21.11 del giorno dopo, posso dire che sono state paranoie inutili. Il mio primo bad trip
Ci sono molte incongruenze nei fatti comunque, non credete? Comunque stanno le cose: appena avrò la possibilità di rivederla, non so quando e se effettivamente la rivedrò, mi scuseró!
Spero di non avervi annoiato!
Un saluto,
Pregiudicato