Sì, capisco il tuo dubbio. Al di là del fatto che le sostanze psichedeliche non sono propriamente allucinogeni, la mia domanda è se credi che possano portare effettivamente a esperienze in altri reami della realtà.Nectar ha scritto: ↑mer lug 06, 2022 4:13 pm@Raffox è giusto avere dubbi secondo me.
Comunque alla fine le due spiegazioni (quella "neurochimica" e quella "spirituale") potrebbero anche incontrarsi.
story saver
Diversi studi hanno dimostrato che dal punto di vista degli effetti enteogenici (escludendo visuals ecc.) psichedelici e meditazione agiscono nello stesso modo.
Sono coinvolte due reti cerebrali chiamate Salience Network e Default Mode Network, ognuna formata da diverse aree cerebrali che funzionano in modo coordinato.
La Salience Network ha la funzione di filtrare le diverse informazioni che vengono captate dai nostri sensi, selezionando solo quelle che sono potenzialmente utili per la nostra sopravvivenza, riproduzione, socialità, ecc. Coordina tutte queste informazioni e costruisce una rappresentazione soggettiva della realtà a livello fisico (la percezione di esistere come entità separate dal mondo esterno) ed emotivo.
La Default Mode Network invece è responsabile dei processi introspettivi (ricordi, pensieri, aspettative) e in questo modo costruisce l'immagine che abbiamo di noi stessi.
Gli psichedelici (e la meditazione) riducono l'attività neurale in diverse aree della Salience Network e/o della Default Mode Network.
Riducendo l'attività della Salience Network i confini fisici ed emotivi tra noi e il mondo esterno si dissolvono, mentre riducendo l'attività della Default Mode Network si ha la dissoluzione dell'immagine di noi stessi basata sui nostri ricordi, pensieri e aspettative.
La cosa particolare è che durante un'esperienza di dissoluzione dell'ego si continua ad avere coscienza di sé, solo che va oltre l'immagine di sé che ci si è costruiti nel corso della vita.
Questo è un po' quello che diceva Huxley nel libro "Le porte della percezione" (non so se lo conosci). L'idea alla base è che appunto il cervello abbia la funzione di ridurre le nostre percezioni, che altrimenti sarebbero infinite.
Il discorso delle reti cerebrali me lo ha ricordato.
Intendo incontri con il divino o qualcosa di simile, anche se non so bene come esprimere questi concetti.
Le mie esperienze mi hanno fatto sentire come se avessi avuto la prova che esista qualcosa di estremamente potente e onnipresente, al di là di noi stessi.
Tuttavia, la mia parte razionale tende sempre a razionalizzare tutto, quindi volevo sentire opinioni diverse su questo argomento, essendo relativamente nuovo alla psichedelia e essendo anche uno scettico e un uomo di logica.