Il piacere è la Guida, è il condottiero che tutti noi dovremmo sempre seguire e onorare.
Sono convinto che all'interno di noi, negli anfratti più intimi della nostra anima, ci sia un demone, un meccanismo, una bussola, che ci fa tendere al Bene e al giusto. Il piacere credo sia allo stesso tempo questo meccanismo e il fine di esso.
Il problema è che l'essere umano ( per sua natura, o a causa dell'influenza culturale moderna?) ha perso la capacità di entrare in sintonia con questo meccanismo. Il 90% delle attività in una giornata tipo non ci piacciono realmente. Magari le affrontiamo di buon grado in vista di una ricompensa futura (come lo stipendio per quanto riguarda il lavoro) ma abituati come siamo al "sacrificio" quando poi questa ricompensa arriva non siamo nemmeno in grado di godercela.
Anche nelle relazioni vedo molta mancanza di autenticità. Costruiamo rapporti con gente che non ci piace per avere dei vantaggi o raggiungere un certo status sociale. Passiamo la vita ad inseguire un partner dopo l'altro semplicemente per la paura di stare soli.
Non è sempre vero per fortuna, e so che spesso sono necessari dei compromessi. Sacrificarsi oggi per avere qualcosa domani. Ma la realtà è che troppo spesso si sceglie l'alternativa meno sgradevole.
Se fossimo veramente in contatto con in nostro sè e vivessimo la vita in armonia con questa nostra "legge" interiore, tutto verrebbe da sè. Al contrario, più ci sforziamo di inseguire cose che ci fanno star male (ma che ci convinciamo di volere) più esse si allontaneranno.
Fin da piccoli purtroppo siamo abituati a reprimere gli impulsi, a vivere una vita "pensata" e ragionata, ma questo modo di stare al mondo sono sempre più convinto sia tremendamente sbagliato.
A qualcuno potrà sembrare un discorso contorto, ad altri una banalità, ma ieri sera sono stato quasi folgorato da questa consapevolezza.
Spero un giorno di sapere scegliere l'uovo oggi al posto della gallina domani, alla faccia di ogni logica e razionalità
