Vorrei capire quanto influisce il ridosaggio sul livello di intensità degli effetti di una certa sostanza. Vado per esempi che magari è più facile da spiegare e capire:
-Se io assumo (esempio) 120mg di MDMA, aspetto di sentirne gli effetti, e dopo un ora/ un ora e mezza ridoso altri 120mg, a questo punto gli effetti sarebbero come se avessi assunto 240mg? O serve solo a far durare di più il "roll"? E soprattutto, la seconda assunzione (il ridosaggio) ha effetto istantaneo o cmq più breve del primo o ne sentirò gli effetti cmq dopo quei soliti 30/45 minuti?
-Per le sostanze più psichedeliche come acidi, 2c-b, e allucinogeni vari vale lo stesso discorso o il dosaggio e di conseguenza gli effetti si accumulano e incrementano?
Per la mie esperienze posso dire che:
-Con l'mdma nel 90% dei casi il ridosaggio è stato inutile, l'"high" è rimasto quello avvertito inizialmente partendo da una condizione di normalità. Poche volte, ma soprattutto con l'XTC, mi è capitato di avvertire un aumento degli effetti (probabilmente in questi casi la prima pillolina era povera in contenuto, mentre la seconda molto più carica).
-Con la cannabis la prima canna che fumo è quella che detta il livello di high.
-Con LSD non ho mai ridosato... con 2c-b ho ridosato e ho avvertito un leggero aumento negli effetti.
-Le anfetamine (almeno personalmente) dipendono molto dalla tolleranza sviluppata (si si, lo so, la tolleranza vale per qualsiasi sostanza ma con le anfe me ne sono accorto di più, forse sviluppo meno tolleranza con loro).
Vi prego scusate se faccio solo post chilometrici
