Oggi scrivo per proporvi un invito alla lettura. Vittorio Bongiorno, in paradiso.
Si tratta di uno dei libri meno conosciuti di questo autore (comprato al macero NO), ma credo anche uno dei più interessanti. Posto di seguito l'anteprima sul retro del libro!
"Torino. In una città filtrata da luci acide si muove il protagonista di questo romanzo. È uno spacciatore di droghe sintetiche che sembra avere la formula giusta per ogni dipendenza. Per ogni cliente, non solo fornisce pasticche già dosate, ma diventa un amico e un confidente, una sorta di compagno di solitudine. È un tran tran consolidato, che niente sembrerebbe poter spezzare.
Qualcosa invece succede: comportamenti sospetti, strani incidenti, morti. C’è qualcuno che vuole eliminare lo spacciatore? O è lo spacciatore che non regge più le fila del proprio gioco e ne è diventato vittima? In un crescendo di tensione, fra gli squarci notturni di una città che non è davvero come le altre, lo spacciatore comincia a intravedere la verità. E non è una verità che possa rasserenarlo."
Pochi in Italia hanno saputo parlare di droghe e sostanze senza cadere nel banale. Il primo si chiama Pasolini, il secondo Calligari. C'è tuttavia un esercito di scrittori indipendenti o semi indipendenti che stanno producendo davvero delle opere di tutto rispetto.
Consiglio per la lettura. Rubate sto libro e leggetevelo!
