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Il "Gioco" di Leary

Inviato: mar feb 25, 2020 5:58 pm
da Ella8_
Nel libro "L'esperienza Psichedelica" di Leary ho trovato la parola "gioco", che spesso viene riportata all'interno del libro.

Il termine non mi è chiaro, c'è una spiegazione tra le note: "...il "gioco" è una sequenza di comportamento definita dai ruoli, dalle regole, dai rituali, dai fini, dalle strategie, dai valori, dal linguaggio, dalle caratteristiche spazio-temporali del luogo e dai modelli caratteristici del movimento...."

Il termine compare per la prima volta riguardo la prima fase dell'esperienza psichedelica, il primo bardo, che si può riassumere in parole povere come la fase di completa trascendenza.

E riguardo a questo viene usato il termine "gioco": "...vi è solo la pura consapevolezza e la libertà estatica da ogni implicazione del gioco..."

Non mi è chiaro il passaggio.... soprattutto perché poi il termine viene riportato ed utilizzato in rapporto a tutt'altra questione ...

Aspetto un illuminazione da voi....!
Baci😘

Re: Il "Gioco" di Leary

Inviato: sab feb 29, 2020 2:36 pm
da siramca
Presto <3

Re: Il "Gioco" di Leary

Inviato: sab feb 29, 2020 4:02 pm
da Fohat
Ottima domanda! Il concetto di Gioco così come viene usato da Leary nel Manuale è uno di quelli che ho trovato più calzanti e che mi hanno fatto appassionare alla verità che si trova in quel libro.

Il primo bardo viene anche definito come l'Estasi del Non-Gioco, perché è pura contemplazione, è lo stato a cui auspicabilmente dovremmo sempre puntare durante un'esperienza.
Tuttavia dosi basse, set e setting non abbastanza curati (specialmente la preparazione del set) fanno sì che quasi nessuno possa sperimentare il primo bardo tanto presto. Solitamente il viaggiatore "cade" del Secondo Bardo o nel Terzo.
Puoi schematizzare così la differenza: il Primo Bardo è uno stato dominato soltanto dalla Chiara Luce Unitaria (ASSENZA DI GIOCO DUALE); il Secondo è lo stadio delle allucinazioni, in cui infinite visioni si susseguono in ciò che può essere definito Gioco del Due (la scissione continua e ricorsiva operata dall'Ego, che divide la sostanza in mille forme); il terzo bardo è come il secondo, ma le visioni sono più confuse e disperse (ancora maggiore divisione egoica) e l'ego è tornato ormai abbastanza potente da reclamare la sua identità. in quest'ultimo stadio si ha sempre coscienza di sé (oh, come sono fortunato/sfrortunato IO che sto assistendo a questo spettacolo meraviglioso/terribile).

Sono stadi progressivi del riottenimento di un'identità, non per niente il terzo bardo si chiama stadio del Rientro.

Il gioco per me va inteso in due sensi: la sua natura da una parte e la sua utilità dall'altra.
La sua natura, cioè l'origine, come ho detto è dovuta alla natura dell'ego che tenta di separare l'Uno per discernere. In questo modo l'ego "sbaglia" e si allontana dall'unità della Chiara Luce, ma, ci ricorda Leary, è ancora possibile imparare!
Vivendo il gioco, che per sua natura è la prima forma di apprendimento umano oltre che di molti animali. Questa è l'utilità.
Il secondo e terzo bardo con le loro innumerevoli manifestazioni ci insegnano "illuminazioni parziali" ma pur sempre molto significative.

L'argomento potrebbe essere trattato a lungo, ora ho scritto di fretta. Eventualmente poi mi spiego meglio se sono stato troppo conciso :)

Re: Il "Gioco" di Leary

Inviato: sab feb 29, 2020 5:19 pm
da Sem
Ti sei spiegato piuttosto bene a mio parere.
Non ho letto il libro di Leary ma il libro tibetano dei morti ritrovando nella descrizione del primo bardo ciò che ho vissuto in un'esperienza con LSD

Re: Il "Gioco" di Leary

Inviato: sab feb 29, 2020 8:40 pm
da Ella8_
Secondo voi avrebbe senso integrare la lettura del libro di Leary con quella del "Bardo Tödröl Chenmo", in contemporanea?
Potrebbe chiarire così di più il libro o dite che confonde solamente?
Sinceramente trovo poi il concetto di "gioco" molto complesso, un termine molto astratto e fluido a mio parere... Sarà una bella sfida comprenderlo a fondo....quel tipo di domanda incompresa, che non ti fa dormire la notte...😅😂

Baci😘

Re: Il "Gioco" di Leary

Inviato: dom mar 01, 2020 1:17 am
da Fohat
siramca ha scritto:
sab feb 29, 2020 6:00 pm
Se volete solo contemplare c'è chi può darvi due volte alla testa.
Senza azione siete morti.
Nella vita sì. Ma il viaggio è un ritiro temporaneo dal flusso della vita per immergersi in altro, ben più forte, flusso. Un rito è un'occasione, e al di là del fatto che alcune sostanze diventano pure dannose con l'uso ripetuto, anche con quelle più sane il "ritiro", lo "spurgo", la purifocazione, il rito insomma perde il suo senso se cessa di essere un evento periodico.

Durante un ritiro temporaneo, è ragionevole abbandonare ogni azione. Ogni azione è naturalmente corrotta rispetto all'intenzione, e questa lo è a sua volta rispetto alla propria "visione di mondo", che lo è rispetto alla, diciamo così, "Verità".
Bisogna saper accettare che l'azione è già qualcosa di più materico e imperfetto, senza rinunciare ad agire.
Ma proprio questo è uno degli scopi del rito!
Vanno distinti i momenti per una cosa e per l'altra:
se non si contempla nel momento in cui si ha la possibilità di "vedere" la "Verità" più chiaramente, si butta un po' via la nostra occasione di comprendere e migliorare il nostro agire...
Poi vabbè te ti bevi l'aya un giorno sì e l'altro pure lol...

Re: Il "Gioco" di Leary

Inviato: dom mar 01, 2020 1:25 am
da Fohat
Ella8_ ha scritto:
sab feb 29, 2020 8:40 pm
Secondo voi avrebbe senso integrare la lettura del libro di Leary con quella del "Bardo Tödröl Chenmo", in contemporanea?
Io ho letto più volte il manuale (anche se in ordine abbastanza sparso) e ne ho memorizzato e interiorizzato gran parte, ma non ho mai letto il testo ispiratore. Vorrei farlo, e infatti mi associo alla domanda.
@Sem in generale com'è il Bardo Todrol? Breve descrizione/consiglio di approccio alla lettura?
Grazie in anticipo se mi/ci delucidi a riguardo (: <3

Re: Il "Gioco" di Leary

Inviato: mar mar 03, 2020 10:55 am
da Sem
Non avendo letto il libro di Leary non so dirvi se ha senso leggerli in contemporanea però sicuramente ve ne consiglio la lettura.
Come approccio vi direi di fare come avevo fatto io, leggete questi due testi in contemporanea, il primo per avere il testo che si legge al defunto e il secondo per averne una spiegazione, direi più che chiara, ed una contestualizzazione.
Nel caso li vogliate leggere in sequenza vi direi di leggere prima quello al secondo link ;)

http://www.iltemplare.com/PDF/libri/Lib ... 0morti.pdf

http://www.gianfrancobertagni.it/materi ... o/lauf.pdf

Re: Il "Gioco" di Leary

Inviato: mar mar 03, 2020 8:33 pm
da Fohat
Grazie mille dei link :)

Re: Il "Gioco" di Leary

Inviato: sab mar 07, 2020 12:21 am
da Ella8_
Grazie delle informazioni Sem!