Datura (Erba del Diavolo)
Inviato: dom gen 31, 2016 4:01 pm
La Datura stamonium veniva usata dalla medicina popolare contro l'asma.
È una pianta molto velenosa per l'elevato contenuto di potenti alcaloidi.
Viene chiamata Erba del diavolo per le sue proprietà allucinogene.
Questa pianta è nota agli sciamani di tutto il mondo per il suo uso magico-cerimoniale, è stata utilizzata sapientemente anche dalle donne guaritrici europee, chiamate nel tempo "Streghe" dalla Chiesa Cattolica.
Oggi viene utilizzata in modo sicuro solo in Omeopatia per trattare stati febbrili,insonnia,e tosse spastica.
In Fitoterapia viene utilizzata la tintura per trattare forme di tremore come il Parkinson,e per trattare l'asma bronchiale.
I SEMI DEL DELIRIO (Tratto dalla rivista "Altrove" n°9)
"...mangiate, o bevute che sieno le noci metelle, causano vertigini, grossezza,
e scurità ne gli occhi, ebbriachezza, e profondissimo sonno: dopo
al che seguira un sudor freddo, vero presagio della morte vicina (...r
Erba delle streghe per eccellenza in quanto si dice che maghe e profetesse
usassero bruciare questa pianta per inalarne i vapori ottenendo un
effetto narcotico. "Erba del Diavolo", "Pomo del Diavolo" ed infine "Erba
Strega" perché fu adottato dalle maliarde e dai negromanti per provocare,
grazie al suo potere allucinogeno, visioni ed incubi.
Nei medicamenti della Dottrina Tradizionale Ebraica, la
medicina israelita citò lo stramonio come pianta narcotica che veniva
somministrata, mescolata con vino, ai condannati a morte per togliere
loro la sensibilità e la coscienza.
) bevuta al peso di quattro grani imbriaca gagliardamente, e presa al peso di due dramme ammazza
(...)". 'Grano: unità dì misura equivalente alla ventesima parte di un grammo.
Dramma: unità di misura corrispondente a 3,625 grammi.
Il Dalla Porta, elencando le sostanze che possono far "impazzire"
riporta: "Parlando dello stramonio abbiamo detto che somministrando
una dramma di semi in un bicchiere di vino, provoca nel paziente allucinazioni
meravigliose, divertenti, orribili, a seconda del carattere e dopo
il sonno svanisce ogni effetto e non si hanno danni permanenti, se ci
atterremo alle dosi previste.
Il seme dello stramonio polverizzato e sparso sulle vivande, nella quantità che se ne può prendere con tre dita, farà impazzire chi mangia di questi cibi, con gran divertimento degli astanti.
La virtù venefica si dissolve con il sonno oppure massaggiando le tempie
ed i polsi con aceto o succo di Limone".
"...pongono questa semenza in infusione di aceto per una notte, poi la
tritano molto bene, e fregano le impetigine, e l'erisipele instabili, e miliori,
e in poche fiate che l'applicano, si risanano. Bevuta di questa radice
alla quantità di una dramma con vino, provoca molto profondo sonno
con rappresentazioni di segni, e illusioni fantastiche (...)".
Antonio Scarpa ci fa sapere che molti sciamani del centroamerica assumono
una bevanda (Tonga) preparata con le capsule di questa erba per
cadere in uno stato di trance, seguito da convulsioni e da sonno profondo.
AI risveglio raccontano di essere stati a contatto con gli spiriti degli
antenati.
USO MEDICO NELL'ANTICHITA':
I gruppi maya Yaqui e Seri che abitano negli stati di Sinaloa e
Sonora e nell'Isola Tiburon, conoscono la datura con il nome di
"Toluache" che significa "veleno o narcotico divino". In quasi tutti gli
stati centrosettentrionali del Messico si usa contro i dolori reumatici
creando una macerazione alcolica con foglie e germogli teneri, da frizionare
sul corpo. Per il dolore ai piedi se ne fanno pediluvi, mentre per le
ginocchia si fanno bollire i semi e si applicano.
Contro il mal di denti si usano i semi o le foglie tostati e applicati sopra. Come antinfiammatorio
dell'utero si pongono le foglie sul ventre. Inoltre è impiegata per alleviare i disturbi gineceo-ostetrici, come il flusso mestruale, le infiammazioni vaginali, contrazioni e dolori del parto.
Si utilizza contro la tosse e l'asma fumata insieme al tabacco.
Si fa un unguento con i semi unitamente alla belladonna per fare frizioni all'addome contro i dolori del
parto e per andare in trance.
Nello stato di Oaxaca la "hierba del santo remedio" si usa per sapere quale malattia
ha una persona, quando non si ha nessun risultato con la medicina. Si tritano le
foglie e si spalmano solo sulla testa, mentre i fiori si applicano sulla nuca.
Quando la persona si addormenta sogna la malattia che ha e se è stata causata da
un maleficio. Nello stato di Puebla viene chiamata "hierba de perro", oltre che Toluache, e si dice che non si può giocare con i suoi fiori perché brucerebbero gli occhi per quanto è velenosa.
È una pianta molto velenosa per l'elevato contenuto di potenti alcaloidi.
Viene chiamata Erba del diavolo per le sue proprietà allucinogene.
Questa pianta è nota agli sciamani di tutto il mondo per il suo uso magico-cerimoniale, è stata utilizzata sapientemente anche dalle donne guaritrici europee, chiamate nel tempo "Streghe" dalla Chiesa Cattolica.
Oggi viene utilizzata in modo sicuro solo in Omeopatia per trattare stati febbrili,insonnia,e tosse spastica.
In Fitoterapia viene utilizzata la tintura per trattare forme di tremore come il Parkinson,e per trattare l'asma bronchiale.
I SEMI DEL DELIRIO (Tratto dalla rivista "Altrove" n°9)
"...mangiate, o bevute che sieno le noci metelle, causano vertigini, grossezza,
e scurità ne gli occhi, ebbriachezza, e profondissimo sonno: dopo
al che seguira un sudor freddo, vero presagio della morte vicina (...r
Erba delle streghe per eccellenza in quanto si dice che maghe e profetesse
usassero bruciare questa pianta per inalarne i vapori ottenendo un
effetto narcotico. "Erba del Diavolo", "Pomo del Diavolo" ed infine "Erba
Strega" perché fu adottato dalle maliarde e dai negromanti per provocare,
grazie al suo potere allucinogeno, visioni ed incubi.
Nei medicamenti della Dottrina Tradizionale Ebraica, la
medicina israelita citò lo stramonio come pianta narcotica che veniva
somministrata, mescolata con vino, ai condannati a morte per togliere
loro la sensibilità e la coscienza.
) bevuta al peso di quattro grani imbriaca gagliardamente, e presa al peso di due dramme ammazza
(...)". 'Grano: unità dì misura equivalente alla ventesima parte di un grammo.
Dramma: unità di misura corrispondente a 3,625 grammi.
Il Dalla Porta, elencando le sostanze che possono far "impazzire"
riporta: "Parlando dello stramonio abbiamo detto che somministrando
una dramma di semi in un bicchiere di vino, provoca nel paziente allucinazioni
meravigliose, divertenti, orribili, a seconda del carattere e dopo
il sonno svanisce ogni effetto e non si hanno danni permanenti, se ci
atterremo alle dosi previste.
Il seme dello stramonio polverizzato e sparso sulle vivande, nella quantità che se ne può prendere con tre dita, farà impazzire chi mangia di questi cibi, con gran divertimento degli astanti.
La virtù venefica si dissolve con il sonno oppure massaggiando le tempie
ed i polsi con aceto o succo di Limone".
"...pongono questa semenza in infusione di aceto per una notte, poi la
tritano molto bene, e fregano le impetigine, e l'erisipele instabili, e miliori,
e in poche fiate che l'applicano, si risanano. Bevuta di questa radice
alla quantità di una dramma con vino, provoca molto profondo sonno
con rappresentazioni di segni, e illusioni fantastiche (...)".
Antonio Scarpa ci fa sapere che molti sciamani del centroamerica assumono
una bevanda (Tonga) preparata con le capsule di questa erba per
cadere in uno stato di trance, seguito da convulsioni e da sonno profondo.
AI risveglio raccontano di essere stati a contatto con gli spiriti degli
antenati.
USO MEDICO NELL'ANTICHITA':
I gruppi maya Yaqui e Seri che abitano negli stati di Sinaloa e
Sonora e nell'Isola Tiburon, conoscono la datura con il nome di
"Toluache" che significa "veleno o narcotico divino". In quasi tutti gli
stati centrosettentrionali del Messico si usa contro i dolori reumatici
creando una macerazione alcolica con foglie e germogli teneri, da frizionare
sul corpo. Per il dolore ai piedi se ne fanno pediluvi, mentre per le
ginocchia si fanno bollire i semi e si applicano.
Contro il mal di denti si usano i semi o le foglie tostati e applicati sopra. Come antinfiammatorio
dell'utero si pongono le foglie sul ventre. Inoltre è impiegata per alleviare i disturbi gineceo-ostetrici, come il flusso mestruale, le infiammazioni vaginali, contrazioni e dolori del parto.
Si utilizza contro la tosse e l'asma fumata insieme al tabacco.
Si fa un unguento con i semi unitamente alla belladonna per fare frizioni all'addome contro i dolori del
parto e per andare in trance.
Nello stato di Oaxaca la "hierba del santo remedio" si usa per sapere quale malattia
ha una persona, quando non si ha nessun risultato con la medicina. Si tritano le
foglie e si spalmano solo sulla testa, mentre i fiori si applicano sulla nuca.
Quando la persona si addormenta sogna la malattia che ha e se è stata causata da
un maleficio. Nello stato di Puebla viene chiamata "hierba de perro", oltre che Toluache, e si dice che non si può giocare con i suoi fiori perché brucerebbero gli occhi per quanto è velenosa.