Gesú ha scritto: ↑dom gen 26, 2020 10:17 pm
Salve, ho un dubbio a cui non riesco dare risposta, ovvero: il tabacco in che parte della classificazione delle droghe va?
Ad esempio, come tutti sappiamo, l'las va negli psichedelici, la cocaina negli stimolanti e l'oppio nei narcotici. Il tabacco dove lo mettiamo? In un punto diverso? In quanto gli effetti dipendono dalla quantitá e dall'uso. Basti pensare che in antichitá veniva usato come psichedelico. Ma capite che non suona bene come psichedelico...
Come al solito le etichette e le categorie lasciano il tempo che trovano e non vale la pena farsi chi sa quali seghe mentali sulla catalogazione delle sostanze; fatta questa premessa: il tabacco contiene nicotina, principio attivo dalla tossicità abbastanza alta che agisce per lo più su recettori dell'acetilcolina e della dopamina, dunque tende a stimolare, chiaro: nelle sigarette il contenuto di nicotina è bassissimo, dipende dalla marca, ma comunque va dai 0.2mg a massimo 1mg qui in Italia, assieme a catrame e monossido di carbonio e schifezze varie (anche più tossiche e non psicoattive) dunque questa stimolazione la si avverte molto, molto poco; comunque è uno stimolante ed agisce prevalentemente sui recettori dell'acetilcolina, dopamina, epinefrina e norepinefrina entrando in quei meccanismi di ricompensa e rinforzo tipici del sistema dopaminergico, cosa che, ovviamente, la rende di facile abuso e dipendenza, come tutti sappiamo.
Comunque a meno che non si è davvero molto sensibili al principio non si avvertono degli effetti psicoattivi né miglioramento della concentrazione, attenzione, vigilanza etc. etc. dunque non ne vale la pena, specie per le altre schifezze che ci mettono dentro. Per fortuna non mi è mai piaciuto. Sì in dosi altissime è allucinogeno diciamo, ma c'è un alto rischio di problemi cardiocircolatori o comunque legati ad aumento della pressione sanguigna.
Cercavo un confine, ho trovato i frammenti di me sparsi nella sabbia.