Uso Costruttivo delle Falaridi
Inviato: mar feb 20, 2018 2:36 pm
BREVE TRATTATO SULLE FALARIDI
Questo trattato è frutto di un approccio decennale con le Falaridi, piante medicinali. Spesso mistificate, non risultano essere prese in considerazione per le proprietà terapeutiche. Pretendere da esse risultati ottenibili senza un'apposita preparazione, vuol dire perdere tempo.
Le parti utilizzabili comprendono le radici, lo stelo, le foglie e i semi. Come ben noto, quasi tutte contengono, oltre alle classiche componenti delle graminacee, veleni e alcaloidi.
Estrarre le sostanze chiave significa intraprendere una via lunga, che richiede mesi, anni. Molti penseranno che le proprietà medicinali siano da attribuire agli alcaloidi, ma chi avrà pazienza e desiderio di comprendere, capirà che questi rappresentano un aiuto in più, complementare alle altre componenti.
All'inizio di questo trattato è stato usato il termine 'mistificate', dato che le informazioni presenti nel web fanno spesso riferimento alla presunta cancerogenicità dei peli silicei dei semi (peli presenti in molte altre graminacee commestibili), ad avvelenamenti ed esperienze psicotrope lontane dalla realtà. Saranno anche informazioni vere, ma pretendere di ottenere risultati senza vedere in queste piante un'entità amica, ma severa, sembra ricondurre sempre alla strada dell'insuccesso.
E' stato utilizzato il termine generico Falaridi, senza fare riferimento a quale, perchè sta alla persona interessata scegliere o meglio, farsi scegliere; se ciò avviene. Tante quante sono le sofferenze, tante sono le piante che celano in sè il rimedio. Perciò chi otterrà beneficio, ma niente di più dalle Falaridi, non se la prenda, dovrà semplicemente farsi guidare dall'istinto, dal richiamo delle altre ed innumerevoli entità vegetali.
Ho avuto un primo approccio con le Falaridi vent'anni fà, ma dopo una brevissima esperienza dui carattere ricreativo, le avevo quasi dimenticate. Dieci anni più tardi si risvegliò in me il desiderio di riprendere con gli
esperimenti. Inizialmente mi sono fatto guidare dalle informazioni presenti sui siti internet, ma dopo aver dedotto che spesso quelle informazioni erano ambigue, ho deciso di farmi guidare da quella misteriosa sensazione che accompagnava i ragionamenti logico-razionali.
Sin da subito ho compreso che tali piante andavano raccolte a mano e così, agli inizi di luglio, mi sono accinto su un campo dove esse abbondavano. Il sole splendeva e nel dopopranzo, faceva abbastanza caldo. Erano tante che ho riempito più sacchi, per un totale
di mezzo metro cubo, messo alla rinfusa. Verso la fine del raccolto, imerso in quell'odore tipico che sprigionano, probabilmente per proteggersi dagli influssi esterni, è successo il primo (o quasi primo) avvenimento. A mezz'aria ho notato un cetriolo nero a punti rossi. Quella visione mi ha lasciato un pò perplesso, ma poco dopo arrivava un'altra visione, che mi ha fatto tornare a casa: un ragno verde, a puntini e a dir poco spaventoso, saliva lungo la mia gamba. In quell'istante ho preso paura e ho cominciato a dare schiaffi al polpaccio. Una volta rientrato, completamente lucido, ho potuto appurare che la prima, ovviamente era una visione, mentre l'altra no. Alzando i pantaloni, ho trovato un povero ragnetto, esile e per niente spaventoso, stecchito da tutti gli schiaffi che ho dato. Qui la storia si fece più interessante del previsto, così, nei giorni successivi, sono andato a raccoglierne altra.
Gran parte del raccolto è stato utilizzato come lettiera per dei roditori, che ne hanno divorata parechia nell'arco dell'anno e a distanza di un decennio, questi sono ancora belli vispi.
Una parte più piccola è stata dedicata ad una sessione di esperimenti, atti ad identificare le sostanze presenti nella pianta e per identificare il sistema più adatto di estrazione. Dopo centinaia di prove, ho notato che l'estratto più gradevole all'olfatto e dal gusto piacevole, era quello fatto con ossido di Calcio fatto reagire in acqua.
Spesso mi sono chiesto se gli avvenimenti della vita hanno già prestabilito un loro decorso, dato che dopo qualche anno dai primi approcci con la Falaride, alla quale ho dedicato e dedico parte del mio tempo libero, si sono presentati i classici problemi di salute: reumatismi, ernia al disco, emicrania e altri peggiori.
A tutte queste sofferenze ho risposto con i farmaci, che per fortuna esistono, ma inevitabilmente questi hanno i loro lati negativi. Osservando l'innumerevole quantità di estratti di piante, prevalentemente della Falaride, ho provato ad applicarli sulle zone dolenti (selezionando quelli presumibilmente più adatti).
I mali che mi assillavano comprendevano una drastica perdita di peso, dolori alla testa, alla schiena, agli arti e disturbi gastrici. Al giorno d'oggi li ho quasi dimenticati (a parte l'ernia, che è un danno meccanico non operabile, contro la quale, almeno, non utilizzo più antidolorifici, grazie alla Falaride), perchè dopo i dovuti periodi di utilizzo degli estratti, sono svaniti. Notate queste caratteristiche, dopo anni di utilizzo, mi sono sentito di consigliare gli estratti più blandi anche alle prrsone amiche. Tra i vari mali, queste piante hanno attenuato dolori e risolto alcune specie di cancro della pelle.
Ciò che gli utilizzatori saltuari non sanno, è che queste piante sono capaci di depurare l'organismo a tal punto, da non sentire più gli influssi esterni, come se formassero una barriera protettiva. Ed è a questo punto che i baciati dalla fortuna potranno appurare come comincino a manifestarsi sogni lucidi, sogni premonitori, sincronismi e percezione della realtà - che differisce dalla normalità e dall'ebbrezza. Depurati al punto giusto, si comprende che l'essere umano ha queste caratteristiche, ma che non riesce a svilupparle, perchè intrappolato nella quotidianità.
Da curioso ricercatore mi sono chiesto se le sensazioni provate sono da attribuire alla presenza degli alcaloidi, ma allontanando questi dagli estratti, ho potuto constatare che è la pianta ad essere un attivatore delle funzioni fisico-mentali. Ciò è forse da ricondurre all'utilizzo che ne ha fatto l'essere umano in tempi remoti. La funzione principale degli alcaloidi sembra essere quella di avvertirci quando stiamo abusando nell'utilizzo. Facendone uso per periodi prolungati, ho sentito 'affiorare' gli alcaloidi, che si manifestano sempre (soggettivamente) con le stesse visioni. Esse appaiono in condizioni di piena lucidità e soggettivamente, portano un messaggio, accompagnato da una latente sensazione di paura.
Gli effetti della purificazione sono osservabili a distanza di settimane, pertanto sta nella persona definire posologia e durata del trattamento.
Man mano che si prosegue con la scoperta di queste bellissima condizione, si diventa più abili nell'interpretare tutto ciò checi circonda. Tutto quello che ho da sempre interpretato come l'avvenire dei fatti, ha cominciato a prendere una forma differente: la presenza delle piante nei vari luoghi, i versi e le pose degli animali, la presenza e la posizione dei minerali. Ogni entità diventa comprensibile, nulla è affidato al caso. Tutto comincia ad avere quel profumo di eternità.
Al giorno d'oggi non mi prendo la responsabilità di invitare il prossimo a cambiare le proprie idee, ma a chi è interessato a intraprendere la via della spiritualità e del sapere con le Falaridi, posso consigliare di non pretendere tutto e subito, ma di provare una variante più semplice, fabbricandosi un cuscino imbottito di questa graminacea e dormendoci sopra...
ATTENZIONE:
-consiglio di non utilizzare macchinari e sostanze chimiche da laboratorio, per non avere pessime esperienze
-l'assunzione di inibitori MAO è nociva e pericolosa, essi possono agire giorno dopo giorno e per ripristinare l'organismo, si impiegano mesi
-l'utilizzo di alcol e stupefacenti gli effetti descritti nel trattato, nulli o quasi nulli
Questo trattato è frutto di un approccio decennale con le Falaridi, piante medicinali. Spesso mistificate, non risultano essere prese in considerazione per le proprietà terapeutiche. Pretendere da esse risultati ottenibili senza un'apposita preparazione, vuol dire perdere tempo.
Le parti utilizzabili comprendono le radici, lo stelo, le foglie e i semi. Come ben noto, quasi tutte contengono, oltre alle classiche componenti delle graminacee, veleni e alcaloidi.
Estrarre le sostanze chiave significa intraprendere una via lunga, che richiede mesi, anni. Molti penseranno che le proprietà medicinali siano da attribuire agli alcaloidi, ma chi avrà pazienza e desiderio di comprendere, capirà che questi rappresentano un aiuto in più, complementare alle altre componenti.
All'inizio di questo trattato è stato usato il termine 'mistificate', dato che le informazioni presenti nel web fanno spesso riferimento alla presunta cancerogenicità dei peli silicei dei semi (peli presenti in molte altre graminacee commestibili), ad avvelenamenti ed esperienze psicotrope lontane dalla realtà. Saranno anche informazioni vere, ma pretendere di ottenere risultati senza vedere in queste piante un'entità amica, ma severa, sembra ricondurre sempre alla strada dell'insuccesso.
E' stato utilizzato il termine generico Falaridi, senza fare riferimento a quale, perchè sta alla persona interessata scegliere o meglio, farsi scegliere; se ciò avviene. Tante quante sono le sofferenze, tante sono le piante che celano in sè il rimedio. Perciò chi otterrà beneficio, ma niente di più dalle Falaridi, non se la prenda, dovrà semplicemente farsi guidare dall'istinto, dal richiamo delle altre ed innumerevoli entità vegetali.
Ho avuto un primo approccio con le Falaridi vent'anni fà, ma dopo una brevissima esperienza dui carattere ricreativo, le avevo quasi dimenticate. Dieci anni più tardi si risvegliò in me il desiderio di riprendere con gli
esperimenti. Inizialmente mi sono fatto guidare dalle informazioni presenti sui siti internet, ma dopo aver dedotto che spesso quelle informazioni erano ambigue, ho deciso di farmi guidare da quella misteriosa sensazione che accompagnava i ragionamenti logico-razionali.
Sin da subito ho compreso che tali piante andavano raccolte a mano e così, agli inizi di luglio, mi sono accinto su un campo dove esse abbondavano. Il sole splendeva e nel dopopranzo, faceva abbastanza caldo. Erano tante che ho riempito più sacchi, per un totale
di mezzo metro cubo, messo alla rinfusa. Verso la fine del raccolto, imerso in quell'odore tipico che sprigionano, probabilmente per proteggersi dagli influssi esterni, è successo il primo (o quasi primo) avvenimento. A mezz'aria ho notato un cetriolo nero a punti rossi. Quella visione mi ha lasciato un pò perplesso, ma poco dopo arrivava un'altra visione, che mi ha fatto tornare a casa: un ragno verde, a puntini e a dir poco spaventoso, saliva lungo la mia gamba. In quell'istante ho preso paura e ho cominciato a dare schiaffi al polpaccio. Una volta rientrato, completamente lucido, ho potuto appurare che la prima, ovviamente era una visione, mentre l'altra no. Alzando i pantaloni, ho trovato un povero ragnetto, esile e per niente spaventoso, stecchito da tutti gli schiaffi che ho dato. Qui la storia si fece più interessante del previsto, così, nei giorni successivi, sono andato a raccoglierne altra.
Gran parte del raccolto è stato utilizzato come lettiera per dei roditori, che ne hanno divorata parechia nell'arco dell'anno e a distanza di un decennio, questi sono ancora belli vispi.
Una parte più piccola è stata dedicata ad una sessione di esperimenti, atti ad identificare le sostanze presenti nella pianta e per identificare il sistema più adatto di estrazione. Dopo centinaia di prove, ho notato che l'estratto più gradevole all'olfatto e dal gusto piacevole, era quello fatto con ossido di Calcio fatto reagire in acqua.
Spesso mi sono chiesto se gli avvenimenti della vita hanno già prestabilito un loro decorso, dato che dopo qualche anno dai primi approcci con la Falaride, alla quale ho dedicato e dedico parte del mio tempo libero, si sono presentati i classici problemi di salute: reumatismi, ernia al disco, emicrania e altri peggiori.
A tutte queste sofferenze ho risposto con i farmaci, che per fortuna esistono, ma inevitabilmente questi hanno i loro lati negativi. Osservando l'innumerevole quantità di estratti di piante, prevalentemente della Falaride, ho provato ad applicarli sulle zone dolenti (selezionando quelli presumibilmente più adatti).
I mali che mi assillavano comprendevano una drastica perdita di peso, dolori alla testa, alla schiena, agli arti e disturbi gastrici. Al giorno d'oggi li ho quasi dimenticati (a parte l'ernia, che è un danno meccanico non operabile, contro la quale, almeno, non utilizzo più antidolorifici, grazie alla Falaride), perchè dopo i dovuti periodi di utilizzo degli estratti, sono svaniti. Notate queste caratteristiche, dopo anni di utilizzo, mi sono sentito di consigliare gli estratti più blandi anche alle prrsone amiche. Tra i vari mali, queste piante hanno attenuato dolori e risolto alcune specie di cancro della pelle.
Ciò che gli utilizzatori saltuari non sanno, è che queste piante sono capaci di depurare l'organismo a tal punto, da non sentire più gli influssi esterni, come se formassero una barriera protettiva. Ed è a questo punto che i baciati dalla fortuna potranno appurare come comincino a manifestarsi sogni lucidi, sogni premonitori, sincronismi e percezione della realtà - che differisce dalla normalità e dall'ebbrezza. Depurati al punto giusto, si comprende che l'essere umano ha queste caratteristiche, ma che non riesce a svilupparle, perchè intrappolato nella quotidianità.
Da curioso ricercatore mi sono chiesto se le sensazioni provate sono da attribuire alla presenza degli alcaloidi, ma allontanando questi dagli estratti, ho potuto constatare che è la pianta ad essere un attivatore delle funzioni fisico-mentali. Ciò è forse da ricondurre all'utilizzo che ne ha fatto l'essere umano in tempi remoti. La funzione principale degli alcaloidi sembra essere quella di avvertirci quando stiamo abusando nell'utilizzo. Facendone uso per periodi prolungati, ho sentito 'affiorare' gli alcaloidi, che si manifestano sempre (soggettivamente) con le stesse visioni. Esse appaiono in condizioni di piena lucidità e soggettivamente, portano un messaggio, accompagnato da una latente sensazione di paura.
Gli effetti della purificazione sono osservabili a distanza di settimane, pertanto sta nella persona definire posologia e durata del trattamento.
Man mano che si prosegue con la scoperta di queste bellissima condizione, si diventa più abili nell'interpretare tutto ciò checi circonda. Tutto quello che ho da sempre interpretato come l'avvenire dei fatti, ha cominciato a prendere una forma differente: la presenza delle piante nei vari luoghi, i versi e le pose degli animali, la presenza e la posizione dei minerali. Ogni entità diventa comprensibile, nulla è affidato al caso. Tutto comincia ad avere quel profumo di eternità.
Al giorno d'oggi non mi prendo la responsabilità di invitare il prossimo a cambiare le proprie idee, ma a chi è interessato a intraprendere la via della spiritualità e del sapere con le Falaridi, posso consigliare di non pretendere tutto e subito, ma di provare una variante più semplice, fabbricandosi un cuscino imbottito di questa graminacea e dormendoci sopra...
ATTENZIONE:
-consiglio di non utilizzare macchinari e sostanze chimiche da laboratorio, per non avere pessime esperienze
-l'assunzione di inibitori MAO è nociva e pericolosa, essi possono agire giorno dopo giorno e per ripristinare l'organismo, si impiegano mesi
-l'utilizzo di alcol e stupefacenti gli effetti descritti nel trattato, nulli o quasi nulli