sisi, lunga esperienza, direi decennale. Ogni tanto riprendo ad assumere questo farmaco, per i motivi e con le precauzioni di seguito illustrate...
Innanzitutto è un dissociativo dall'effetto nullo, neanche a dosaggi elevatissimi. Ma se assunto - anche a dosaggi minimi (5 mg) - insieme al destrometorfano, ne diventa un moltiplicatore di potenza incontrollabile, gli effetti dissociativi possono mutare in qualcosa di completamente diverso, anche psichedelico ma di tipo invalidante (mi ricorda il bad trip da DMT, con visuals e suoni da film horror).
Ovviamente ti sconsiglio fortemente questa combinazione, dall'esperienza ricreativa che otterresti dal solo DXM ti ritroveresti dritto dritto al trattamento di medicina d'emergenza.
E' un farmaco che, con le opportune attenzioni per la lunghissima emivita (sapevo attorno alle 100 ore), può ridurre la tolleranza indotta da altri psicofarmaci, benzodiazepine e oppiacei in primis (il motivo per cui lo assumevo). Direi che è un fattore limitante se sei intenzionato ad interrompere la sua assunzione in cronico per poi passare a saltuarie esperienze con dxm etc.: quantomeno dovresti tenere un diario di bordo ove registrare i farmaci e le sostanze assunte, per evitare interferenze e sorpese poco simpatiche.
La memantina ha avuto utilizzi off-label infiniti, dal curare l'alcolismo, alle tossicodipendenze da oppiacei, al mitigare gli effetti degli psicofarmaci stimolanti per l'ADHD (negli U.S.), etc... La sua prescrizione deve tener conto di problemi di salute del soggetto, prestando attenzione a: problemi a fegato e renali, problemi d'ipertensione, altri farmaci assunti per altre patologie che possano interferire con la memantina.
Il dosaggio da assumere deve essere minimo, quasi impercettibile, aumentandolo ogni settimana sempre con minimi incrementi (max 2,5 mg) prima di arrivare alla dose desiderata (anzi: prescritta dal medico): se l'incremento è troppo brusco, apparentemente non si percepiscono differenze particolare se non un po' d'insonnia (su una minima percentuale della popolazione, a cui appartengo

, ha effetto stimolante), ma senza preavviso si viene colpiti da black-out della memoria MOLTO fastidiosi (dimenticavo il PIN bancomat o dove parcheggiavo l'auto, incredibile!!!). Idem lo scalaggio per la dismissione del farmaco, procedendo a diminuire le dosi quasi impercettibilmente.
Ormai da qualche anno è reperibile il farmaco equivalente, ad un costo accessibile, mentre nel 2005 era in commercio solo il brand originale, costosissimo, utilizzato per contrastare il morbo d'Alzheimer: solo verso il 2010 è caduto il mito-memantina, considerata dai nuovi studi un farmaco appena efficace quando l'Alzheimer è ai suoi prodromi. Inefficace del tutto a curare la demenza.
Come nootropico? Immagino sia un farmaco off-label molto soggettivo, forse migliora gli effetti sull'umore e la ritenzione mnemonica quando combinato ad esempio al noopept o ai -racetam/-finil, ma anche no, come nel mio caso.
Spero di non averti fatto sbadigliare con questo post
