Differenze tra isolamento tramite agar o per continua clonazione
Inviato: sab gen 30, 2021 1:00 pm
Salve a tutti! Pongo questa domanda in particolare a chi è esperto di agar work e mi chiedevo, poiché neanche su shroomery sono riuscito a trovare risposta a questo mio dilemma, quali fossero le differenze e i vantaggi tra le queste due tecniche di isolamento di una genetica.
Mettiamo che si sia esportato un sample di tessuto da un certo esemplare. Per procedere all'isolamento dei caratteri desiderati ho visto procedere in due modi, ma non mi sono chiari i vantaggi e le principali possibilità che offrono.
1ª tecnica
Si mette il sample su agar. Quando è già visibile una buona crescità si procede selezionando una parte del micelio che presenta alcune caratteristiche ricercate (ad esempio crescita più veloce o rizomorfica di un ramo rispetto agli altri) e si mette su altro agar. Si continua così più volte finché la crescita non è più irregolare come all'inizio, ma è regolare (a cerchio) e la genetica si può dire isolata.
2ª tecnica
Si mette il sample su agar. Lo si fa crescere completamente, senza dare importanza al fatto che non cresca omogenea ente. Una volta completata la crescita su tutto l'agar, lo si usa per colonizzare barattoli di grano o altro, che poi verranno usati come spawn per bulk. Una volta che i vari bulk producono nuovi esemplari si prende un sample di tessuto da uno che presenta caratteristiche simili a quelle dell'esemplare di partenza. A questo punto si ricomincia da capo più volte finché tutti gli esemplari prodotti presentano le caratteristiche ricercate, e la genetica si può dire isolata.
Ora veniamo ai dilemmi:
Partendo dal fatto che l'esemplare che si decide di clonare non è isolato, ma è composto di diverse genetiche unite (tant'è vero che mettendo il sample su agar questo crescerà in modo irregolare mettendo in mostra tutti i rami genetici di cui è composto) che vantaggi presenterebbe la 1ª tecnica? Si tratta di isolare un ramo che si, presenta crescita più veloce o appare più sano rispetto ad altri, ma non si sa nella pratica che tipo di frutto produrrebbe (grande, piccolo, che cresce in cluster o meno) e inoltre si andrebbero a mutilare le genetiche di partenza dell'esemplare che si vuole clonare selezionando solo una genetica tra le tante presenti. Ci troveremo alla fine si con una genetica isolata, ma che poco avrà a che fare con l'esemplare di partenza. Si è isolato qualcosa, ma non si sa effettivamente cosa. Mi sembra molto una selezione alla cieca sperando di ottenere qualcosa di sufficiente.
La 2ª tecnica invece è senz'altro più lunga da completare, ma mi pare molto più razionale.
Ora, sapendo che tra di voi ci sono degli amanti dell'agar work come @asklepios vi chiedo quali possano essere i vantaggi di queste due tecniche, quale potrebbe essere migliore e se non ho preso qualcosa in considerazione.
Grazie mille a chi si è preso qualche minuto per leggere questo vangelo, fatemi sapere
Mettiamo che si sia esportato un sample di tessuto da un certo esemplare. Per procedere all'isolamento dei caratteri desiderati ho visto procedere in due modi, ma non mi sono chiari i vantaggi e le principali possibilità che offrono.
1ª tecnica
Si mette il sample su agar. Quando è già visibile una buona crescità si procede selezionando una parte del micelio che presenta alcune caratteristiche ricercate (ad esempio crescita più veloce o rizomorfica di un ramo rispetto agli altri) e si mette su altro agar. Si continua così più volte finché la crescita non è più irregolare come all'inizio, ma è regolare (a cerchio) e la genetica si può dire isolata.
2ª tecnica
Si mette il sample su agar. Lo si fa crescere completamente, senza dare importanza al fatto che non cresca omogenea ente. Una volta completata la crescita su tutto l'agar, lo si usa per colonizzare barattoli di grano o altro, che poi verranno usati come spawn per bulk. Una volta che i vari bulk producono nuovi esemplari si prende un sample di tessuto da uno che presenta caratteristiche simili a quelle dell'esemplare di partenza. A questo punto si ricomincia da capo più volte finché tutti gli esemplari prodotti presentano le caratteristiche ricercate, e la genetica si può dire isolata.
Ora veniamo ai dilemmi:
Partendo dal fatto che l'esemplare che si decide di clonare non è isolato, ma è composto di diverse genetiche unite (tant'è vero che mettendo il sample su agar questo crescerà in modo irregolare mettendo in mostra tutti i rami genetici di cui è composto) che vantaggi presenterebbe la 1ª tecnica? Si tratta di isolare un ramo che si, presenta crescita più veloce o appare più sano rispetto ad altri, ma non si sa nella pratica che tipo di frutto produrrebbe (grande, piccolo, che cresce in cluster o meno) e inoltre si andrebbero a mutilare le genetiche di partenza dell'esemplare che si vuole clonare selezionando solo una genetica tra le tante presenti. Ci troveremo alla fine si con una genetica isolata, ma che poco avrà a che fare con l'esemplare di partenza. Si è isolato qualcosa, ma non si sa effettivamente cosa. Mi sembra molto una selezione alla cieca sperando di ottenere qualcosa di sufficiente.
La 2ª tecnica invece è senz'altro più lunga da completare, ma mi pare molto più razionale.
Ora, sapendo che tra di voi ci sono degli amanti dell'agar work come @asklepios vi chiedo quali possano essere i vantaggi di queste due tecniche, quale potrebbe essere migliore e se non ho preso qualcosa in considerazione.
Grazie mille a chi si è preso qualche minuto per leggere questo vangelo, fatemi sapere
