Ciao a tutti, chiedo un consiglio per un amica che vive fuori Italia
La sua idea è creare una patch di azurescens nel bosco, il clima è quello collinare delle medie latitudini, quindi adatto
Ha ordinato da uno shop il kit di coltivazione. Le istruzioni dicono di pastorizzare (bollire) il cippato, sbriciolargli dentro il micelio col cippato ancora umido, mettere nelle classiche vaschette con un cartone sopra per tenere aperto il coperchio senza bagnare, poi in un mese il micelio dovrebbe aver colonizzato l’intera vaschetta, al che é pronto per essere trasferito outdoor innestandolo su una quantità maggiore di cippato pastorizzato.
Lei ha seguito tutte le istruzioni, le vaschette sono da un mese in una stanza buia a circa 18 gradi di temperatura, ma la colonizzazione è lentissima. Dai frammenti di micelio partono pochi filamenti di ife, ma mi ha detto che è ben lontano dal colonizzare il tutto. L’umidità è una sua preoccupazione, in quanto il cippato ormai è appena umido con poche goccioline sulle vaschette.
Ora è indecisa se attendere ancora, bagnare leggermente con acqua distillata il cippato iniettato o boh.
Mi diceva che stava anche pensando di mettere dei tappetini riscaldanti, ma gli azurescens colonizzano a temperatura ambiente anche da noi, non dovrebbe essere necessario e anzi potrebbe danneggiare il micelio andare ai classici 28 gradi.
Cosa le suggerite?
Coltivazione P. azurescens outdoor
- psycoscaper
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Coltivazione P. azurescens outdoor
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- albert ergot
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Re: Coltivazione P. azurescens outdoor
Non ho esperienza con gli azurescens, quindi non mi esprimo su modalità e temperature.psycoscaper ha scritto: ↑dom mar 16, 2025 6:08 pmMi diceva che stava anche pensando di mettere dei tappetini riscaldanti, ma gli azurescens colonizzano a temperatura ambiente anche da noi, non dovrebbe essere necessario e anzi potrebbe danneggiare il micelio andare ai classici 28 gradi.
Però se intendi appoggiare semplicemente le vaschette sul tappetino riscaldato, ti direi di non farlo. Finiresti per avere una temperatura, non controllata, probabilmente troppo alta e non uniforme.
Invece costruirsi un incubatore è molto facile e costa poco, ti servono: una scatola abbastanza capiente (io uso le SAMLA IKEA da 45 litri con coperchio), una serpentina riscaldante per terrari (io ne uso una da 50W) e un termoregolatore qualunque. Disponi la serpentina sul fondo in modo uniforme, mentre sopra/tra metti un distanziatore qualunque (io uso 4 triangoli di cartone sul quale appoggio un piano sempre di cartone). A questo punto disponi le vaschette sul piano, chiudi (non importa che sia ermetico, anche perché usciranno i cavi) e lascia la sonda del termoregolatore penzolare appena sopra le vaschette, magari fissata con del nastro adesivo. Ora imposta il termoregolatore, sperimenta pure, ma io di solito metto il minimo alla temperatura che voglio e il max circa 0.2 °C sopra.
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Re: Coltivazione P. azurescens outdoor
Io devo fare la stessa cosa, che sia lento soprattutto all'inizio mi sembra normale. Non c'è bisogno di bagnare ulteriormente, attendi pure.
Ragazza acidella

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Re: Coltivazione P. azurescens outdoor
Ciao, mi riferiscono che per ora il micelio sta colonizzando molto molto lentamente il truciolato, le dico di aspettare ancora un pochino poi quando arrivano delle belle piogge primaverili (speriamo presto) penso sia meglio che la mia amica metta tutto in bosco…vi farò sapere!
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Re: Coltivazione P. azurescens outdoor
Assicurati che prima sia abbastanza colonizzato così è più resistente alle condizioni esterne e c'è meno spazio fisico per la colonizzazione di altri funghi o batteripsycoscaper ha scritto: ↑dom apr 06, 2025 2:46 pmCiao, mi riferiscono che per ora il micelio sta colonizzando molto molto lentamente il truciolato, le dico di aspettare ancora un pochino poi quando arrivano delle belle piogge primaverili (speriamo presto) penso sia meglio che la mia amica metta tutto in bosco…vi farò sapere!
Ragazza acidella

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Re: Coltivazione P. azurescens outdoor
ciao
quoto alla grande il messaggio di @albert ergot
io, invece della scatola ikea, ho optato per un contenitore di polisterolo.
contiene e non disperde calore in modo molto efficiente.
forse la colonizzazione è lenta proprio per i 18 °C. se ha la possibilità, deve portare la temperatura un pò più alta e forse accelera i tempi.
tienici aggiornati....siamo tutti dei curiosoni
P.S. non sono e non voglio essere un pavone, ma se vai sul mio diario puoi trovare qualche spunto per la colonizzazione nel polisterolo.
quoto alla grande il messaggio di @albert ergot
io, invece della scatola ikea, ho optato per un contenitore di polisterolo.
contiene e non disperde calore in modo molto efficiente.
forse la colonizzazione è lenta proprio per i 18 °C. se ha la possibilità, deve portare la temperatura un pò più alta e forse accelera i tempi.
tienici aggiornati....siamo tutti dei curiosoni


P.S. non sono e non voglio essere un pavone, ma se vai sul mio diario puoi trovare qualche spunto per la colonizzazione nel polisterolo.
- albert ergot
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Re: Coltivazione P. azurescens outdoor
È un'ottima idea! Ma tanto solitamente si tratta di pochi gradi in più rispetto alla temperatura ambiente e una scatola IKEA la posso riusare ed esteticamente non è così orribile da vedersi (abito in un bilocale).ilviaggiatore ha scritto: ↑mar apr 15, 2025 12:36 pmio, invece della scatola ikea, ho optato per un contenitore di polisterolo.
Curiosità, dove hai trovato scatole di polistirolo così grandi? Chiedo perché io ci metto anche i barattoli. Probabilmente un frigo da campeggio da due soldi funzionerebbe altrettanto bene, ma solito problema: brutto, non riusabile.
mind carver
- ilviaggiatore
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Re: Coltivazione P. azurescens outdoor
ciao @albert ergotalbert ergot ha scritto: ↑mar apr 15, 2025 1:42 pmilviaggiatore ha scritto: ↑mar apr 15, 2025 12:36 pmio, invece della scatola ikea, ho optato per un contenitore di polisterolo.
Curiosità, dove hai trovato scatole di polistirolo così grandi? Chiedo perché io ci metto anche i barattoli. Probabilmente un frigo da campeggio da due soldi funzionerebbe altrettanto bene, ma solito problema: brutto, non riusabile.
ho trovato questi contenitori in ospedale vicino ad un bidone dell'immondizia.
con questa tipologia di contenitori ci trasportano farmaci o altre cose che devono obbligatoriamente viaggiare al freddo.
hai perfettamente ragione che sono bruttissimi da vedere , ma ti posso garantire che hanno anche la funzione di frigorifero (ovvio che devi inserire dentro bottiglie di acqua ghiacciata ), a volte lo porto al fiume....SANTO PSEUDOFRIGO.
Capisco che non tutti possono recuperare tali contenitori, ma come alternative ti posso suggerire questi:
-contenitori per il trasporto latticini ed in particolar modo le mozzarelle di bufala,
-contenitori per il trasporto carne (se compri carne online di solito spediscono con questi contenitori di polistirolo),
-contenitori per il trasporto vivande calde da mense o simili,
-te lo puoi costruire (una semplicità unica nel farlo, in più lo smonti e lo riponi , così non hai neanche il fattore "bruttezza")

-altrimenti puoi rivestire internamente la tua scatola ikea, vero è che riduci lo spazio però crei un ambiente molto più caldo.