Ok, di essiccazione e concia ne parleremo a suo tempo nella sezione adatta.
Nel frattempo, per quelli che conoscono l'inglese c'e' un sito americano che si chiama How To Grow Tobacco
http://howtogrowtobacco.com
Essendo un sito americano, chi non e' gia' abituato a tradurre mentalmente il loro sistema di misure fara' bene a procurarsi una tabella di conversione (ce ne saranno su internet, immagino).
Un paio di anni fa provai per la prima volta a seminare tabacco (virginia) ma fu soffocato dalle erbacce prima che potesse cominciare a venire su.
Questa volta ho "cotto" il terreno in un pentolone per alcune ore in modo da ammazzare i semi di erbacce. Un modo piu' semplice e' quello di comprare della torba da germinazione al consorzio (o dal fioraio)
Il consorzio vende anche le cassette da germinazione in polistirolo, praticamente pezzi di polistirolo tipo 60x40x5 o qualcosa del genere, nei quali sono ricavati dei buchi a forma di cono tronco con buchetto di drenaggio in fondo. Praticamente ogni cassetta e' una serie di mini-vasetti per piante. Di solito e' possibile farsene ragalare di usate dagli agricoltori, ma bisogna presentarsi al momento giusto.
Il momento di seminare il tabacco (qualsiasi tipo, rustica compresa) e' la primavera, ma non e' detto che bisogni aspettare fino a quando si va in giro a mezze maniche.
Il sito americano avendo utenti da tutti gli Stati Uniti e oltre, quindi climi diversissimi dal subtropicale al subartico passando per tutte le gradazioni di semidesertico e temperato, tendono a definire il momento giusto come "dopo l'ultima brina" (after last frost)
Questo significa che se non c'e' piu' rischio di alzarsi al mattino e trovare che la rugiada mattutina si e' ghiacciata, allora si puo' gia' seminare il tabacco.
In certe zone d'Italia (dove abito io, per esempio) la brina e' rarissima, quasi non esistente. In quel caso di solito e' meglio aspettare fino a... adesso.
Meta' febbraio, fine febbraio, e fino a circa fine marzo, a seconda delle annate e del clima locale.
Quest'anno l'inverno e' stato mite e la primavera sembra un po' in anticipo: molti alberi da frutto cominciano gia' a fiorire, con circa un mese di anticipo sull'anno scorso e forse un paio di settimane rispetto alla media (mai calcolato una media precisa, ma piu' o meno)
Quindi ho seminato i miei rustica e virginia (e papaveri) in cassette da germinazione poco piu' di una settimana fa, forse dieci giorni.
La rustica e i papaveri hanno cominciato a venire su in tipo cinque o sei giorni o giu' di li. Ancora niente virginia, invece.
I semi di tabacco vengono attivati dalla luce, non dalla temperatura o dall'umidita' o una combinazione delle due, ma solo dalla luce. Per quello i semi non vanno interrati ma semplicemente ''versati" quanto piu' possibile vicino al centro di ogni 'vasetto' della cassetta.
Poi ovviamente una volta attivato dalla luce il seme deve trovare le giuste condizioni di temperatura e umidita', altrimenti muore.
Io finora ho cercato di tenere il terreno sempre umido ma senza inondarlo, quindi un'annaffiata alla sera se il tempo e' nuvoloso e una in piu' al mattino se c'e' il sole.
A proposito, per i primi tempi ho messo le cassette in un posto soleggiato ma riparato in caso di pioggia (il lato sud di una tettoia) perche' ho pensato che una pioggia un po piu violenta poteva rovinare tutto.
Le prime annaffiate le facevo con lo spruzzino, poi sono passato ad un annaffiatoio piu' delicato possibile, e credo che entro una settimana massimo due potrei tirare secchiate d'acqua senza fare danno, ma allora sara' tempo per trapiantare.
(Nota linguistico culturale: per qualche motivo arcano, da queste parti l'annaffiatoio si chiama
pizzopàpero, e quindi un piccolo innaffiatoio viene logicamente (?) chiamato
pizzopapariéllo).
Due o tre semi per vasetto dovrebbero bastare, ma essendo veramente piccolissimi (paragonabili a granelli di sabbia) anche armandosi di mano ferma e santa pazienza sara' difficile farne cadere meno di cinque o sei per vasetto. Io misi i semi in una carta piegata piegata in due che tenevo con la sinistra, mentre con la destra tenevo uno spillo che usavo per spingere in avanti un po' di semi. Ci ho messo quasi due ore a seminare circa 500 piantine in totale tra rustica virginia e papaveri.
L'anno prossimo avendo (si spera) molti piu' semi, credo che li mescolero' alla sabbia e spargero' la mistura sulle cassette tipo parmigiano sui maccheroni; ma per quest' anno, avendo relativamente pochi semi, ho cercato di sprecarne meno possibile.
In conclusione, chi abita lungo le coste e le zone pianeggianti probabilmente puo' cominciare a seminare, anzi in alcune zone del sud e isole e' gia' un po' tardi (ma ancora abbondantemente in tempo).
Quelli che invece abitano nelle zone montuose che sono la maggioranza del territorio (ma popolato meno densamente)... dipende.
Le zone montuose d'Italia sono tante e molto diverse, non si puo' dare consigli che valgano per tutti. Quello che posso dire e' che il foto periodo e' buono ma e' meglio aspettare la luna nuova e seminare durante i giorni immediatamente seguenti (quindi circa due settimane da adesso), e poi ognuno si regola tenendo presente il clima locale: se non c'e' piu' rischio di gelate notturne, si puo' procedere.
SITUAZIONE LEGALE (Per la serie "Conosci i tuoi diritti")
Quando ero ragazzo la coltivazione del tabacco era vietata agli "hobbisti" e praticata esclusivamente da un numero ristretto di agricoltori in possesso di una speciale licenza, e sotto controllo: poiche' il tabacco era monopolio di stato, la GdF veniva mandata a controllare la produzione
contando le foglie a una a una!
Immaginate un po' che rottura di coglioni, sia per gli agricoltori che per i finanzieri.
Oggi per fortuna le cose sono cambiate: il tabacco non e' piu' monopolio di stato ma e' pur sempre soggetto a tassazione con aliquote scatena-rivoluzione (peccato... o forse fortuna che il popolo italiano non e' per sua natura rivoluzionario ma piuttosto "culo al muro e tira a campare". Ma quella e' un'altra storia).
In pratica, secondo la legge vigente e' ammessa la coltivazione di piccole quantita' di tabacco per uso personale, ma non si puo' vendere il prodotto. La produzione a scopo commerciale e la vendita sono ancora regolamentate da leggi piuttosto severe (e per forza, con quelle tasse), e quindi conoscendo il sistema investigativo-giudiziario all'italiana, secondo cui ognuno e' colpevole a meno di riuscire a dimostrare la propria innocenza arricchendo avvocati gia' miliardari, credo che sia buona norma interpretare il significato di "piccola quantita'" in modo piuttosto restrittivo.
Per esempio, 50 piante non credo che nessuno avrebbe da ridìre; un centinaio di piante non dovrebbero essere un problema ma non si sa mai; e con 1000 piante probabilmente finisci in galera anche senza aver venduto niente perche' l'Italia e' il paese dove la famigerata "Squadra Chiaroveggenti" conosce in anticipo le tue intenzioni e puo' farti condannare per un reato non ancora commesso (vedi "detenzione a scopo di spaccio", per esempio... ma anche quella e' un'altra storia)
(PS: il tabacco vuole il sole. Approfondiremo questo punto quando sara' tempo di trapianto)