-----PRIMA PARTE-----
Ciao a tutti, premessa: sono un ragazzo di 23 anni, con esperienze pregresse di psicoterapia (esito molto positivo) a causa dell'ansia, la psicoterapia mi ha aiutato molto a capire l'ansia e a non averne paura.
Qualche mese fa ho fatto la mia prima esperienza con un blotter da 130 ug di LSD e volevo raccontarvi ciò che ricordo del viaggio.
Ero da solo in casa, una domenica mattina, avevo programmato l'esperienza per il sabato mattina ma per "colpa" di una serata con i miei amici il venerdì sera, il sabato è volato via. Decido comunque di prenderla, erano le 9:30 e stavo guardando una puntata di "The Mandalorian", tutte le puntate precedenti le avevo viste da fatto (erba) e quindi mi sembrava un buon intrattenimento per aspettare la salita dell LSD.
Purtroppo non ricordo con precisione gli orari ma cercherò comunque di dare un idea del tempo.
Dopo circa 30 minuti dall'assunzione inizio a sentire un' agitazione sempre crescente, senza troppa ansia, ero in un buon mood anche se un pò stanco.
Mi alzo e inizio a camminare per cacciare via un pò di quella tensione che si stava accumulando, ma niente da fare.
Passano altri 30 minuti (circa) e l'agitazione inizia a calare spontaneamente e inizio a sentirmi più rilassato, mi accorgo che inizio a ragionare in modo non convenzionale, come se percorrendo le stesse vie di pensiero non arrivassi alle solite conclusioni, ma niente di straordinario.
Inizio a pensare a tutte le cose che mi rendevano triste in quel periodo e riesco forse finalmente ad ammetterlo a me stesso, a piangere e liberarmi. Dopo aver riflettuto e pianto mi sento quasi come rinato, libero di un peso che mi stavo portando dietro da qualche mese, provo una sensazione di amore e compassione che mi spinge ad abbracciare la porta della camera, in quel momento la porta mi capiva, aveva un anima e sapeva cosa avevo provato e lei mi poteva sentire, ho amato la porta di camera mia e mi sono commosso mentre l'abbracciavo. Ogni volta che ci penso mi viene un sacco da ridere, ma quello che provavo era così forte che in quel momento mi sembrava giusto.
Poco dopo (10 minuti?) inizio a sperimentare una sensazione che non sono riuscito a descrivere con una metafora migliore di "tutte le emozioni solite e note vengono prese e messe in un mixer e tritate e mescolate per formarne di nuove". Non riuscivo più a provare ciò che provavo da sobrio, la felicità, l'euforia, la gioia, l'ansia, la paura, e tutte le altre sensazioni era come se fossero sempre loro ma mascherate per carnevale, se mi aspettavo di provare ad esempio ansia o euforia le provavo ma le "sentivo" come se fossero nuove e diverse dal solito, mascherate forse è un buon termine, mi sembrava anche che se provate contemporaneamente si combinassero per crearne una completamente nuova.
Di li a poco (in totale direi 1.30h dall'assunzione) inizio ad avere allucinazioni visive, le prime allucinazioni di sempre, esteticamente bellissime.
Davanti alla finestra avevo appeso una coperta con una miriade di stelline bianche disposte in file ordinate sullo sfondo verde-acqua (non ho le tapparelle sulla finestra della camera) e in modo completamente naturale ogni dettaglio della coperta su cui si sofferma lo sguardo viene reinterpretato e riorganizzato dalla mente che crea delle forme geometriche perfette su tutta la coperta, ordinate e spaziate in modo perfetto, esattamente nel modo in cui potrebberò più soddisfare la mente.
Non penso di poter ricordare o descrivere tutte le forme e composizioni che ho visto ma credo di non aver mai guardato niente di più appagante e rilassante di quello spettacolo che la mente stava creando per me (o per se stessa). Ricordo che ad un certo punto le file di stelle hanno iniziato a scorrere e sostituirsi tra di loro con movimenti ondulatori, i contorni delle punte si illuminavano a giro di rosso, blu ,verde, giallo e sembravano pulsare, la coperta come anche le pareti e il soffitto iniziavano a "respirare", tutto sembrava "gonfio" e in continuo gonfiarsi e sgonfiarsi, il soffitto sembrava moolto curvo.
Anche la porta in legno sembrava prendere vita con i suoi motivi lignei che scorrevano e mutavano.
Guardo le piastrelle, non avevo mai fatto caso alle piastrelle da che vivevo in quella casa, si riempiono di figure geometriche perfette, con temi esagonali, pentagonali, mandala e figure che fioriscono e nascono da qualsiasi dettaglio della piastrella,
creano pattern che ricoprono tutto il pavimento, indipendentemente che io mi muova o resti fermo, le mie piastrelle continuano a cambiare.
Una caratteristica che ho notato delle allucinazioni da LSD è che sono quasi tutte a simmetria centrale, mi sono anche accorto che se provo ansia le figure che vedo iniziano a diventare irregolari, con molti spigoli disordinati, "pungenti" e non simmetrici, vedevo anche figure molto simili ad occhi che mi osservavano(sarà così che la mia mente interpreta l'ansia? boh), mentre quando ero positivo e rilassato le figure riacquistavano ordine e simmetria.
Direi che sono passate almeno 2-3 ore dall'assunzione al momento di queste episodi di allucinazioni.
In un momento che definirei di "picco" mentre fissavo il soffitto sdraiato sul letto, vedo tra le varie figure geometriche "senza carattere" anche un simbolo che ho subito sentito essere Maya, un serpente arrotolato su se stesso che formava una S con molte curve (come molte S in colonna) e subito dopo due gechi simmetrici disposti come lo yin e lo yang con la pelle fatta da tanti cristalli. Ho cercato in internet l'immagine del serpente che ho visto ma non ho trovato nessuna corrispondenza esatta, solo molti disegni e sculture che mi facevano provare la stessa sensazione di quando ebbi l'allucinazione.
Secondo me sono immagini che abbiamo tutti in qualche modo impresse nella nostra memoria e quando si usano psichedelici (vedi Maya con i funghetti) vengono evocate e diventano "visibili" in modo consapevole.
Direi che posso interromopere qui la prima parte perchè mi sto dilungando forse troppo, per quanto riguarda le allucinazioni visive ho detto tutto, nella seconda parte parlo di esperienze più "spiriturali".
-----SECONDA PARTE-----
Ero decisamente nel picco dell'esperienza, mentre cammino in sala e osservo il pavimento decido di sedermi, appena mi siedo vengo travolto da un'ondata di calma meditativa e non riesco a chiudere gli occhi ne a distogliere lo sguardo dalla piastrella davanti ai miei occhi, cioè potevo ma in quegli istanti mi avrebbe richiesto uno sforzo enorme che mi avrebbe creato disagio.
Vengo rapito dalle solite allucinazioni che fiorivano davanti ai miei occhi e mi sembra che il tempo si fermi.
Mi immagino di essere sdraiato sul letto e mi concentro su questa immagine, ad un tratto non mi sembra neanche di essere seduto per terra in sala ma di essere veramente in camera sul letto, provo a muovere lo sguardo per avere la conferma di essere in sala ma la mente comunque mantiene fissa l'immagine che vedevo fino a quel momento, provo a parlare allora e mi sento distante, come se in sala ci fosse un'altra persona che non sono io, ma che ha la mia stessa voce ed io la sto ascoltando dalla camera, non ricevo più input tattili dalle mani o dal corpo, come se si fosse addormentato. E' come se con il pensiero avessi spostato la mia percezione fuori dal corpo, lo trovo assurdo ma sembra più reale di quanto potessi immaginare, non mi impanico e riesco finalmente ad alzarmi.
Subito dopo essermi alzato ricomincio a camminare e sento come se ogni tot di secondi (3-4 secondi?) la mia anima si fermasse esattamente come una copia fantasma nella posizione del mio corpo, che invece continua a muoversi ma in slow motion, e rientrasse di colpo nel corpo riacquistando la velocità e la percezione "normale" del tempo. Mi succede 5 o 6 volte e poi svanisce anche quest'effetto.
Nel frattempo continuo ad avere una sensibilità quasi nulla nelle punte delle dita e la metà sinistra della faccia mi sembra che sia paralizzata e elettrificata allo stesso tempo, con un fischio persistente ma ignorabile nell'orecchio.
Saranno passate ormai 5-6 ore dall'assunzione e sento che gli effetti stanno calando, provo le prime sensazioni di "ritorno a casa", iniziano a ritornare alcuni percorsi mentali soliti, la memoria e le associazioni tipiche degli oggetti di casa mia, ma sono comunque ancora in trip.
Iniziano a venirmi i primi dubbi su quanto diamine duri questa sostanza, non mi sentivo sobrio e il giorno dopo dovevo andare a lavoro, iniziano ad insinuarsi i primi pensieri inpanicanti.
Li ignoro e decido di uscire, camminare sembra stranissimo, penso di saltellare ad ogni passo e mi guardo nei vetri delle macchine per cercare conferma, ma riesco a malapena a concentrarmi sulla la mia faccia, figuriamoci se riesco a capire come cammino.
Mi rendo conto di quanti pattern geometrici e simmetrici esistono all'aperto e che diamo per scontati , nella pavimentazione del marciapiede, nell'intonaco delle case, nei cancelli, ecc. Molti vengono creati anche dalla mia mente e non riesco a capire se sono ancora allucinazioni o il muro di quella casa sia davvero pieno di righe precise ordinate.
Rido e continuo a camminare guardando un marciapiede fin troppo perfetto per essere vero, sono ancora allucinato, ok.
Arrivo ad un parchetto e mi siedo su una panchina, ci sono un papà e un bambino che giocano a pallone e vi giuro che erano bellissimi, la natura intorno al campetto da basket era bellissima, loro due che giocavano, come la luce del sole colpiva gli alberi, le foglie, l'erba, il paesaggio era diverso dal solito, più significativo (riproverò allucinogeni all'aperto perchè penso che sia un ambiente che può regalare molte emozioni).
Decido di prendere un pullman per farmi trasportare attraverso altri paesaggi e sperimentare l' LSD in situazioni diverse.
Purtroppo inizia a calare il sole e mi si riempie l'anima di tristezza, non appena mi accorgo che la giornata sta per finire, come se fossi giunto alla resa dei conti con le mie paure, non posso più scappare, devo pensare al fatto che non sono per niente sobrio e che inqueste condizioni non potrò affrontare una giornata di lavoro (faccio l'ingegnere), pessima scelta la prima LSD di domenica.
Mi riempio di angoscia e inizio a piangere alla fermata del pullman, aspetto il pullman, mi asciugo le poche lacrime e torno a casa.
Entro in casa e scoppio a piangere di nuovo per l'ansia, ma mi calmo rincuorato dagli effetti che inizano a calare in maniera sempre più evidente, il fatto di non aver mai provato la "discesa" dall'LSD ha sicuramente favorito il panico di non sentirmi sobrio.
Guardo la tv fino alle 22:30 circa (passate +- 13 ore). Decido che sono abbastanza coraggioso per smettere di distrarmi e andare a dormire con i miei pensieri, all'inizio mi aspettavo di nuovo il panico ma riacquisto la ragione giusto in tempo per mettere a posto ogni ansia, provo ad addormentarmi e appena entro nella fase di incoscenza del sonno mi sveglio di soprassalto, mi succede una decina di volte ma mi addormento senza altri traumi.
Il giorno successivo a lavoro lo vivo inizialmente con molta ansia ma mi accorgo di essere perfettamente sobrio, cala l'ansia e vivo i 2 giorni seguenti con un afterglow che mi fa ragionare su quanto poco basti per essere felici, e quanto forse dovremmo rinunciare alla comodità della gratificazione per poter ottenere un piacere più puro e semplice apprezzando l'essenziale che la natura (anche umana) ci offre.
Ovviamente non dico che sia facile, ma è comunque un obbiettivo interessante.
Spero non sia troppo lungo e se siete arrivati fino a qui grazie

Spero possa essere interessante e d'aiuto a chi volesse farsi un'idea di come potrebbe sembrare un primo trip di LSD.
Non prendetela di Domenica se Lunedi dovete lavorare!!