Mi aggrego a questo post sulle "ricette" e "cotture".
Ho provato 70 g di Caapi Cielo + 12 di Chaliponga.
Ho usato limone (mai più, praticamente bevevo e quasi vomitavo già al 2 sorso, tanto che ho dovuto fermarmi a 20 ml)
Dopo 1 ora in cui mi ero rassegnato a non sperimentare nulla, mi alzo dal divano per andare in cucina...
5 minuti e devo tornare perchè tutto comincia a diventare liquido...le pareti si squagliano, e galleggio ovunque.
Inizia un viaggio intensissimo per me tutto nuovo: è la prima volta che sento appieno la chali, prima ho sempre utilizzato la Chakruna.
La combo di queste due piante è molto "luminosa" ed eterea (ci sta tutto il nome Cielo), per quanto nulla mi ha risparmiato una buona mezz'oretta di spazi di "perdizione" senza alcun punto di riferimento. Le visioni erano cosi incredibilmente continue e meravigliose, che a volte era difficile riaprire gli occhi e "tornare" (fortuna che ho i miei piccoli trucchetti).
Rispetto alla Muricata, diciamo che quest'ultima ti porta più in territori cupi, angoscianti (sarà per questo che era in passato appannaggio più degli sciamani). Se cotta bene, ci vuole un bel po' di esperienza e coraggio per affrontare un viaggio solitario. O almeno cosi è stato per me, che mi sono sentito catapultato per davvero nel mondo "degli spiriti", intese come energie ancor più che come visioni.
La purga è stata breve, ma qui c'entra la quantità di Ayahuasca bevuta perchè il limone l'ha resa imbevibile e se avessi superato i 20 ml l'avrei vomitata. Ho obiettivamente ingerito troppo poca Caapi, e l'effetto inibitore dei Maoi ha atteso 1 h a farsi sentire. E forse è stato anche un bene!
Ragazzi 12 g di chaliponga cotta bene ti mandano alle stelle, e qualcuno di voi mi aveva anche avvisato! Credo che con 30 - 40 ml mi sarei ripreso l'indomani

. Anche perchè se è vero che la fase delle visioni è durata circa 1 ora (30 minuti ad occhi aperti o chiusi, e un'altra mezzoretta di visioni più blande), ci sono state poi 2 meravigliose ore di gioia infinita e sensazione di essere in spazi senza tempo e senza confini.
La bellezza che mi porto di questo viaggio (per me il 7 tentativo di cottura, stavolta riuscito appieno) è quella sensazione di "liquidità" che mi ha portato fuori dal mondo ordinario in maniera dolce.
Devo dire che la totale assenza di panico o sensazioni forti di nausea o altre cose simili è stata sicuramente agevolata dalla dieta, che stavolta ho seguito rigidamente nei giorni precedenti.
Ho deciso: eliminerò il limone e riutilizzerò l'aceto, che si nello stomaco forse brucia un pochino, ma almeno la rende un po' più bevibile (a me almeno non fa venire da vomitare)
Fosse per me eliminerei entrambi. C'è qualcuno di voi che, almeno per la Caapi, non usa nessun acidificante ed estrae comunque bene tutti i principi attivi necessari?
Grazie a tutti voi sperimentatori, e a i consigli di chi mi sta portando sempre più a riuscire in quest'arte: la matematica dell'Ayahuasca!