
Comunque ora provo a raccontarne uno particolare che ho fatto tantissimi anni fa e che solo dopo molto ho poi compreso.
Premetto che ho vissuto il sogno come in un esperienza extracorporea e in parte in prima persona.
Inizia facendomi rivivere la storia dei miei genitori, Alessandra e Alessandro

Capisco che riprendo quegli spezzoni dalle loro foto di cui mi sono appropriata nascondendo e che custodisco maniacalmente come cimeli storici della mia stana stirpe.
Si sono separati che avevo qualche anno quindi il sogno mi apre come un portale temporale a cui in realtà non ho mai avuto vero accesso.
Li vedo mentre scherzano e in versione mezzi depravati innamorati mio padre sculaccia mia madre e se la ridono come pazzi. Sono fuori nel balcone della nostra prima casa, essendo la prima, come per ogni cosa resta nel cuore. Il sole riflette attraverso le finestre irradiando ogni cosa al suo interno. Con questa bella visione, entrano in salotto e mia madre si siede sul divano color panna mentre io sono nella pancia.
Da qui comincio a vedermi al suo interno, da fuori.
Non ho idea a quale mese di gravidanza fosse ne se potessi essere formata abbastanza da avere attività cerebrale e quindi potenzialmente coscente di essere viva.
Fatto sta che davanti al pancione fluttua un'ente ultraterreno, alieno.
Mi percepisce e si connette a me come telepaticamente.
Mi trasmette i valori secondo cui, a suo dire, bisognerebbe basare la propria vita e concetti che la ritraggono, ironicamente gli stessi che ho sino ad ora.
Sono l'amore puro e incondizionato, il rispetto per i propri simili e per chi come te sta contribuendo nel mondo, il riconoscere i dejavu come una sorta di conferma che si sta procedendo nella giusta direzione e abbandonarsi al sesto senso. Vuole insinuare che sia il destino a condurmi e che non devo oppormi o contrastarlo. Che alieno dittatore, perchè non potevo sognare un cesto di frutta o di fare un bagno in un'oasi? No mi sono beccata l'alieno paranoico che detta legge a un feto.
Nella mia mente si instaura il pensiero che per quanto a noi possa sembrare che non tutto sia come dovrebbe e che a volte si possa agire diversamente, in realtà le azioni si compiono esattamente così come gli eventi si dovevano evolvere nel principio.
Non riusciamo a intravedere ne tanto meno a concepire l'immenso piano che si cela dietro l'origine dell'esistenza. Non siamo altro che formiche con il ruolo di adempiere ad un incarico già precedentemente stabilito e far si che il ciclo della vita si compia.
Poi per un istante, come se tornassi a formulare pensieri con la mia testa, sento di avere paura ed essere triste. Perchè adesso sono triste? Poi ci arrivo, sono la morte e la regola secondo cui niente resta invariato. Non me ne capacito ne riesco a sfogare il dolore in maniera costruttiva o incanalarla per un percorso di crescita personale.
Il problema è piu radicato, il problema sono io.
Sono troppo emotiva.. mi affezziono velocemente alle persone e resto aggrappata ai ricordi che mi hanno rivelato evocandoli di continuo senza distaccarmici mai.
La verità però è che mi piace essere come sono.. anche se mi sento spesso presa per il culo, mi sento fortunata ad essere così empatica e a saper voler bene prima ancora che qualcun'altro ne voglia a me.
Tutto si fa lentamente piu lontano, come a ad avvertirmi che a breve mi sveglierò, lasciandomi con un bel pò di pensieri e domande a cui far fronte..
Qualche anno fa, dopo una serata con amici mentre stavo andando a casa, mi è successo di vedere gli alieni. Non avevo fatto uso di sostanze perciò non potevo essere allucinata o in uno stato alterato da permetterlo.
Ho visto questa astronave molto grande e luminosa che non emetteva alcun suono, era a pochi metri da me e siamo rimasti "l'uno" di fronte all'altra come a studiarci finchè lentamente non è svanita tra gli alberi del bosco soprastante sempre silenziosa. Non mi sono bloccata ma anzi ero scioccata e ho cercato di stargli dietro per la curiosità ma niente era sparita, mi chiedo stupidamente se sia stato l'alieno del mio sogno..
Ho passato mesi guardando il celo da quella notte sperando in un'altro incontro eppure non ho più visto nulla.
Spero di non avervi annoiato..