
Per quanto personalmente ne so, della cannabis nel corpo non rimane traccia (per la maggiore) dei metaboliti passati i 30 giorni (circa) dall'ultima assunzione (in realtà non è vero, perché intervengono questioni di soggettività personale, la non precisione dei dati di riferimento riguardo al fatto che non si sa con precisione se, nei soggetti testati, loro siano stati ligi nel limitare il consumo nei periodi di riferimento, ecc ecc, ma diamo per appurato che è universalmente riconosciuto che il periodo è 30 giorni).
E' corretto secondo la vostra esperienza dire che con circa 30 giorni di astinenza completa, si riporta la tolleranza a come se non si fosse mai fumato? (parlo dal punto di vista strettamente fisico-biochimico, non dal punto di vista psicologico), oppure, una volta essere stati "addestrati" all'effetto della cannabis, non è più possibile far scendere la tolleranza sotto una certa soglia nemmeno dopo anni?
La mia personale opinione è che è possibile farla scendere a livelli decisamente bassi (che garantisce, dopo una certa astinenza, viaggi da paura anche a dosi relativamente basse qualora si riprenda dopo tanto tempo), ma non eliminarla a livelli di "non consumatore".
Non ho trovato ricerche in merito su questa cosa, se ce ne sono citatele (se ritenuto opportuno), ma aldilà di questo, sono interessato alla vostra opinione o alla vostra esperienza specifica.
Non ho trovato sul forum una discussione precisa in merito, ma magari sono imbranato io (ecco il perché del nuovo thread

Grazie a tutti
