Cookie_Psichedelico ha scritto: ↑ven nov 11, 2022 5:11 pm
H97RUN ha scritto: ↑ven nov 11, 2022 4:26 pm
1- Le persone così mi danno una sensazione di vuoto, come se essere profondi sia una colpa o una cosa ridicola, come se voler capire qualcosa dalla vita e dal cervello sia una stronzata e che devi continuare a vivere nella tua vita del cazzo, e piano piano, mi ci sto staccando, e penso sia meglio così. Non voglio che questi brutti pensieri mi trascinino giù, ne conosco fin troppe di persone di questo tipo, ma da lui proprio non me lo aspettavo...
2- Comunque ora ho chiesto alla mia ragazza di sittarmi, non ha mai fatto uso neanche di marijuana, e la vedo molto "impanichina" come persona, ma gli sto cercando di spiegare come comportarsi, e penso ne sia in grado, anche perchè ultimamente è davvero l'unica persona con la quale mi apro e mi sento veramente a mio agio.
Se ti va, dammi un consiglio sulle cose da dirgli per sittarmi. Grazie
Ti rispondo per punti:
1- In passato mi sono allontanato da molte persone per lo stesso motivo. A volte è stato molto utile. Tieni però presente una cosa molto importante. Molte persone quando si toccano argomenti profondi/emotivi/sensibili, diventano immediatamente superficiali solo come automatismo. Essere emotivamente chiusi è molto comune specialmente nei soggetti maschili, quindi si innescano meccanismi difensivi per mantenere il distacco emotivo in primis verso se stessi. La relazione con l'altro poi funge da validatore razionale per mantenere questo status quo di distacco emotivo interno. Non aspettarti empatia da persone che sono emotivamente chiuse anche verso se stesse, non è una mancanza nei tuoi confronti, non sono meccanismi sotto il loro controllo.
input emotivo esterno (o interno) > incapacità di gestirlo o di integrarlo o di orientarsi > innesco automatico difensivo > razionalizzazione. Questo accade a moltissime persone che in realtà nascono con un alto grado di sensibilità, ma per sopravvivenza finiscono inconsapevolmente per sopprimere le proprie dinamiche emotive, declassandole a debolezza, rifiutando quindi un'ampia gamma di reazioni interiori. Con il passare degli anni questi soggetti diventano sempre meno in grado di avere a che fare con il proprio aspetto emotivo, non arrivano a riconoscere le proprie emozioni, figuriamo relazionarsi con quelle degli altri. Questo non avviene per tutte le emozioni e non significa che non sappiano essere sensibili, ma riesco ad applicare e a leggere tali aspetti emotivi soltanto in un ambito ristretto dell'intera gamma che hanno a disposizione. Non negare necessariamente la loro amicizia per questo.
2- Sebbene sia la tua ragazza, anche ipotizzando un livello di intimità, fiducia, amore e complicità davvero alti, mi sento di sconsigliarti di avere un sitter senza esperienze psichedeliche. Una mega red flag che vedo è il fatto che la descrivi come "impanichina". Ma sorvolando su questo, ecco a mio parere i rischi:
- Potresti entrare in paranoia perché ti senti giudicato anche se lei nella realtà dei fatti non fa nulla, ricordati che sotto trip distorci la realtà e basta mezzo secondo di un tuo piccolo dubbio per trasformarlo in realtà: potresti vederla con espressioni facciali che in verità non sta adottando.
- Se hai voglia di comunicare con lei, potresti dire cose che ai suoi occhi risultano senza senso. Se si fa scappare una risata, potrebbe avere un forte impatto sul tuo trip, peggio ancora un tentativo di contro-argomentazione a quel che dici.
- Se dovessi vivere un trip non propriamente positivo, anche ipotizzando che lei non lasci trasparire emozioni al riguardo, sarebbe molto facile un circolo vizioso causato dai transfert emotivi che sotto funghi sono altamente probabili. La capacità di un sitter è nel saper creare un reframe del tuo stato emotivo. Tale raframe non ha lo stesso meccanismo funzionale che si adotta da "lucidi", è completamente diverso ed è un abilità che solo con l'esperienza e una certa attitudine le persone sono in grado di eseguire.
- Se mantenesse il sangue freddo per tutto il tempo, avresti comunque a che fare con una persona non in grado di guidarti in uno stato migliore, con alto rischio di innescarti stati negativi anche senza fare nulla di male.
L'unica utilità che vedo in questo tipo di sitter è che se veramente dovessi andare nel panico può abbracciarti e starti fisicamente vicino. Concludo dicendo che nel panico non ci andrai se sei informato sui sintomi. Le persone vanno nel panico quando provano, sentono o vedono cose che non sono sicure far parte del trip o meno. Già il fatto che sei qui ti rende una persona informata e ti spiana la via per una bellissima esperienza.
E' tutto molto soggettivo, per come sono fatto io troverei un'altra persona con cui prenderli piuttosto che un sitter senza esperienza. Sarebbe interessante sentire opinioni divergenti dalla mia perché ripeto è molto soggettivo.