E' il primo post che faccio sul forum dopo la presentazione, spero di aver rispettato il regolamento, nel caso scrivetemi che sistemo subito

Anticipo che su di me la cannabis ha avuto effetti molto intensi, molto simili a quelle che io leggo nei trip di funghi o altre sostanze. Descrivo tutto questo anche per fornire una testimonianza personale su questa esperienza, che ho capito non essere comunemente sperimentata, e magari condividere con qualcuno impressioni od esperienze simili.
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Ho sempre vissuto a stretto contatto con la Cannabis, chissà perché i miei migliori amici dai tempi dell’università ne facevano un utilizzo abituale. Tuttavia a me non piace in generale fumare, per cui a parte qualche tiro ogni tanto non avevo mai fatto esperienza.
Nel 2018 sono andato in California per un viaggio di lavoro. La mattina insieme alla mia socia entriamo in un cannabis shop ed acquistiamo degli edibles. Io prendo una tavoletta di cioccolato contenente 80µg di THC, divisa in 8 quadratini, il commesso mi spiega che 1 quadratino è equivalente grosso modo ad una canna. Inizio in allegria a mangiarne un paio di quadratini, sentendo poco (ad oggi mi rendo conto che non ho riconosciuto gli effetti della salita) decido di mangiarne un terzo. Durante il giorno un collega americano ci porta a fare un giro in montagna, e continuo la mia assunzione di un quadratino ogni tanto. Ricordo vagamente di essere andato a fare una merenda nel tardo pomeriggio da Backed Bear, un posto assurdo dove ti mettono il gelato tra due enormi biscotti e ti fai questi cosi enormi che sembrano pensati apposta per la fame chimica. La sera ero letteralmente steso, esattamente come i migliori stereotipi della prima volta con gli edibles. Peccato avessi una cena di lavoro, di cui non ho alcun ricordo. La mia socia, ora ottima amica, mi prende ancora in giro “sembravi la nonna Marisa serena in un angolino”.
Tornai a casa e comunque incuriosito da questa esperienza acquistai i miei primi semi oltre che tutto il kit di coltivazione in vaso.
Qualche mese dopo sono andato per un altro viaggio in Alaska, altro stato in cui la cannabis è legale. Era un bellissimo roadtrip all’avventura, così insieme alla persona con cui ero ci siamo fermati in uno shop ed abbiamo preso un tortino da 160 microgrammi e due cioccolatini da 20 µg l’uno. Abbiamo guidato sino ad un passo di montagna a svariati km dagli abitati più vicini, piantato la tenda, e prima di sera abbiamo assunto il tortino (io ne mangiai una buona parte), e a fine cena i cioccolatini. Iniziammo a ridere di gusto mentre lavavamo i piatti con l’acqua della tanica, per poi iniziare ad avere giramenti di testa e optare quindi per entrare in tenda. Mi ricordo distintamente che iniziai ad avere delle allucinazioni visive, in particolare vedevo l’altra persona con dei fasci di luce in viso, che mi spiegavano la connessione tra lei e le mie precedenti relazioni. Dopodiché mi sdraiai sul materassino in tenda, avendo un senso di comprensione profonda delle cose: perché mio papà era così, la mia famiglia, gli avi, il flusso della mia vita. Successivamente ricordo precisamente di aver iniziato a percepire lo spazio ed il tempo sempre più piccoli, come aderenti a me. E’ in quel momento che mi sentii di aver “capito tutto”, sentendo la singolarità dello spazio-tempo, di come tutta la realtà sia concentrata in un punto che racchiude anche il tempo, è molto difficile da spiegare a parole. Mentre io avevo questi pensieri illuminanti, l’altra persona sperimentò un vero e proprio “bad trip” tra pianto e accusa nei miei confronti di aver nascosto il mio pene. Il giorno dopo entrambi eravamo rallentati, con poco senso dell’equilibrio e dell’orientamento.
Tornato dall’Alaska, le mie prime piantine erano pronte, le raccolsi e le essiccai. Da qui in avanti ho utilizzato solamente cannabis coltivata personalmente, in modo da avere la sicurezza su quello di cui faccio uso. Coltivo principalmente varietà della Gorilla e della Northern.
Continuando a non gradire molto fumare, mi informai su come fare il burro di cannabis, trovando la ricetta che metto sotto, che ho modificato solo recentemente come leggerete. Ho quindi iniziato un utilizzo frequente ma non continuativo, con un’assunzione abbondante di edibles intervallata da qualche settimana di pausa tra un’assunzione e l’altra.
Ho avuto diversi trip della tipologia di quello descritto sopra in Alaska. In alcuni casi ho avuto anche sensazioni fisiche molto più marcate, come l’essere abbracciato dalle foglie della cannabis e simili.
Nel 2021 ho iniziato ad utilizzare anche le foglie di cannabis, in particolare quelle più vicine alle gemme che solitamente vengono scartate. Ho notato che se prima essiccate e poi dercarbossidate hanno un effetto sull’assunzione del burro fatto di sole gemme: rendono l’esperienza molto più lunga, prolungando la fase di picco che io chiamo “trip” nonostante sia cannabis, ma il giorno successivo all’assunzione ci si sente molto stanchi ed ancora più intontiti. Accentuano anche il senso fisico di essere compressi verso terra, in una quasi paralisi.
Nelle ultime preparazioni, principalmente crumble e biscotti al burro, aggiungo sempre una spolverata di foglie tritate (che poi vengono decarbossidate in cottura).
La cosa curiosa è che recentemente ho fumato un purino di una mia pianta venuta particolarmente bene, ed ho avuto un accenno della sensazione di trip che ho descritto sopra.
Qualcuno di voi ha provato sensazioni simili attraverso l’uso di cannabis? Edibile o fumata?
Poi lascio sempre aperto il dubbio che ora provo i funghi in maniera più approfondita, o magari altre sostanze, e mi rendo conto che i trip da cannabis non si avvicinano nemmeno lontanamente a quelli descritti con queste sostenze.
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Ricetta:
Per fare il burro: 50 g di gemme in 1kg di burro. Decarbossido le gemme in forno a 110C per circa 30 minuti. Dopodiché trito le foglie e le metto nel burro scaldato a bagnomaria. Continuo la cottura a bagnomaria per molto tempo, almeno 4 ore, ma sono arrivato anche a 10. Se il burro fa le bollicine, aggiungo un po’ di acqua. Dopodiché filtro il tutto e lo lascio riposare in frigorifero, la mattina dopo il grasso del burro si è separato dall’acqua. Scarto l’acqua e surgelo, utilizzandolo nelle preprazioni all’80% del burro normale, essendo di fatto burro chiarificato.
I biscotti ed il crumble vanno tranquillamente in freezer, in modo da assumerli poco per volta nei mesi a venire.
Con le foglie: raccolgo le foglie ancora verdi, solitamente una-due settimane prima di raccogliere le gemme. Procedo all’essicazione da fresche a 40 gradi per 24h o all’aria aperta (non al sole però). Poi trito in un macinino da caffè sino ad ottenere una polvere. La dose è 1 cucchiaino ogni circa 100 g di burro, da aggiungere sulle preparazioni come fosse una spezia prima di infornare, in modo che si decarbossidi automaticamente.
Dosaggio e tempo, ovviamente esperienza soggettiva: l’assunzione di circa 10 g di burro comporta la dose che ritengo “da trip”. L’effetto sale dopo circa 40 minuti, con un iniziale stato d’ansia che potrebbe indurre un bad trip (è successo a conoscenti che hanno provato i miei edibles). Penso che questo stato d’ansia sia una conseguenza al corpo che fa resistenza, se ci si abbandona, si va oltre, ma ci vuole molta fiducia. Il pensiero quindi si fa come accelerato, dando un senso di progressiva comprensione delle cose (esempio: perché una cosa si dice così, il tempo e lo spazio collegati, cos’è un atomo, i collegamenti tra i numeri e le lettere…). Spesso il pensiero è così veloce ed acuto che ci si dimentica immediatamente di ciò che si ha compreso, io a quel punto mi affido sempre che la comprensione sia inconscia. Dopo 4-6 ore arriva una specie di crash che lascia spazio a molto sonno. Mi è capitato di addormentarmi sul tavolo davanti alla cena o andare a letto e sentirmi quasi paralizzato, fino a dormire. L’aggiunta delle foglie non rende l’effetto più intenso ma più duraturo, lasciando un certo intontimento il giorno successivo, inoltre come segnalo sopra ho l'impressione che le foglie accentuano gli effetti fisici.
Non ho mai avuto effetti a lungo termine. L’unica esperienza sgradevole è stata nell’Aprile 2020 quando mi svegliai a metà notte dopo aver assunto edibles a cena, e svenii in bagno alzatomi per fare la pipì, mi andò bene che non urtai nulla nello svenire, ero completamente incosciente come con un calo di pressione improvviso, ma era anche un periodo molto difficile e forse ero esaurito. Non ho ricordi della caduta ma solo di risvegliarmi a terra con un gomito sanguinante ma nulla di rotto.
Dal momento del mio primo trip ho iniziato, anche inconsapevolmente, una serie di azioni che mi hanno fatto cambiare profondamente la vita, tipo lasciare quel lavoro che non mi piaceva, lasciare la città per andare a vivere fuori etc etc, penso che l'effetto di collegamento tra pensieri apparentemente divisi favorito dalla cannabis sia stato determinante in questo percorso.