Cosa ci fareste, ai violentatori?
Cosa ci fareste, ai violentatori?
Questa domanda "purtroppo" e' puramente teorica. Poi vi spiego perche'.
Ma prima le possibili risposte che ho pensato. Potete sceglierne una, o piu' di una, o mettere le vostre, e commentare a piacere.
Quale sarebbe la giusta condanna per chi violenta donne e/o bambini?
(per bambini intendo prepubescenti, non minorenni. Raggiunta la maturita' sessuale secondo me non si e' piu' bambini... ma quella e' un'altra storia)
Possibili penalita' per il reato di violenza carnale:
- Obbligo di terapia psicologica/psichiatrica, a piede libero.
- Obbligo di terapia con ricovero coatto in ospedale psichiatrico fino a che non venga dichiarato "guarito".
- Obbligo di terapia piu' qualche annetto di galera
- Una bella carcerazione lunghetta, tipo vent'anni
- Carcere a vita con possibilita' di semiliberta' e rilascio anticipato dopo aver scontato almeno 'tot' anni, e previa approvazione di psicologo e assistente sociale.
- Carcere a vita e buttare la chiave a mare.
- Castrazione chimica
- Castrazione chirurgica (in ospedale, eseguita da un chirurgo)
- Castrazione chirurgica (sulla pubblica piazza, eseguita dal boia con coltellaccio (previa corso rapido sulla castrazione di animali domestici)
- Pena di morte (scegliere il metodo)
- Combinazione di alcune delle penalita' elencate (specificare quali) con possibile aggiunta di altre non elencate (specificare)
Personalmente sarei per la castrazione chirurgica sulla pubblica piazza (ma almeno con strumenti sterilizzati e ben affilati... e un po' di assistenza medica), seguìta da qualche annetto di galera.
PERO'...
C'e' un problema, ed e' un problema bello grosso: scrivere leggi sulla violenza carnale e' difficilissimo, da un punto di vista legale.
Semplificando le cose al massimo ed evitando di scendere in dettagli, possiamo dire che fondamentalmente il legislatore ha a disposizione due approcci:
1 - Per condannare l'imputato e' sufficiente la testimonianza della vittima, oppure
2 - La sola testimonianza della vittima non e' sufficiente, e per condannare l'imputato occorrono prove ulteriori.
Adesso il problema e' che nel caso 1, cioe' basta la testimonianza della vittima, e' facilissimo abusare di questa legge. Per esempio succede anche troppo spesso che qualche cretina litiga col fidanzato e lo denuncia per violenza carnale. Non solo il poveraccio finisce in galera per un reato che non ha commesso e per il quale verra' letteralmente torturato dai compagni di cella e dalle guardie, ma come se non bastasse il fenomeno delle false denunce per stupro mina la credibilita' delle vittime che la violenza l'hanno subita davvero... ma "cosa ci faresti a ste cretine" ce lo conserviamo per un altro thread.
L'approccio 2 (usato con risultati tra il ridicolo e il grottesco in molti paesi specialmente medio orientali) e cioe' che oltre alla testimonianza della vittima occorrono prove ulteriori, praticamente rende impossibile o estremamente difficile ottenere una sentenza di condanna: difficilmente ci sono testimoni, e qualsiasi segno lasciato sul corpo della vittima puo' essere spiegato con una teoria alternativa, specialmente se si ha a disposizione un medico con una buona reputazione professionale disposto a testimoniare per la difesa, e un buon avvocato capace di imbottire di chiacchiere le teste della corte fino a fargli ammettere almeno l'insufficienza di prove.
In altre parole, avendo a disposizione le risorse economiche necessarie, l'imputato sara' quasi certo di cavarsela, colpevole o no.
Quindi, poiche' in pratica e' possibile condannare solo in paesi che adottano l'approccio 1 dove la testimonianza della vittima e' prova sufficiente, "purtroppo" le pene applicabili devono essere innanzi tutto reversibili (quindi niente castrazione chirurgica) e inoltre non eccessivamente severe, perche' c'e' la possibilita' molto concreta che qualche poveraccio debba scontarla tutta pur essendo innocente.
Ma prima le possibili risposte che ho pensato. Potete sceglierne una, o piu' di una, o mettere le vostre, e commentare a piacere.
Quale sarebbe la giusta condanna per chi violenta donne e/o bambini?
(per bambini intendo prepubescenti, non minorenni. Raggiunta la maturita' sessuale secondo me non si e' piu' bambini... ma quella e' un'altra storia)
Possibili penalita' per il reato di violenza carnale:
- Obbligo di terapia psicologica/psichiatrica, a piede libero.
- Obbligo di terapia con ricovero coatto in ospedale psichiatrico fino a che non venga dichiarato "guarito".
- Obbligo di terapia piu' qualche annetto di galera
- Una bella carcerazione lunghetta, tipo vent'anni
- Carcere a vita con possibilita' di semiliberta' e rilascio anticipato dopo aver scontato almeno 'tot' anni, e previa approvazione di psicologo e assistente sociale.
- Carcere a vita e buttare la chiave a mare.
- Castrazione chimica
- Castrazione chirurgica (in ospedale, eseguita da un chirurgo)
- Castrazione chirurgica (sulla pubblica piazza, eseguita dal boia con coltellaccio (previa corso rapido sulla castrazione di animali domestici)
- Pena di morte (scegliere il metodo)
- Combinazione di alcune delle penalita' elencate (specificare quali) con possibile aggiunta di altre non elencate (specificare)
Personalmente sarei per la castrazione chirurgica sulla pubblica piazza (ma almeno con strumenti sterilizzati e ben affilati... e un po' di assistenza medica), seguìta da qualche annetto di galera.
PERO'...
C'e' un problema, ed e' un problema bello grosso: scrivere leggi sulla violenza carnale e' difficilissimo, da un punto di vista legale.
Semplificando le cose al massimo ed evitando di scendere in dettagli, possiamo dire che fondamentalmente il legislatore ha a disposizione due approcci:
1 - Per condannare l'imputato e' sufficiente la testimonianza della vittima, oppure
2 - La sola testimonianza della vittima non e' sufficiente, e per condannare l'imputato occorrono prove ulteriori.
Adesso il problema e' che nel caso 1, cioe' basta la testimonianza della vittima, e' facilissimo abusare di questa legge. Per esempio succede anche troppo spesso che qualche cretina litiga col fidanzato e lo denuncia per violenza carnale. Non solo il poveraccio finisce in galera per un reato che non ha commesso e per il quale verra' letteralmente torturato dai compagni di cella e dalle guardie, ma come se non bastasse il fenomeno delle false denunce per stupro mina la credibilita' delle vittime che la violenza l'hanno subita davvero... ma "cosa ci faresti a ste cretine" ce lo conserviamo per un altro thread.
L'approccio 2 (usato con risultati tra il ridicolo e il grottesco in molti paesi specialmente medio orientali) e cioe' che oltre alla testimonianza della vittima occorrono prove ulteriori, praticamente rende impossibile o estremamente difficile ottenere una sentenza di condanna: difficilmente ci sono testimoni, e qualsiasi segno lasciato sul corpo della vittima puo' essere spiegato con una teoria alternativa, specialmente se si ha a disposizione un medico con una buona reputazione professionale disposto a testimoniare per la difesa, e un buon avvocato capace di imbottire di chiacchiere le teste della corte fino a fargli ammettere almeno l'insufficienza di prove.
In altre parole, avendo a disposizione le risorse economiche necessarie, l'imputato sara' quasi certo di cavarsela, colpevole o no.
Quindi, poiche' in pratica e' possibile condannare solo in paesi che adottano l'approccio 1 dove la testimonianza della vittima e' prova sufficiente, "purtroppo" le pene applicabili devono essere innanzi tutto reversibili (quindi niente castrazione chirurgica) e inoltre non eccessivamente severe, perche' c'e' la possibilita' molto concreta che qualche poveraccio debba scontarla tutta pur essendo innocente.
- LSAsղackƅar
- Messaggi: 589
- Iscritto il: lun feb 08, 2016 9:18 pm
Re: Cosa ci fareste, ai violentatori?
Direi una decina di anni di carcere, con terapia sempre in prigione.
A mio avviso la sola testimonianza della sola vittima non può essete assolutamente sufficiente per la condanna. È giusto investigare, trovare segni sul corpo della vittime o eventuali testimonianze. Ovviamente tutto questo in modo serio.
A mio avviso la sola testimonianza della sola vittima non può essete assolutamente sufficiente per la condanna. È giusto investigare, trovare segni sul corpo della vittime o eventuali testimonianze. Ovviamente tutto questo in modo serio.
Re: Cosa ci fareste, ai violentatori?
Farlo "in modo serio" non porta necessariamente alle prove.
Quello che i medici possono fare e' constatare che c'e' un'escoriazione qui, un livido li', e via dicendo.
Il massimo che si puo' fare e' stabilire che il segno X e' stato causato da un oggetto di tipo Y, e che il colpo e' stato inferto in direzione Z da una persona che ha usato la mano D o S.
Da li' a provare che i segni sono il risultato di una colluttazione avvenuta durante uno stupro, ce ne vuole.
Addirittura i segni riscontrabili sulle e intorno alle parti intime possono essere spiegati come risultanti semplicemente da un rapporto sessuale un po' piu' "allegro" del solito, specialmente se a suggerire l'ipotesi e' un avvocato maliziosetto e dotato di faccia tosta (quest'ultima credo che sia un requisito necessario per l'iscrizione all'albo)
Non sono sicuro ma credo che nei paesi occidentali prevalga la regola secondo cui la tedtimonianza della vittima e' sufficiente. Credo anche in Italia.
Da una parte e' vero che e' troppo facile abusare di questa legge, ma d'altra parte e' vero anche che spesso e' impossibile ottenere prove ulteriori.
La cosa giusta da fare *potrebbe* essere mantenere l'approccio corrente "basta la parola" ma cercare di educare le donne fin dall'infanzia a non abusare mai di questo poterd, facendogli capire che alla fine a pagare le conseguenze saranno le vere vittime di stupro, la cui sincerita' verra' messa in dubbio... ma anche quella non e' una vera soluzione.
Per ogni 100, 1000, un milione di donne che capiscono la responsabilita' che una legge simile gli affida, ci sara' sempre una cretina che ne abusera' per fare dispetto al fidanzato, al marito... o addirittura a uno che la conosce a stento, la cui colpa e' solo quella di non averle fatto la corte mentre lei se lo aspettava.
Purtroppo ho paura che la soluzione a questo problema non esiste.
Il sottoprodotto delle leggi occidentali "a difesa delle donne" e' che molti uomini ormai diventano quasi eremiti, per paura di essere accusati e condannati per stupro, soltanto per non essere stati capaci di leggere nella mente di una donna e capire cosa lei volesse da lui.
D'altra parte nei paesi medio orientali ci sono casi di stupratori rilasciati per insufficienza di prove perche' mancavano i due testimoni uomini necessarii per legge ad ottenere una condanna, mentre la *vittima* veniva condannata a morte per lapidazione per aver avuto rapporti sessuali al di fuori del matrimonio, anche se il rapporto in questione non era consensuale ma forzato: non avendo potuto provare la violenza, il rapporto si presume consensuale, e quindi reato capitale secondo la legge di certi paesi che se fosse per me andrebbero rasi al suolo con l'atomica.
Quello che i medici possono fare e' constatare che c'e' un'escoriazione qui, un livido li', e via dicendo.
Il massimo che si puo' fare e' stabilire che il segno X e' stato causato da un oggetto di tipo Y, e che il colpo e' stato inferto in direzione Z da una persona che ha usato la mano D o S.
Da li' a provare che i segni sono il risultato di una colluttazione avvenuta durante uno stupro, ce ne vuole.
Addirittura i segni riscontrabili sulle e intorno alle parti intime possono essere spiegati come risultanti semplicemente da un rapporto sessuale un po' piu' "allegro" del solito, specialmente se a suggerire l'ipotesi e' un avvocato maliziosetto e dotato di faccia tosta (quest'ultima credo che sia un requisito necessario per l'iscrizione all'albo)
Non sono sicuro ma credo che nei paesi occidentali prevalga la regola secondo cui la tedtimonianza della vittima e' sufficiente. Credo anche in Italia.
Da una parte e' vero che e' troppo facile abusare di questa legge, ma d'altra parte e' vero anche che spesso e' impossibile ottenere prove ulteriori.
La cosa giusta da fare *potrebbe* essere mantenere l'approccio corrente "basta la parola" ma cercare di educare le donne fin dall'infanzia a non abusare mai di questo poterd, facendogli capire che alla fine a pagare le conseguenze saranno le vere vittime di stupro, la cui sincerita' verra' messa in dubbio... ma anche quella non e' una vera soluzione.
Per ogni 100, 1000, un milione di donne che capiscono la responsabilita' che una legge simile gli affida, ci sara' sempre una cretina che ne abusera' per fare dispetto al fidanzato, al marito... o addirittura a uno che la conosce a stento, la cui colpa e' solo quella di non averle fatto la corte mentre lei se lo aspettava.
Purtroppo ho paura che la soluzione a questo problema non esiste.
Il sottoprodotto delle leggi occidentali "a difesa delle donne" e' che molti uomini ormai diventano quasi eremiti, per paura di essere accusati e condannati per stupro, soltanto per non essere stati capaci di leggere nella mente di una donna e capire cosa lei volesse da lui.
D'altra parte nei paesi medio orientali ci sono casi di stupratori rilasciati per insufficienza di prove perche' mancavano i due testimoni uomini necessarii per legge ad ottenere una condanna, mentre la *vittima* veniva condannata a morte per lapidazione per aver avuto rapporti sessuali al di fuori del matrimonio, anche se il rapporto in questione non era consensuale ma forzato: non avendo potuto provare la violenza, il rapporto si presume consensuale, e quindi reato capitale secondo la legge di certi paesi che se fosse per me andrebbero rasi al suolo con l'atomica.
Re: Cosa ci fareste, ai violentatori?
effettivamente mi ero sempre chiesto quali fossero le prove "apparte il liquido seminale" che potevano dimostrare una violenza sessuale, anche perchè in molti casi le vittime hanno una specie di paralisi..avevo visto anche un film in cui una psicopatica si provocava da sola dei segni da sequestro e con il collo di una bottiglia si "penetrava" in maniera violenta per poi scappare subito dopo a denunciare lo stupro..qualcuno ha informazioni legali a riguardo?
Comunque almeno il titolo lo potresti scrivere in italiano
Comunque almeno il titolo lo potresti scrivere in italiano
Re: Cosa ci fareste, ai violentatori?
Perche', che l'ho scritto, in cinese?
Qui c'e' gente che ogni tre parole in italiano ne mette quattro in inglese senza che ce ne sia effettivamente bisogno, e io non posso usare un italiano un po' meno formale?
Ma va', fanciullo... va'
Qui c'e' gente che ogni tre parole in italiano ne mette quattro in inglese senza che ce ne sia effettivamente bisogno, e io non posso usare un italiano un po' meno formale?
Ma va', fanciullo... va'

Re: Cosa ci fareste, ai violentatori?
Si, forse ho esagerato..continua pure
Re: Cosa ci fareste, ai violentatori?
Caro Zio Toxil detto "l'inquisitore"
Ti ho già risposto in altri thread sulla pena di morte, quindi puoi ben capire come la penso in linea di massima.
Non sono favorevole né alla pena di morte, né al carcere a vita, né alla castrazione chimica e chirurgica; così come non sono favorevole per gli uomini, non lo sono neanche per gli animali.
Io, in generale, per ogni tipo di reato contro la vita delle persone sono per il recupero. Il carcere, così come è impostato, serve a poco. Alcune persone, anche dopo aver fatto i peggiori reati, riescono a recuperare il lume della ragione da soli durante la loro permanenza in carcere, altre invece avrebbero bisogno di aiuto per farlo. Ergo, il carcere andrebbe trasformato in centro di recupero, magari divisi in settori a seconda del reato commesso. Ovviamente per attuare questa cosa ci sarebbe bisogno di una società diversa.
Quindi, per quanto riguarda gli stupratori, non sono favorevole a nessuna pena, né fisica né detentiva. Con il sistema attuale direi che andrebbero semplicemente arrestati per un periodo di tempo atto al recupero, con personale specializzato vicino.

Ti ho già risposto in altri thread sulla pena di morte, quindi puoi ben capire come la penso in linea di massima.
Non sono favorevole né alla pena di morte, né al carcere a vita, né alla castrazione chimica e chirurgica; così come non sono favorevole per gli uomini, non lo sono neanche per gli animali.
Io, in generale, per ogni tipo di reato contro la vita delle persone sono per il recupero. Il carcere, così come è impostato, serve a poco. Alcune persone, anche dopo aver fatto i peggiori reati, riescono a recuperare il lume della ragione da soli durante la loro permanenza in carcere, altre invece avrebbero bisogno di aiuto per farlo. Ergo, il carcere andrebbe trasformato in centro di recupero, magari divisi in settori a seconda del reato commesso. Ovviamente per attuare questa cosa ci sarebbe bisogno di una società diversa.
Quindi, per quanto riguarda gli stupratori, non sono favorevole a nessuna pena, né fisica né detentiva. Con il sistema attuale direi che andrebbero semplicemente arrestati per un periodo di tempo atto al recupero, con personale specializzato vicino.
La serietà è il rifugio del superficiale 

- tropopsiko_23
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Re: Cosa ci fareste, ai violentatori?
Il carcere per i violentatori e per i pedofili o ambedue è una merda, solitamente vengono uccisi o mutilati dagli altri detenuti, dopo una breve o lunga discriminazione. quindi sceglierei l'ergastolo, lascio carta bianca a chi si troverà in carcere con lui 

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- Iscritto il: gio set 24, 2015 3:23 pm
Re: Cosa ci fareste, ai violentatori?
e ai violenta-tori? cioè i toreri?
I miei messaggi sono a puro scopo informativo e di riduzione del danno. Sconsiglio l'assunzione di qualsiasi sostanza psicoattiva a chiunque. Non rispondo ai messaggi privati
Re: Cosa ci fareste, ai violentatori?
Per i violenta-tori credo che possa bastare un contrappasso dantesco: essere violentati da un toro. Oppure, nel caso dei toreri, partecipare a una corrida in qualita' di toro.
Psiko: in carcere di solito mettono tutti i detenuti per reati di natura sessuale in una sezione apposita, separata dalle altre. Anche al passeggio ci vanno a un'altra ora, quando non ci sono altri detenuti in cortile.
Comunque si prendono un sacco di botte dalle guardie, ma almeno si evita che vengano torturati a morte dagli altri detenuti.
Psiko: in carcere di solito mettono tutti i detenuti per reati di natura sessuale in una sezione apposita, separata dalle altre. Anche al passeggio ci vanno a un'altra ora, quando non ci sono altri detenuti in cortile.
Comunque si prendono un sacco di botte dalle guardie, ma almeno si evita che vengano torturati a morte dagli altri detenuti.
Re: Cosa ci fareste, ai violentatori?
Morte, tortura, spaccaggio di cazzi, re-stupro, cazzi in gola fino allo sbocco, bombardamenti mirati, mitragliazione laser.
Sono di nuovo ubriaco. E sono sarcastico. Troppo ubriaco, magari svilupperò in seguito. Che pessimo mod.
Al di là del bene e del male.
<<non ricordo chi>>:"c'è il bene e il male, il giusto e l'ingiusto, il morlae e l'immorale ecc"
Caligola: "penso che uno valga l'altro ecc"
Sono di nuovo ubriaco. E sono sarcastico. Troppo ubriaco, magari svilupperò in seguito. Che pessimo mod.
Al di là del bene e del male.
<<non ricordo chi>>:"c'è il bene e il male, il giusto e l'ingiusto, il morlae e l'immorale ecc"
Caligola: "penso che uno valga l'altro ecc"
Giusto o sbagliato non può essere reato! Free drugs!