Io mi sto muovendo sempre di più verso la distruzione dei limiti e delle idee fisse. Credo di star finalmente impazzendo. E' da parecchio che ci provo. Bene e male, giusto e sbagliato, bello e brutto non esistono, almeno che non li creo io. Non so come gli studiosi classificherebbero questo pensiero, a me piacerebbe chiamarlo "razionalismo antiegoico". Esempio: uno mi tira uno schiaffo a caso per strada mentre sto ridendo, quindi mi ha arrecato danno che a caso diciamo valga "meno 3 punti". Ora io ho principalmente 2 possibilità: fottermene e continuare a ridere o arrabbiarmi. Non sarebbe strano sentir dire "logicamente mi sono arrabbiato e...." logicamente? Che logica è? Lui mi ha dato "meno 3 punti" allora io mi incazzo, se sono incazzato sto male e scendo a "meno 10." L'orgoglio (egoico) e il senso di giustizia (egoico) mi fanno stare male se li seguo. Quindi quando mi trovo di fronte ad un bivio scelgo (cerco di scegliere) la cosa che mi fa stare meglio indipendentemente da cosa/chi mi ha fatto stare male. Se no trasformo un attimo di male che arriva da fuori a uno molto più lungo male che mi resta di dentro. So che l'ho fatta semplice, troppo semplice, ma era un esempio stupido per far capire.
Ride bene chi ride ultimo? Ma quando mai! Ride bene chi ride di più è il mio motto, anche perchè se il tempo non esiste (e non credo esista) che ha senso ha combattere una vita senza ridere per ridere per attimo ma per ultimo?
La morale, l'etica, la giustizia, le vedo come micro-dittature per l'ego, ma se si smorza il suo potere su di noi queste perdono d' importanza. La mia propria volontà libera da interferenze sarà la mia guida (ne ho ancora milioni di interferenze, ma prima che iniziassi a drogarmi erano miliardi).
"Morire per delle idee" non fa proprio per me. Non esiste il giusto, è solo un'idea, perciò io non ucciderò la mia volontà per far vivere l'idea del giusto, ma lo sacrificherò volentieri per vedere la mia volontà integra.
cactus ha scritto: La mia religione se così si può chiamare è la natura. Un qualcosa che nasce caotico e con infinita pazienza e tentativi infiniti, senza una reale logica, riesce a creare la perfezione in tutte le sue forme.
Su questo avrei da dire: la natura è perfetta sempre e noi siamo naturali e dunque siamo perfetti sempre.
Vorrei ancora parecchio da scrivere, ma per ora mi fermo qui.