
"Ma pensa al cash e alla fica!" direbbero molti. Però forse sono proprio queste domande che ci portano a non fermarci all'apparenza, il fatto di porcele o meno e le risposte che ci diamo o non ci diamo a determinare come scegliamo o non scegliamo di vivere la nostra vita e il senso che decidiamo di dargli, sempre che decidiamo di darglierne uno.
Vi racconto il mio punto di vista e la mia esperienza perchè è da quest'ultima che secondo me dipende come affrontiamo queste domande.
Esiste il destino ma siamo noi a dover scegliere se abbracciarlo o meno e in ciò il destino coesiste col libero arbitrio. Alla fine il libero arbitrio è la possibilità di sbagliare.
Spesso mi capita di sapere esattamente cosa dovrei fare in una determinata situazione ma non sempre seguo queste sensazioni, quando lo faccio ogni cosa va per il verso giusto e i pezzi del puzzle sembrano incastrarsi alla perfezione, mentre quando scelgo di non farlo spinto da alcuni meccanismi dell'io ma ormai ben consapevole che anche il lasciar fare a questi meccanismi è una scelta, ci sono sempre delle conseguenze negative sia nel mio vissuto interiore che in quello esteriore, sbagliare sapendo di sbagliare è terribile.
Ci fu un momento della mia vita in qui quello che stavo facendo non mi dava niente e non sapevo più cosa volevo, poi riscoprii una vecchia passione che avevo dimenticato, ebbi la mia visione e decisi di inseguirla trovando poi molte ma davvero molte coincidenze sul mio percorso che mi confermarono di essere nella direzione giusta.
Diverse volte mi ritrovai in quella sensazione di essere nel posto giusto al momento giusto, che tutto era esattamente così come doveva essere e che non c'era niente che non andava, tutto era giusto così.
Ed è appunto in questi momenti che guardandomi indietro vedo che tutto è andato come doveva andare per fare in modo che io mi trovassi appunto nel posto giusto al momento giusto e che quindi le cose non potevano andare diversamente, anche tutti gli errori che ho fatto erano necessari, dovevo per forza passare di li. Ma allora il libero arbitrio???
Mi ritrovo con questi due punti di vista che attribuisco uno alla coscienza primaria e l'altro alla coscienza riflessiva o al cosìdetto osservatore. Anche se sembrano contrastanti li sento entrambi miei e li posso accettare entrambi, so che qualcosa li unisce ma non mi è ben chiaro il nesso. Che strano fatto...
Voi, nel caso scegliate di porvi questa domanda che risposte vi date o non vi date?
Spero in un confronto e come sempre se è il caso sono disposto a demolire le mie credenze e a ricostruirle che citando qualcuno "l'unica certezza è non avere certezze".