Suvvia, il nesso renna=fungo penso che lo conoscano anche i muri!
E' facile riassumerlo: alla renna piace sballarsi e sicuramente ne apprezza il sapore dunque --> renna+amanita=renna sballata. La renna piscia e l'uomo che la osserva pensa ( non so come ci sia arrivato.. ): renna che piscia sballata di fungo=filtro. Ci prova e con suo disgusto scopre che è vero. Bevendo il piscio si elimina la parte tossica lasciando invariati gli effetti buoni.
La degenerazione di ciò si ha nella Russia dell'800 dove i nobili durante i festini consumavano lirti di vodka, parecchi di questi funghi e poi uscivano per pisciare. Là ad attenderli vi era un'orda di poveracci, ognuno con una tazza vuota, pronti a saccheggiare il piscio del nobiluomo di turno.
L'amanita è un fungo che definirei "difficile".
Molto tempo fa lo usavamo da energizzante/delirante sfruttandone anche le proprietà antidolorifiche.
Mangiavamo le capocchie secche andando ad occhio e a peso corporeo ( tanto è sermpre una roulette ) se si voleva un pò di energia in più, se bisognava reggere lunghi periodi con poco cibo e poco sonno. Non si sono mai riscontrati effetti visivi a parte una lieva modifica dei colori ( percepiti in modo più brillante. Il rosso in particolar modo ).
Non ha alcun senso usarlo per scopi ricreativi ( ci abbiamo provato molte volte ).
Si era molto più giovani e le feste fra amici abbondavano ovunque. La maggior parte delle volte la si assumeva in questi contesti, in gruppo e "alla siberiana" ( termine coniato dopo la lettura del testo principale di Eliade ). Cioè si beveva parecchio super alcol sopra l'ingestione. Inutile dire che gli effetti deliriogeni erano molto più marcati e si compivano cose bizzare e il più delle volte autolesioniste o lesioniste. Cose tipo saltare a piedi nudi sul fuoco ballando e cantando, risse amichevoli parecchio acrobatiche, salti fuori dal comune etc. In combinanzione con l'alcol erano più marcati anche gli effetti antidolorifici/energizzanti/antidepressivi. Si entrava in uno stato di furore. Così abbiamo capito come venisse utilizzata come "droga da combattimento" dai berserker delle saghe nordiche. Nella fase più intensa è capitato a molti di sentirsi "come un animale" molto potente o di sentire una sorta trasformazione in atto. Gli animali più comuni a tutti i maschi erano orsi, lupi, cani e cinghiali. Più rari i cervi. Assenti i rapaci. Vista la potenza deliriogena abbiamo sempre optato per avere dei sitter spontanei che ci impedissero di farci troppo male e dopo alcune volte si è deciso per posti naturali, sicuramente più adatti per sfogare.
Dopo la fase deliriogena si passava alla fase narcotica. Si sveniva e si rimaneva incoscienti per ore. Quando ci si svegliava si avevano ricordi brevi e frammentari della nottata, pessimi postumi, dolori vari dovuti a tagli, contusioni, escoriazioni ed ustioni. I sitter a quel punto servivano per ricomporre i ricordi di tutti.
E' un metodo che non consiglio a nessuno! Neanche se avete 20 anni e il fegato di un bambino!
Crescendo si è calato o smesso di bere e l'uso dell'amanita è diventato molto sporadico ( per lo più per scopi medicinali e per amplificare i sogni ).
Se ne trovi e ne raccogli ti consiglio di spellare le capocchie. Ciò che ti interessa è la pellicola rossa. Falla seccare in modo che prenda moltissima aria e girala spesso ( rischia la muffa altrimenti ). Il 90% del buono è nel rosso. Col resto ci potresti fare un risotto energizzante o velenoso che sà molto di porcino ( occhio alla quantità ). Quando il rosso è secco è pronto per svariati tipi di assunzione:
- fumato ( cartina corta e mix con tabacco ) = buono per andare a dormire e avere sogni più intensi. Gusto orribile e non ne viene voglia di fumarne un'altra.
- ci fai il pane = difficile da dosare, ma aggiunge un buon sapore al prodotto finale. Gli effetti sono lievi e gestibili se non si esagera ( non conosco nessuno che abbia esagerato ).
- decotto/tisana = magari unita ad altre erbe. Poca per dormire e di più come energizzante.
- ne fai delle palline e le ingerisci stando molto attenta alla quantità.
Per i dosaggi l'unica è provare. Parti bassa e poi aumenta.
MadeleineElster ha scritto: ↑ven ago 11, 2017 11:05 pm
L'utilizzo degli unguenti, del resto, si focalizzava principalmente su piante psicoattive con percentuali molto più alte di rischio; l'assunzione cutanea faceva sì che la sostanza che si voleva assumere entrasse in circolo con minor prepotenza, minori effetti collaterali (per quanto certe sostanze si manifestino sempre accompagnate da questi ultimi sintomi) e minori rischi di incorrere in danni gravi/permanenti o, nel peggiore dei casi, nella morte.
Esatto.....l'amanita credo che non si presti molto bene ad essere assunta come unguento ( altrimenti sarebbe un metodo diffuso e noto ). Magari è stata aggiunta come ulteriore ingrediente a qualche unguento particolare, ma non ne era di certo la parte attiva principale.
MadeleineElster ha scritto: ↑ven ago 11, 2017 11:05 pm
Ultimamente avevo anche pensato di andare nel bosco per cercare di trovare qualche esemplare, ma vista la siccità e i miei dubbi a riguardo, credo che rimanderò per l'ennesima volta.
Dipende da dove vivi, ma in linea di massima è ancora presto.....Inizia a guardare interessata le betulle da poco prima di metà settembre fino ad ottobre inoltrato. Dipende tutto dal clima, ma su per giù il periodo è quello da qualche anno a questa parte ( prima si raccoglievano già da metà/fine agosto in certi punti ).