era ha scritto: ↑lun apr 23, 2018 1:42 pm
BeJake ha scritto: ↑lun apr 23, 2018 11:23 am
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Farò tesoro delle varie affinità o avversità tra Passiflora e altre piante o sostanze, grazie.
Scottandosi due volte con i 'brodazzi nel web', si diventa più selettivi nell'accogliere le informazioni. Perciò espongo prevalentemente ciò che ho provato.
Ovviamente da 'sperimentatore', ho appurato che sono stati gli imao a originare danni:
- lo stesso esperimento è stato condotto con la Phalaris Aquatica, che ha una piccola frazione di imao (abbastanza da accusarli e constatare l'accumulo progressivo e durata simili - 1 mese)
- ho chiesto ad un amico esperto, che mi ha risposto che ho fatto un errore molto grave nell'inibire le mao (per questo argomento, anche a livello spirituale, si potrebbe discutere più a lungo)
- le sostanze presenti nella Passiflora sono state raffinate per ottenere il massimo di imao (tostatura, estrazione frazionata)
- precedentemente ho consultato le analisi chimiche su infoerbe
Faccio un esempio:
anni fà ho letto una ricetta per provare la Phalayuhasca. Dicevano di tritare un quantitativo di pianta che rispettasse il rapporto dmt-imao (ho provato a titolo sperimentale, per comprendere), utilizzando i semi di passiflora....
....un uragano intestinale durato tre giorni ....oggi so che il rimedio sta nella falaride stessa, ma solo dopo aver provato.
Ovviamente non voglio fare il saputello ne contrastare, ma è utile discuterne.
Trovo molto produttivo questo confronto, quindi ti invito a non censurarti.
Specifico che non sto minimizzando l'impatto degli imao, in particolare in combinazione con numerose classi di sostanze e in concentrazioni variabili (cosa che complica ulteriormente la possibilità di prevedere i risultati).
Inoltre alcuni imao (armina e armalina) agiscono anche come agonisti inversi dei recettori GABAa, credo sia probabile che anche i RIMA della passiflora abbiano una azione simile ma che sinergizza con una gran quantità di altre sostanze (tannini, fitosteroli,eterosidi cianogenici, flavonoidi come iperoside, vitexina, isovitexina, saponaria, rutina, apigenina, quercetina, cumarine e amminoacidi.
La sinergia tra imao, alcaloidi oppiodi e la loro azione sul GABAa può avere un ruolo anche negli effetti prodotti dal rosolaccio.
Non so se le concentrazioni di betacarboline nel rosolaccio siano variabili e fino a che concentrazione possano arrivare, nel link da te pubblicato si parlava di percentuali estremamente ridotte.
Probabilmente un uso continuato, in particolare di estratti con alte concentrazioni di betacarboline, o a seguito di assunzioni di ayahuasca o anahuasca potrebbe generare alcuni problemi.
Vi è da considerare a mio parere anche la dieta, e la sensibilità individuale, pare esistano delle predisposizioni genetiche (appena ritrovo posto il link dello studio), in merito alla sensibilità di alcuni agli effetti collaterali di alcuni principi attivi.