AIUTO TESI - coltivare micelio per esperimento

[eleonoraensini]

Buon giorno,
sono Eleonora e chiedo umilmente aiuto per terminare la mia Tesi di laurea e il mio esperimento.
Premetto, la laurea è in Disegno Industriale e non ho alcuna conoscenza di micologia.

Da qualche settimana circa sto cercando di clonare il micelio di Gloeophyllum Sepiarium in cultura liquida fatta in casa (acqua e miele), ma senza speranze.
Ho provato anche con la preparazione di piastre in petri con agar ... forse sto sbagliando anche qui !

Il mio obiettivo finale è quello di coltivare il micelio e poterlo usare su scarti agroalimentari sterilizzati (gusci di noci, arachidi, etc...) al fine di creare un "nuovo" tipo di materiale, questo in un secondo momento.

Qui il link dell'esperimento finito: https://materiom.org/recipe/33

Essendo io, davvero una schiappa, sono qui a chiedere se:
potrei avere una linea guida, passo passo, per poter creare nuovamente la mia LC ed eventualmente il composto per le piastrine?

Grazie mille, Eleonora

[Fohat]

CHE FIGATA!
Cioè, se ho capito bene, alla fine il substrato colonizzato viene scaldato e cementa? Ma in base a quale meccanismo chimico?

Comunque, a parte questo...
Premesso che conosco solo l'abc (scarso) e non ho mai avuto esperienza diretta di coltivazione di alcunché, il tuo problema se ho capito è di creare la Coltura Liquida. O meglio, magari sorgeranno altri problemi, ma per ora sei ferma perché non riesci in questo step, giusto?
In che modo stai cercando di clonarlo?
Da quello che so bisognerebbe avere il fungo, colto dal minor tempo possibile, sezionarne una parte interna (più pulita e vitale) in modo quanto più possibile asettico, e con quella fare la LC.
Che parte del fungo stai usando? Perché da quello che so non tutte le parti sono adatte. Non si può clonare (o forse si può ma sarà difficile) un fungo da un pezzo di lamella o del cappello, che sono parti del carpoforo specializzate nella sola propagazione delle spore ecc. Insomma, sono parte del corpo fruttifero.
Se stai usando una parte del carpoforo, dovresti invece cercare di prendere un pezzo di micelio. Ho visto che è un fungo lignicolo, questo significa che dovresti o prendere un pezzetto interno del carpoforo quanto più adiacente possibile al suo innesto sul tronco (alla base, dove si collega al micelio) o tentare di prendere il micelio stesso, solo che in questo caso dovresti strapparlo con il substrato attaccato... Insomma, ci sarebbero un po' di problemi di contaminazione.

Sono solo ipotesi mie eh, magari sto dicendo ovvietà che davi per scontate.
Ad ogni modo buona fortuna col tuo progetto!

[eleonoraensini]

CHE FIGATA!
Cioè, se ho capito bene, alla fine il substrato colonizzato viene scaldato e cementa? Ma in base a quale meccanismo chimico?

Comunque, a parte questo...
Premesso che conosco solo l'abc (scarso) e non ho mai avuto esperienza diretta di coltivazione di alcunché, il tuo problema se ho capito è di creare la Coltura Liquida. O meglio, magari sorgeranno altri problemi, ma per ora sei ferma perché non riesci in questo step, giusto?
In che modo stai cercando di clonarlo?
Da quello che so bisognerebbe avere il fungo, colto dal minor tempo possibile, sezionarne una parte interna (più pulita e vitale) in modo quanto più possibile asettico, e con quella fare la LC.
Che parte del fungo stai usando? Perché da quello che so non tutte le parti sono adatte. Non si può clonare (o forse si può ma sarà difficile) un fungo da un pezzo di lamella o del cappello, che sono parti del carpoforo specializzate nella sola propagazione delle spore ecc. Insomma, sono parte del corpo fruttifero.
Se stai usando una parte del carpoforo, dovresti invece cercare di prendere un pezzo di micelio. Ho visto che è un fungo lignicolo, questo significa che dovresti o prendere un pezzetto interno del carpoforo quanto più adiacente possibile al suo innesto sul tronco (alla base, dove si collega al micelio) o tentare di prendere il micelio stesso, solo che in questo caso dovresti strapparlo con il substrato attaccato... Insomma, ci sarebbero un po' di problemi di contaminazione.

Sono solo ipotesi mie eh, magari sto dicendo ovvietà che davi per scontate.
Ad ogni modo buona fortuna col tuo progetto!

Grazie al micelio sviluppato e agli scarti sterilizzati con l'aiuto di un pò di farina come legante e attivatore si riesce ad ottenere uno strato modellabile che poi viene in un secondo momento cotto per fermare l'intero processo

L'esemplare che ho a disposizione ha circa 15 giorni, e la parte di tessuto che sto cercando di clonare la prelevo dalla sezione più vicina al tronco a cui era attaccato, lontana dalle lamelle e dal cappello.

Domanda da ignorante, forse il mio esemplare è secco e non può più essere usato? Se si, esistono modo in cui potrei scavalcare questo problema ?

I pezzi di tessuto che ho prelevato nelle piastrine di petri hanno sviluppato della muffa, a questo punto mi chiedo: sto sbagliato la composizione delle piastrine con agar ?
Ho letto da alcuni forum che per creare il composto ci vada acqua 50 ml, agar 8 gr, lievito 1 gr e liquido cottura patate 500 ml, mentre in altri casi semplicemente acqua 60ml e 1,2 gr di agar ... ora provo con la seconda per vedere se ottengo risultati diversi

[Fohat]

Lievito? Ma non è un fungo lui stesso? Entrerebbero in competizione come con le muffe, no?
Per il resto non so dirti, mi dispiace. Guarda se arriva qualcuno che ha esperienza di coltivazione...

[Mr Hyde_337]

Non verrei dire una ca***ta, ma credo che il fungo in questione appartenga alla famiglia dei basidiomiceti ed è un ectomicorriza. Se la classificazione è giusta al micelio di questo fungo serve una specie vegetale con cui entrare in simbiosi, come il porcino o l'amanita per intenderci. Forse proprio per questo non riesci a far sviluppare il micelio, a cui servono condizioni completamente differenti. Però non sono sicuro al100% di questa cosa, aspetta qualcuno che ne sappia più di me.

[Time]

Non conosco il corso di studi e la tua familiarità col mondo delle pubblicazioni scientifiche ma con google scholar puoi trovarne molte a riguardo.
Tempo fa mi ero interessato ai materiali compositi micelio più fibra vegetale, ecco alcune pubblicazioni interessanti:

Waste‐derived low‐cost mycelium composite construction materials with improved fire safety 10.1002/fam.2637

Manufacturing of biocomposite sandwich structures using mycelium-bound cores and preforms https://doi.org/10.1016/j.jmapro.2017.04.029

Mycelium composites: a review of engineering characteristics and growth kinetics 10.1166/jbns.2017.1440

Physical and Mechanical Properties of Fungal Mycelium-Based Biofoam 10.1061/(ASCE)MT.1943-5533.0001866

Ti consiglio anche due forum https://www.shroomery.org/ https://mycotopia.net/ che si basano principalmente su funghi psilocibinici ma che ti saranno sicuramente utili.
Mi interesseranno sicuramente i risultati, buona fortuna.

[eleonoraensini]

Vi ringrazio molto per i vostri suggerimenti, cercherò di ampliare al meglio la ricerca e fare un buon lavoro.

Per ora sono riuscita ad ottenere risultati soddisfacenti solo dalla cultura liquida, mentre con le piastrine in petri con agar mi si stanno sviluppando solo muffe attorno alle parti di tessuto.

Come posso isolare invece il micelio ottenuto dalla cultura liquida ? Vorrei poterne ottenere il più possibile.

Grazie ancora

[Aryaman]

Ciao,
ciao @eleonoraensini , il Gloeophyllum sepiarium è un saprofita lignicolo quindi in linea generale del PDA dovrebbe andar bene, fai una ricerca in letteratura ma in genere ci cresce di tutto.

Il problema è quello: che io sappia è un fungo a crescita lenta, quindi se l'ambiente non è perfettamente sterile funghi molto più aggressivi come penicillium o fusarium potrebbero avere la meglio (come dici tu, fa la muffa).

Il mio consiglio è di chiedere a qualcuno del dipartimento di biologia o agraria se possono aiutarti, per una persona che lavora coi funghi è questione di poco tempo e poca fatica mentre tu ci devi sbattere la testa e non hai gli stessi risultati anche solo perché ti mancano gli strumenti.

Considera anche che una volta cresciuto del micelio i dettagli macroscopici possono trarre in inganno: vuoi qualcuno che possa valutare la morfologia del micelio, delle spore e fare un sequenziamento del dna per assicurarsi che sia proprio lui, altrimenti perdi tempo a coltivare una contaminazione.