Betabloccanti (atenololo) e colloqui di lavoro

Rispondi
Avatar utente
pannocchietta
Messaggi: 155
Iscritto il: lun mar 14, 2016 5:46 pm

Betabloccanti (atenololo) e colloqui di lavoro

Messaggio da pannocchietta » mer mar 29, 2017 11:40 pm

Sapevo che i bbloccanti fossero prescritti per trattare i sintomi fisici dell'ansia qualora questi fossero molto forti.

Avendo per le mani una molecola appartenente ai betabloccanti (pur non essendo quella prescitta specificamente per l'ansia) ho deciso di adoperarla in maniera "smart" per vedere se le mie performance in un colloquio di lavoro migliorassero.

La discreta autostima mi permette in genere di affrontare le prove ma spesso il batticuore e la secchezza delle fauci indirizzano parte della concentrazione mentale verso questi fastidiosi sintomi.

Dunque assumo la molecola e un ora e mezza dopo mi presento al colloquio, eseguito da due donne.
Sto in campana, sotto adrenalina, il giusto che serve per avere la giusta concentrazione.

Ho condotto il colloquio con il controllo della situazione e commesso pochissimi errori legati all'ansia (parlare troppo, troppo velocemente, dire una cosa che era meglio non dire). Ma come sappiano i bbloccanti non agiscono sulla psiche.

Sono molto soddisfatto. Penso che queste molecole avrebbero potuto togliermi molta inutile sofferenza all'università.


Avatar utente
LevelTheTwelve
Messaggi: 15
Iscritto il: dom feb 21, 2016 9:09 pm

Re: Betabloccanti e colloqui di lavoro

Messaggio da LevelTheTwelve » gio mar 30, 2017 4:18 pm

Di che molecola si tratta nello specifico?

Avatar utente
pannocchietta
Messaggi: 155
Iscritto il: lun mar 14, 2016 5:46 pm

Re: Betabloccanti e colloqui di lavoro

Messaggio da pannocchietta » gio mar 30, 2017 8:17 pm

Atenololo.

Per l'ansia è indicato solitamente il propranololo.

Avatar utente
BlueFire
Messaggi: 564
Iscritto il: sab set 12, 2015 11:14 pm

Re: Betabloccanti (atenololo) e colloqui di lavoro

Messaggio da BlueFire » dom mag 07, 2017 4:57 pm

Info molto utile. Ho modificato il titolo per facilitare eventuali ricerche
Se la terra è sopravvissuta ai cianobatteri e al loro ossigeno, sopravviverà anche a noi. Il punto è semplicemente quanto noi ci renderemo difficile sopravvivere.

Rispondi