Sapevo che i bbloccanti fossero prescritti per trattare i sintomi fisici dell'ansia qualora questi fossero molto forti.
Avendo per le mani una molecola appartenente ai betabloccanti (pur non essendo quella prescitta specificamente per l'ansia) ho deciso di adoperarla in maniera "smart" per vedere se le mie performance in un colloquio di lavoro migliorassero.
La discreta autostima mi permette in genere di affrontare le prove ma spesso il batticuore e la secchezza delle fauci indirizzano parte della concentrazione mentale verso questi fastidiosi sintomi.
Dunque assumo la molecola e un ora e mezza dopo mi presento al colloquio, eseguito da due donne.
Sto in campana, sotto adrenalina, il giusto che serve per avere la giusta concentrazione.
Ho condotto il colloquio con il controllo della situazione e commesso pochissimi errori legati all'ansia (parlare troppo, troppo velocemente, dire una cosa che era meglio non dire). Ma come sappiano i bbloccanti non agiscono sulla psiche.
Sono molto soddisfatto. Penso che queste molecole avrebbero potuto togliermi molta inutile sofferenza all'università.
Betabloccanti (atenololo) e colloqui di lavoro
- pannocchietta
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Re: Betabloccanti e colloqui di lavoro
Di che molecola si tratta nello specifico?
- pannocchietta
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Re: Betabloccanti e colloqui di lavoro
Atenololo.
Per l'ansia è indicato solitamente il propranololo.
Per l'ansia è indicato solitamente il propranololo.
Re: Betabloccanti (atenololo) e colloqui di lavoro
Info molto utile. Ho modificato il titolo per facilitare eventuali ricerche
Se la terra è sopravvissuta ai cianobatteri e al loro ossigeno, sopravviverà anche a noi. Il punto è semplicemente quanto noi ci renderemo difficile sopravvivere.